In un certo senso la scienza ha quasi completamente ignorato il problema primordiale posto all’animo primitivo dai fenomeni del fuoco, relegandolo allo spirito prescientifico. Forse perchè in fondo il fuoco non è un elemento naturale come gli altri ma assomiglia di più ad un essere sociale. Il fuoco è un fenomeno monotono e brillante se si pensa alla fiamma lenta e regolare del camino d’altra parte però, può essere anche distruttivo ed eruttivo. Niente è effimero come un incendio e al tempo stesso capace di darti una lezione di eternità.

Gli artisti coinvolti nell'esperienza multidisciplinare, insieme ai ricercatori, si riuniranno nello studio cercando l’ispirazione per la creazione di un qualcosa in cui l'elemento fuoco sarà centrale e connesso con la location del Meeting Point di Spoleto, area dove si terrà il laboratorio.

Gli attori principali del percorso confronteranno le loro conoscenze e visioni: musicalmente con Kakofonico e Matteo Coffetti (artisti della Pho Bho records che insieme formano Ninja Exotic Machine), “scenograficamente” con Francesca Cornacchini (artista classe 1991 presente nella rassegna con un’installazione site-specific) e con l’apporto illuministico di Giorgio Funaro (talentuoso light & motion designer).

I risultati del percorso saranno presentati il 29 giugno all'interno della programmazione del festival, anticipati da una passeggiata collettiva alla scoperta del territorio insieme ai ricercatori ed al CAI.