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62

LA BALLATA DELLA ZERLINA

ADRIANA ASTI

LUCINDA CHILDS

da
Thursday
4
July
2019
ore
20:00
da
2019
ore
a
Sunday
14
July
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15:00
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2019
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2019
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2019
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Teatro

Sinossi

Una ballata di erotismo e ribellione che si sviluppa drammaticamente come un temporale della memoria: dalle poche e rade gocce iniziali la sua furia cresce fino ad un apice di violenza squassante prima di acquietarsi nuovamente in un afoso pomeriggio estivo.

Hanna Arendt scrisse al suo amico Hermann Broch che “la ballata della Zerlina è una delle più grandi storie d’amore che io conosca”. Entrambi erano emigrati oltreoceano per sfuggire alla persecuzione nazista. Broch, nato a Vienna nel 1896 in una famiglia ebraica, fuggì prima in Inghilterra anche con l’aiuto di James Joyce e poi giunse in America nel 1935 dove morì nel 1951.

Il racconto di Broch - oggi considerato uno dei maggiori scrittori modernisti - prende avvio in un interno aristocratico di metà Novecento, ma ben presto si colloca in una sfera senza tempo: la serva Zerlina racconta con foga implacabile la storia di una profonda passione erotica e di una feroce sete di vendetta, che si allontana presto da alcuni riferimenti mozartiani per avvicinarsi piuttosto all’atmosfera di alcuni testi libertini settecenteschi.

Sin dagli anni ’80 il testo di Broch - apparso nel romanzo Gli incolpevoli nel 1949 - è stato portato in scena più volte, ma la versione indimenticabile rimane quella di Klaus Michael Gruber con Jeanne Moreau del 1986, a cui questa nuova messinscena vuole anche rendere omaggio.

Zerlina è ora Adriana Asti, icona del teatro italiano che non rinuncia alle avventure, anche le più rischiose, per stupire se stessa e il suo pubblico: nessuna altra attrice può portare ogni volta sul palcoscenico le tracce di tanta storia del cinema e del teatro del secondo Novecento. Solo lei può raccontare con humour e leggerezza di aver prestato la sua arte di “attrice per insofferenza” - come ella stessa ama definirsi - a Pasolini, Visconti, Bertolucci, Strehler, Ronconi, Wilson e Buñuel.

Compagna di strada in questa avventura è Lucinda Childs che - internazionalmente nota come danzatrice e coreografa, coautrice con Robert Wilson e Philip Glass di uno spettacolo mitico come _Einstein on the beach _- ha sempre frequentato il teatro contemporaneo come luogo dell’incrocio creativo di parola, musica e movimento. In questo spettacolo ritrova quindi una sua profonda vocazione, non solo curando la regia in una prospettiva astratta e visionaria, ma anche calcando il palcoscenico ogni sera per dare corpo ai fantasmi silenti evocati da Zerlina.

Ad Adriana Asti e Lucinda Childs si unisce Pat Steir, signora dell’arte americana che definitivamente contribuisce a proiettare la ballata di Zerlina in una atmosfera magica per farne una storia universale senza tempo: lo spazio scenico perde i legami con la realtà e si ispira allo spazio metafisico delle sue “waterfalls”. L’artista americana, conosciuta per le sue “cascate” (grandi dipinti acquatici spesso realizzati in situazioni site-specific), avvolge il temporale della memoria di Zerlina nello spazio del suo magico minimalismo, con il contributo delle musiche, da Philip Glass a Laurie Anderson.

Crediti

Programma

“Die Erzählung der Magd Zerline” (1949) di** Hermann Broch **

con Adriana Asti

regia e performance Lucinda Childs

immagini e spazio scenico Pat Steir

** **

traduzione Ada Vigliani

drammaturgia** René de Ceccatty**

paesaggio sonoro Arturo Annecchino

luci e impianto scenico Angelo Linzalata

regista assistente Silvia Rigon

ideazione del suono olofonico** Fabio Brugnoli       **

ingegnere del suono/fonico di sala **Michele Fiori **

video editing **Alexis Myre **

video designer Michele Innocente

progetto Festival dei 2Mondi di Spoleto

in collaborazione con Museo Madre di Napoli

coproduzione **Teatro Metastasio di Prato **e Teatro dell´Elfo di Milano

a cura di** Change Performing Arts**

direttore di scena Marco Mencacci

capo elettricista Gerardo Buzzanca

fonico di palco Andrea Bisaccioni

sarta** Clelia De Angelis**

suggeritore e assistente allo spettacolo Enzo Giraldo

assistente di scena** Gisella Zanmatti Speranza**

segretario di compagnia** Luigi Caramia**

costumi** Farani Sartoria Teatrale**

calzature Pompei 2000 srl

parrucche RP Studio srl

luci S.P.A.N. Ensemble sas di Graziano Albertella

audio** Opera26 sas di Bisaccioni Andrea&C **

scene **Peroni spa, Alpem srl **

attrezzeria Di mano in mano soc. coop., Props&Culture

trasporti **S.I.C.A.F. Traslochi - Trasporti, Smontini srl **

Programma di Sala

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Date & Biglietti

INFO BIGLIETTERIA
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2019
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Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi
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Orari Evento
28 Giugno
11:00
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17:30
18:30
19:45
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29 Giugno
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30 Giugno
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Biografie

ADRIANA ASTI

Nel corso della sua carriera teatrale è stata diretta, tra gli altri, da Strehler, Visconti, Ronconi, Harold Pinter, Susan Sontag, Alfredo Arias interpretando con riconosciuta maestria grandi personaggi del teatro classico e moderno. Ha ispirato autori come la Ginzburg, Siciliano, Patroni Griffi, Cesare Musatti e Franca Valeri, che hanno creato per lei indimenticabili protagoniste per le nostre scene. Da molti anni recita anche in lingua francese ed è riuscita a far conoscere, con grande successo, alcune delle sue eroine, sui palcoscenici di Parigi. Ha scritto due commedie, Caro Professore Alcool, rappresentate per più di 200 repliche, e due romanzi pubblicati in Francia, Rue Ferou e Se souvenir et oublier. Quest’ultimo pubblicato anche in Italia da Edizioni Portaparole con il titolo Ricordare e dimenticare. Ha partecipato a oltre 60 film diretta, tra gli altri, da Visconti, De Sica, Pasolini, Bertolucci, Bolognini, Brass, Giordana, Techiné e Bunuel._ Stramilano_, nostalgia in musica della sua città, e_ Ja das Meer ist blau_, poemi e canzoni di Brecht e Weill, spettacoli da lei ideati, la vedono nella sua nuova veste di cantante. Per le sue interpretazioni ha ottenuto il Premio Ennio Flaiano, tre Maschere d’oro, quattro Nastri d’argento, il David di Donatello, la Grolla d’oro, il Premio De Sica e il Ciak d’oro. Dal 2004 è Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Nel 2009 Robert Wilson l’ha diretta in Giorni Felici di Samuel Beckett. Nel 2011 è stata insignita del titolo di Chevalier dans l’Ordre des Arts et de Lettres. Nel 2013 è stata la protagonista de_ La voce umana /Il bell’indifferente_ di Jean Cocteau diretta da Benoit Jacquot. Nel 2014 è stata Alice in _Danza macabra _di August Strindberg per la regia di Luca Ronconi, spettacolo con il quale è stata in tournée nazionale e internazionale fino al 2016. Nel 2017 ha raccontato sé stessa in Memorie di Adriana, adattamento teatrale tratto dal libro Ricordare e dimenticare, conversazione tra Adriana Asti e René De Ceccatty, per la regia di Andrée Ruth Shammah. Sempre nel 2017 scrive Un futuro infinito. Piccola autobiografia pubblicato da Mondadori. Nel 2018 interpreta il ruolo di _Donna Fabia _nel film installazione di Marco Tullio Giordana, dal poema di Carlo Porta.

PAT STEIR

Nata a Newark, nel New Jersey nel 1940, Pat Steir studia Arte e Filosofia all´Università di Boston e riceve nel 1962 il BFA dal Pratt Institute.

Nel 1963, è invitata a partecipare alla sua prima mostra collettiva presso l´High Museum di Atlanta. L’anno successivo, grazie alla partecipazione delle sue opere alle mostre collettive del Philadelphia Museum of Art e del Museum of Modern Art, diviene una figura chiave tra le prime artiste donne che acquistano rilievo nel mondo dell´arte newyorkese.

Conosciuta soprattutto per la sua serie di dipinti su tela Waterfall, Pat Steir presenta i suoi lavori all´High Museum of Art di Atlanta e al Museum of Modern Art di New York.

Gli anni ´70 segnano l’inizio della sua ribalta grazie alla creazione di tele monocromatiche, come quelle della Collezione Lannan. Da allora, il suo stile si sviluppa, ramificandosi nelle più diverse trasformazioni della pittura astratta.

"Volevo distruggere l’idea delle immagini come simboli - spiega - per rendere l´immagine un simbolo di un simbolo, ho dovuto interpretarla - ricostrirne un´immagine e poi cancellarla. ...nessuna immagine, ma allo stesso tempo infinite immagini. Ogni sfumatura della vernice ha funzionato come un´immagine."

In tutto il mondo si sono tenute retrospettive e mostre di Pat Steir, compresa quella alla Tate Gallery di Londra, così come le performance al Brooklyn Museum e al New Museum of Contemporary Art di New York, che hanno attraversato tutta l’Europa.

Docente d´arte alla Parsons School of Design e alla Princeton University, oltre che Direttore Artistico presso Harper & Row Publishing di New York, Steir ha ricevuto il Pratt Institute Alumni Achievement Award nel 2008.

LUCINDA CHILDS

La carriera di Lucinda Childs inizia nel 1963 al Judson Dance Theater, dove realizza 13 coreografie e danza nei lavori di Yvonne Rainer, Steve Paxton, Robert Morris. Nel 1973 fonda la compagnia che porta il suo nome e per cui ha creato oltre 50 opere, tra assoli e lavori d’ensemble. Nel 1976 partecipa a Einstein on the Beach di Philip Glass e Robert Wilson (per il quale vince un Obie Award). Partecipa a diverse produzioni di Wilson: I Was Sitting on My Patio This Guy Appeared I Was HallucinatingQuartett di Heiner Muller, il progetto Video 50, l´opera White Raven di Wilson e Glass, Maladie de la Mort di Marguerite Duras, al fianco di Michel Piccoli. Appare in Adam’s Passion di Arvo Pärt e Robert Wilson e collabora a Letter to a Man. Nel 1979 coreografa il_ Solitaire_, con_ _musiche di Philip Glass e adattamento cinematografico di Sol LeWitt, per il Balletto dell´Opera di Lione. Nel 2015 rilancia Available Light (del 1983, musiche di John Adams, set di Frank Gehry), presentato al Festival d´Automne di Parigi e al Manchester International Festival. Dal 1981 coreografa opere per compagnie tra cui il Paris Opera Ballet e Les Ballets de Monte Carlo; dirige e coreografa opere tra cui Orfeo e Euridice di Gluck (Opera di Los Angeles), Mozart Zaide (Monnaie a Bruxelles), Le Rossignol e _Oedipe _di Stravinsky, Farnace di Vivaldi, Alessandro di Händel e Dr. Atomic di John Adams (Opéra du Rhin). Nel 2014 all´Oper Kiel debuttano Atys di Jean Baptiste Lully e Scilla e Glauco di Jean-Marie Leclaire. È Commandeur nell´Ordine delle Arti e delle Lettere francesi, nel 2017 riceve il Leone d´oro dalla Biennale di Venezia e il premio Samuel H. Scripps American Dance Festival per la carriera.

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