“Agli inizi degli anni ‘60 – scrivevano Giovanni Toscano e Sandro Morichelli – il Festival era già una realtà consolidata. Non che mancassero le difficoltà, soprattutto quelle economiche, ma si manifestava la volontà comune di andare avanti. In Consiglio comunale una sera si chiusero idealmente le porte: da qui non si esce, sino a che non si trovano i soldi per il Festival. Spoleto stava diventando un importante punto di riferimento per la cultura italiana ed internazionale e non si poteva tornare indietro”.
Al terzo Festival dei Due Mondi, il più lungo nella storia della manifestazione (8 giugno - 10 luglio 1960), il concerto finale in Piazza del Duomo, sarà tra quegli spettacoli che per la prima volta la Rai deciderà di trasmettere in diretta, insieme all’opera Il Principe di Homburg di Hans Werner Henze dal Teatro Nuovo. Scelti dalla stessa Rai, per riprese televisive registrate, anche l’opera inaugurale_ La Bohème_, trasmessa “sul programma nazionale alle ore 21.05 del 9 giugno” ed i “concerti da camera dati al Caio Melisso”, detti anche concerti-aperitivo e poi “Concerti di Mezzogiorno”, considerati l’innovazione principale di quell’anno. Per adeguare la propria immagine e i servizi, la città si impegna con tutte le sue forze e per realizzare la terza edizione del Festival, il Consiglio comunale di Spoleto delibera all’unanimità un contributo di 2.000.000 di Lire. Allo stesso modo il ruolo della locale Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo si configura, in questa fase, decisivo ed è ampiamente riconosciuto dalla stampa locale. Con gli spoletini residenti a Roma si affronta poi, per la prima volta, l’opportunità di istituire una associazione di “Amici del Festival” che verrà in seguito denominata “Amici di Spoleto”.
In occasione della 62a edizione del Festival, proseguendo un progetto avviato tre anni fa, attraverso una conferenza, un libro, una mostra, si ripercorrono momenti straordinari di storia della città per rileggere le origini della manifestazione, comprenderne l’eredità nel presente, tracciare scenari futuri.
orari di ingresso mostra:
lunedì e giovedì 08.00-14.00 / 14.30-17.30
martedì, mercoledì e venerdì 08.00-14.00
organizzazione Sezione Archivio di Stato di Spoleto
in collaborazione con l´Ordine dei Giornalisti dell´Umbria
e con il patrocinio del Comune di Spoleto, della Fondazione Festival dei Due Mondi e dell´Associazione Amici di Spoleto