La sera del 18 gennaio del 1919, dall’albergo Santa Chiara di Roma veniva diffuso l’Appello a tutti gli uomini liberi forti, con l’annesso Programma, in 12 punti, del Partito Popolare Italiano.
Nell’Italia e nell’Europa tumultuosa, e irrequieta, della fine della Prima guerra mondiale, don Luigi Sturzo, dopo un lungo e intenso tragitto personale, in comunione con altri, inaugurava l’esperienza di un partito nazionale di ispirazione cattolica, ma laico, con caratteri programmatici e riformatori.
Chiave di volta dell’Appello è la libertà, intesa come elemento costitutivo della vita cristiana e della vita pubblica, riferimento ed ispirazione che accompagnerà sempre don Sturzo nella sua vicenda civica, umana, politica e religiosa.
Esso riveste, per i suoi alti richiami morali e politici una fonte di indubbia attualità che parla con forza democratica e libera, non retorica, all’oggi e alle nuove problematiche poste dalla contemporaneità all’Italia, all’Europa, che al complessivo assetto internazionale.
La commemorazione dell’evento porta in scena l’Appello di Sturzo, promuovendo un dibattito sulla sua attualità.
di Don Luigi Sturzo
adattamento di Francesco Failla
presentato da** Istituto Luigi Sturzo - CISS Centro Internazionale Studi Sturzo - SiciliaTeatro Castellinaria **
voce recitante Sebastiano Lo Monaco
musiche Dario Arcidiacono
regia Salvo Bitonti
elementi di scena arredi ed effetti personali
appartenuti a Don Luigi Sturzo
segue
incontro-dibattito
sulla figura di Don Luigi Sturzo
con la partecipazione di
Luca Collodi, caporedattore Radio Vaticana Italia
Gaspare Sturzo, Presidente CISS-Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo
Giovanni Palladino, amministratore dei beni della causa di beatificazione di Don Luigi Sturzo
**Prof. Flavio Felice **Università degli Studi del Molise
Dr.ssa Maria Chiara Mattesini, Dottore di ricerca in Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici
Concetta Argiolas, Responsabile Archivio, Istituto Luigi Sturzo
organizzazione Santi Lo Monaco, Salvatore Aricò
relazioni esterne Loredana Teodorescu
ufficio stampa Barbara Tieri