Scopri la storia del Festival dei Due Mondi, l’appuntamento per eccellenza ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958. Un viaggio indimenticabile nell’arte al cuore dell’Italia.
Gian Carlo Menotti, in agosto, rilascia un’intervista al giornale L’Arena di Verona e conferma che Spoleto sarebbe stata la sede del Festival dei Due Mondi.
Menotti ha posto gli occhi su Spoleto, una cittadina tranquilla che ha già una tradizione teatrale […] il progetto è veramente interessante e può riuscire.
Il 5 giugno ha inizio il primo Festival dei Due Mondi con il Macbeth di Giuseppe Verdi per la regia di Luchino Visconti, scene e costumi di Piero Tosi, direttore d’orchestra Thomas Schippers.
Il 29 giugno, per la prima volta, Piazza Duomo ospita uno spettacolo del Festival con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, diretta da Thomas Schippers.
Al Teatro Nuovo va in scena il "balletto in silenzio" Moves di Jerome Robbins, rappresentato in prima mondiale assoluta.
Louis Armstrong non partecipa allo Spoleto show in programma al Festival perché, il 23 giugno, viene ricoverato d’urgenza all’Ospedale di Spoleto per polmonite acuta.
Gian Carlo Menotti diventa cittadino onorario di Spoleto e la stampa lo proclama Duca di Spoleto.
Al 3° Festival dei Due Mondi inaugura la serie dei Concerti di Mezzogiorno diretti da Charles Wadsworth.
Pina Bausch debutta sul palco del Festival con il New American Ballets.
Per la prima volta il Festival si chiude in Piazza Duomo con la Messa solenne in re minore di Luigi Cherubini per Soli, Coro e Orchestra diretta da Thomas Schippers.
Il 5° Festival dei Due Mondi vede il debutto spoletino di Carla Fracci.
Inaugura Sculture nella città. Spoleto 1962, la mostra ideata e curata da Giovanni Carandente, che porta nella cittadina umbra alcuni tra i più noti scultori del XX secolo, per un totale di oltre 100 sculture collocate in tutti gli angoli di Spoleto.
Il Festival compie 10 anni. Fun Fact: per errore, il manifesto celebrativo, firmato da Richard Lindner, viene fatto stampare sbagliando la data di nascita del Festival: 1957 anziché 1958.
Presso la Sala XVII Settembre va in scena Il Principe Costante di Calderon De La Barca con il Teatro Laboratorio 13 Rzedow di Jerzi Grotowski. Questo spettacolo richiama tutto il mondo della cultura e del teatro e nel pubblico vengono notati, fra gli altri, Pier Paolo Pasolini, Anna Magnani, Dacia Maraini e Alberto Moravia.
L’artista bulgaro Christo “impacchetta”, con corda e tela, la Torre dei Molini e la Fontana di Piazza del Mercato.
Va in scena al Festival, per la prima volta, un’opera di Gian Carlo Menotti: La Santa di Bleecker Street.
Gian Carlo Menotti diventa Presidente del Festival dei Due Mondi, direttore artistico viene nominato Massimo Bogianckino.
Un giovanissimo Al Pacino debutta al Festival nel trittico The Indian Wants The Bronx | It’s Called The Sugar Plum | Chiaroscuro di Israel Horovitz.
Nell’ex Chiesa di San Nicolò va in scena, in prima assoluta, l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto nella celebre versione di Luca Ronconi.
Nasce Spoleto Cinema, di cui Luchino Visconti è presidente «per promuovere a livello internazionale la conoscenza e la diffusione dell’arte e della cultura cinematografica».
Romolo Valli viene proclamato direttore artistico del Festival.
Luchino Visconti mette in scena la memorabile Manon Lescaut di Giacomo Puccini, un successo talmente clamoroso da venire replicata l’anno successivo.
Dopo lunghi e meticolosi lavori di restauro, il 5 luglio il Teatro romano ospita il suo primo spettacolo con la prima della Compagnia di Balletto di Annie Beranger.
Roman Polanski realizza Lulu di Alban Berg, con la direzione di Christopher Keene che guida la debuttante Spoleto Festival Orchestra USA.
Il concerto finale della XVIII edizione del Festival è l’ultimo diretto da Thomas Schippers che lascia definitivamente l’incarico di direttore musicale del Festival.
Il XX Festival dei Due Mondi si apre con la trasposizione operistica di Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, che ne cura anche la regia, e musica di Nino Rota.
Va in scena il primo Spoleto Festival di Charleston.
Muore Thomas Schippers e, assecondando le sue volontà, le sue ceneri vengono tumulate, nel maggio del 1979, in Piazza Duomo a Spoleto, luogo in cui il direttore d’orchestra conobbe l’ammirazione e il plauso di tutto il mondo artistico.
A Settembre Romolo Valli si dimette e nuovo direttore artistico viene nominato il barone Raffaello De Banfield.
Il Festival festeggia le “nozze d’argento”. La XXV edizione si apre con Il Vascello fantasma di Richard Wagner, diretto da Christian Badea con la regia di Franz Marijnen.
Jerome Robbins torna al Festival dopo 10 anni di assenza presentando una grande serata di balletti con i danzatori dell’American Ballet Theatre diretto da Mikhail Baryshnikov che si esibisce in una coreografia di Robbins.
La Rocca Albornoziana, non ancora completamente dismessa come Casa di reclusione, viene utilizzata per la prima volta come luogo di spettacolo per ospitare Vigilanza sorvegliata di Jean Genet, interpretata dai detenuti del carcere romano di Rebibbia.
Si inaugura a Spoleto un nuovo spazio teatrale, la Sala Frau, con lo spettacolo Freshwater che vede in scena, fra gli altri interpreti, Eugène Ionesco.
Dopo Spoleto e Charleston, il 15 settembre inaugura lo Spoleto Melbourne – Festival of Three Worlds.
Francis Menotti viene nominato Presidente del Festival dei Due Mondi.
La nuova stella del flamenco Joaquin Cortés si esibisce in Pàsion Gitana.
Il Festival compie quarant’anni e, fra i tanti, a celebrarlo è Luciano Pavarotti con il suo Pavarotti in Piazza
Novità di questa edizione è lo Spoleto Jazz, grande successo soprattutto grazie alla presenza della più grande interprete di musica jazz Betty Carter.
Francis Menotti viene nominato direttore artistico del Festival dei Due Mondi.
Il 1° febbraio Gian Carlo Menotti, fondatore e ideatore del Festival dei Due Mondi, muore a Montecarlo.
Giorgio Ferrara viene nominato Presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi e direttore artistico del Festival.
Con lo spettacolo L’opera da tre soldi inizia il proficuo rapporto fra il festival e Robert Wilson che presenterà, nelle successive edizioni, grandi successi come Giorni Felici, L’ultimo nastro di Krapp (2009), Shakespeare's Sonette (2010), Lulu (2012), The Old Woman (2013), Peter Pan (2014), Letter to a Man (2015), Lecture On Nothing (2016), Hamlet Machine (2017).
Luca Ronconi torna al festival con le sue <em>Lezioni</em>. Il rapporto col festival proseguirà anche negli anni successivi con Un altro gabbiano (2009), La modestia (2011), In cerca d'autore. Studio sui Sei personaggi (2012), Pornografia (2013), Danza Macabra (2014).
Attesissima al 52° Festival dei Due Mondi con il suo Bamboo Blues, Pina Bausch muore il 30 giugno. La sua compagnia, il Tanztheater Wuppertal, decide di andare comunque in scena il 4 luglio regalando al pubblico del festival una commovente e coinvolgente interpretazione.
Attesissima al 52° Festival dei Due Mondi con il suo Bamboo Blues, Pina Bausch muore il 30 giugno. La sua compagnia, il Tanztheater Wuppertal, decide di andare comunque in scena il 4 luglio regalando al pubblico del festival una commovente e coinvolgente interpretazione.
Attesissima al 52° Festival dei Due Mondi con il suo Bamboo Blues, Pina Bausch muore il 30 giugno. La sua compagnia, il Tanztheater Wuppertal, decide di andare comunque in scena il 4 luglio regalando al pubblico del festival una commovente e coinvolgente interpretazione.
Per la prima volta sul palco di Piazza Duomo, Riccardo Muti dirige il Concerto Finale della 60° edizione del Festival.
Jean Paul Gaultier travolge il pubblico del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti col suo eccentrico ed esuberante Fashion Freak Show.
Il 1° settembre, Monique Veaute viene nominata direttrice artistica del Festival dei Due Mondi.
Dal 23 giugno al 9 luglio a Spoleto va in scena la 66ma edizione del Festival dei Due Mondi. Una lunga festa in compagnia dei migliori artisti del panorama internazionale nella più amata città-palcoscenico d'Italia.