Una storia importante ha unito a Spoleto la coreografa-regista Pina Bausch, leggendaria autrice di riferimento del genere del teatrodanza e fondatrice dell’ensemble del Tanztheater Wuppertal. Negli anni Sessanta Pina ballò più volte nei programmi del festival, sia a fianco del coreografo e ballerino Jean Cébron, sia nella compagnia dei New American Ballets, sia come interprete del coreografo statunitense Paul Taylor. La danzatrice Bausch si aprì a una seconda vita creativa negli anni Settanta, divenendo l’inventrice di un nuovo linguaggio che avrebbe condizionato profondamente la scena occidentale. Dieci anni fa, nel luglio 2009, Pina avrebbe dovuto essere a Spoleto col suo Tanztheater Wuppertal, che però si esibì senza di lei: solo pochi giorni prima la coreografa era scomparsa all’improvviso, e le rappresentazioni spoletine del Tanztheater finirono per trasformarsi in un saluto commovente a una delle più influenti e originali artiste di fine Novecento. Nel decennale della morte, il festival rende omaggio a quest’artista indimenticabile ospitando un incontro con Lutz Förster, suo grande danzatore e interprete centrale dei suoi spettacoli storici, che parlerà delle rivoluzioni “bauschiane” insieme alla scrittrice Leonetta Bentivoglio, autrice di tre monografie sulla coreografa tedesca. In quest’occasione sarà proiettato il film del capolavoro “Café Müller”, unico pezzo del Tanztheater Wuppertal nel quale appariva la stessa Pina Bausch.
con Lutz Förster e Leonetta Bentivoglio