Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Il Carnevale degli animali
MusicAnimalia #1
Ad aprire la rassegna non poteva che essere Il Carnevale degli animali, forse il brano più famoso di Camille Saint-Saëns, affidato ai musicisti della BFO. I pianoforti preparano l’entrata del leone, il contrabbasso è un goffo elefante, il violoncello un elegantissimo cigno, gli xilofoni dei fossili forsennati, per la più memorabile sfilata della storia della musica. È ugualmente colorato e sorprendente il Carnevale del Petruška di Stravinskij: nella trascrizione di Yuval Shapiro, i musicisti seguono le disavventure del burattino durante la settimana grassa a San Pietroburgo.
Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Petruška
Suite dal balletto
Trascrizione di Yuval Shapiro
violino e viola Gábor Sipos
violoncello Rita Sovány
flauto Gabriella Pivon
clarinetto e clarinetto basso Ákos Ács
arpa Ágnes Polónyi
pianoforte Emese Mali
Camille Saint-Saëns
Le Carnaval des anìmaux
(Il Carnevale degli animali)
Introduzione e marcia reale del Leone
Galline e Galli
Emioni
Tartarughe
L’Elefante
Canguri
Acquario
Personaggi dalle orecchie lunghe
Il Cucù nel Bosco
Voliera
Pianisti
Fossili
Il Cigno
Finale
violino Tímea Iván
violino Krisztina Haják
viola Barna Juhász
violoncello György Kertész
contrabbasso Csaba Sipos
flauto e ottavino Anett Jóföldi
clarinetto Rudolf Szitka
percussioni László Herboly
pianoforti Emese Mali, Dávid Báll
Petruška è un burattino del teatro popolare russo i cui spettacoli non potevano mancare in nessuna festa di paese. Igor Stravinskij, nel 1911, lo rese protagonista di un balletto che a Parigi spopolò. Ambientata durante una fiera di carnevale, la composizione intreccia, sovrappone e accosta diverse melodie aguzze, meccaniche, dalle tinte sgargianti, dal tratto folk che, mescolate assieme, rendono perfettamente l'idea del caos fonico attorno alla folla sguaiata. Lì in mezzo è montato il teatrino di marionette in cui agiscono il malinconico Petruška, la Ballerina di cui lui è vanamente innamorato, e il Moro, suo rivale. Costui, da ultimo, ammazza il geloso Petruška, che però, essendo un fantoccio, non muore davvero.
Si scherza anche nel Carnevale degli animali del francese Camille Saint-Saëns, 'divertimento' concepito per un ritrovo conviviale durante la settimana grassa del 1886. Composizione che l'autore non voleva venisse presa sul serio, perciò ne vietò la diffusione finché fu in vita. Curioso, perché l'origine giocosa non invalida la qualità artistica di questi quattordici bonbon musicali sospesi tra grazia e parodia che mimano versi, passi, movenze di animali d'ogni specie, perfino dei critici musicali, asini dalle orecchie lunghe, e dei pianisti, bestie aggressive intente alla ginnastica quotidiana su esercizi estenuanti. Incontri d'incanto avvengono con i pesci dell'acquario, immersi in sonorità di liquida trasparenza, e con il cigno. Mentre qua e là compaiono richiami a pezzi famosi, di cui è sovvertito il senso originario: il cancan al ralenti nelle “Tartarughe”, il Balletto delle silfidi di Berlioz negli “Elefanti”, e nei “Fossili” scheletri di musiche di Saint-Saëns stesso (Danza macabra) e di altri (una melodia d'epoca napoleonica, l'arietta popolare Ah! Vous dirai-je, maman, la cavatina di Rosina dal Barbiere di Siviglia).
Iván Fischer realizza il proprio sogno quando fonda la Budapest Festival Orchestra nel 1983 insieme a Zoltán Kocsis. Grazie al suo approccio innovativo alla musica e alla dedizione senza riserve dei suoi musicisti, la BFO è diventata il più giovane ensemble ad entrare nella top ten delle orchestre sinfoniche del mondo. Oltre che a Budapest, l’orchestra si esibisce regolarmente in alcune delle più importanti sedi concertistiche della scena musicale internazionale ed è presente anche sulle piattaforme di streaming internazionali. Dalla sua istituzione, la BFO è stata premiata da “Gramophone”, il prestigioso periodico musicale britannico, per ben tre volte: nel 1998 e nel 2007 la giuria della rivista ha assegnato alla BFO il premio per la migliore registrazione, mentre nel 2022, grazie ai voti del pubblico, è stata nominata Orchestra dell’anno. I successi più importanti della BFO sono legati a Mahler: la registrazione della Sinfonia n. 1 è stata nominata per un Grammy Award. Oltre ai successi discografici e alle acclamate tournée, la BFO si è fatta conoscere a livello internazionale anche grazie una serie di concerti particolarmente originali. Gli Autism-friendly Cocoa Concerts, i Surprise Concerts – apprezzati anche ai Proms di Londra –, le maratone musicali, le Midnight Music performance rivolte ai giovani, i concerti all’aperto a Budapest, le Community Weeks gratuite e il Bridging Europe Festival, organizzato in collaborazione con Müpa Budapest – sono tutti eventi unici a loro modo. Un’altra caratteristica peculiare dell’Orchestra è che i suoi membri cantano regolarmente durante i concerti. Ogni anno la BFO, in collaborazione con la Iván Fischer Opera Company, la Müpa Budapest, il Vicenza Opera Festival e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, mette in scena una produzione operistica. Le rappresentazioni sono state invitate al Mostly Mozart Festival di New York, all’Edinburgh International Festival e all’Elbphilharmonie di Amburgo; nel 2013, le Nozze di Figaro sono state al vertice della classifica dei migliori eventi dell’anno di musica classica stilata dal New York Magazine. Il Vicenza Opera Festival, fondato da Iván Fischer, ha debuttato nell’autunno 2018 al Teatro Olimpico.
Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Orchestra da Camera di Perugia
Musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia
Musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia
Musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia
Musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano