L’OSPEDALE DELLE OPERE D’ARTE FERITE DAL TERREMOTO
VISITE GUIDATE
Il progetto di realizzazione del Deposito di Santo Chiodo prese il via dopo il terremoto del 1997, con l’obiettivo di dotare il territorio di una struttura antisismica, fornita di adeguate attrezzature (rastrellerie, scaffalature, cassettiere, zona archivi, controllo dell’ambiente, spazi per laboratori, uffici, sistemi antintrusione) nella quale poter ospitare opere d’arte prelevate da situazioni di rischio per calamità naturali. Ultimato nel 2008, a seguito della crisi sismica iniziata nel 2016, vi sono state ricoverate circa 7.000 opere d’arte e centinaia di cassette con materiale archeologico, provenienti principalmente da musei, chiese, palazzi della Valnerina. Le opere, all’arrivo, vengono messe in sicurezza con l’eliminazione delle fonti di degrado, poi si procede alla schedatura conservativa, all’esecuzione di interventi minimi di manutenzione e alla definizione delle azioni di restauro necessarie.
Il percorso della visita comprende sia il deposito che il laboratorio di pronto intervento. Un’esperienza che consente di apprezzare il grande patrimonio culturale proveniente dalla Valnerina, di avere un’idea dell’enorme lavoro svolto dal personale del Ministero dei Beni Culturali, con l’aiuto delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e dei suoi volontari, per salvare tutto il salvabile e di toccare con mano la cura, la passione e la competenza con cui si sta lavorando per restituire ai territori feriti la propria anima e i segni della propria civiltà.
visite guidate:
4, 5, 11, 12 luglio ore 15.00 e 15.30
6 e 13 luglio ore 11.00 e 11.30