Ayelen Parolin / RUDA
COREOGRAFIA
Ayelen Parolin
CREAZIONE MUSICALE E PIANOFORTE
Lea Petra
INTERPRETI
Baptiste Cazaux, Jeanne Colin, Piet Defrancq, Naomi Gibson, Daan Jaartsveld, Kinga Jaczewska, Dan Mussett, Bianca Zueneli (in tour) e Daniel Barkan, Marc Iglésias
COREOGRAFO ASSISTENTE
Julie Bougard
DRAMMATURGIA
Olivier Hespel
IDEAZIONE LUCI
Laurence Halloy
DIREZIONE TECNICA
Gaspar Schelck
COSTUMI
Wim Muyllaert
PRODUZIONE E AMMINISTRAZIONE
Claire Geyer
DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE
Key Performance
UN RINGRAZIAMENTO A
Pierre C. Dauby
La coreografa e danzatrice Ayelen Parolin si approccia a molteplici universi ed estetiche, tesa a far luce sulla complessità del sé e a sondare ciò che ci lega agli altri. Nata a Buenos Aires, dove ha studiato, vive e lavora a Bruxelles. Negli ultimi anni si è dedicata a indagare metodicamente la natura umana con una scrittura del movimento rigorosamente precisa, calcolata e ostinata, per parlare del sociale e del rituale in un’astrazione portata ai limiti del corpo.
WEG è un’esperienza trasformativa per otto danzatori e una pianista, un esperimento coreografico volutamente plurale, stravagante, prolifico e tumultuoso per rivelare le crepe, ma anche le risorse, degli esseri umani.
I movimenti di questa «dolce trance coreografica» trasportano il pubblico in un caos apparente, in un processo di auto-organizzazione ispirato dalle ultime ricerche di Pierre C. Dauby sui sistemi dinamici.
Definito da Le Soir come un «formidabile fuoco d’artificio visivo in cui umorismo ed eleganza sono meravigliosamente combinati» lo spettacolo si disvela agli occhi dello spettatore come una sorta di sogno ad occhi aperti, una caleidoscopica polifonia che esplora la nozione di piacere, di melodia interiore che porta al movimento.
«Quando ho letto Sapiens di Yuval Noah Harari, ho iniziato a fantasticare sulla creazione di un’opera nutrita di universi intimi, sulla scoperta del sé. Con WEG ho voluto lavorare sulle fantasie esuberanti che abitano questo sapiens paradossale, incoerente, instabile e fragile», afferma Ayelen Parolin.
Un suono ritmato come fosse un battito del cuore e le note del pianoforte di Lea Petra compongono la colonna sonora di questo spettacolo che rappresenta un eco-sistema in evoluzione, un’umanità danzante e tutte le sue sfumature.
produzione RUDA Asbl, Dc&J Création
coproduttori Charleroi Danse, Théâtre De Liège, Tanz Im August / Hau Hebbel Am Ufer, Atelier De Paris / Cdcn, Theater Freiburg (D)
Studios provided by Charleroi danse / La Raffinerie & Les Écuries, Studio Thor, Pianofabriek
con il supporto di Wallonia-Brussels Federation, Wallonie-Bruxelles International, Wallonie-Bruxelles Théâtre/Danse, the Tax Shelter of the Federal Government of Belgium, Inver Tax Shelter and the National Lottery
Ayelen Parolin è artista associato al Théâtre National Wallonie-Bruxelles (Belgio) dal 2022
Coreografa e ballerina, vive e lavora a Bruxelles. Nata in Argentina, è arrivata in Europa nel 2000 e si è formata a Montpellier. Inizia poi la carriera di performer che la porta a collaborare con Mathilde Monnier, Jean-Francois Peyret, Mossoux-Bonté, Alexandra Bachzetsis, Mauro Paccagnella e Louise Vanneste. Nel 2003, inizia il suo lavoro coreografico. Dal suo assolo autobiografico 25.06.76 al pezzo di gruppo WEG (2019), crea una ventina di pezzi, tra cui DAVID (2011), Hérétiques (2014), Nativos (2016), Autoctonos (2017). Il suo corpus di opere è contraddistinto da varietà e contraddizioni, contribuendo a far luce sulla complessità del sé. Coreografa difficilmente etichettabile e imprevedibile, si muove tra diversi universi ed estetiche, costantemente attenta a esplorare diverse parti di sé e a sondare ciò che ci lega al prossimo. È regolarmente invitata a collaborare con compagnie nazionali e ha ideato pezzi per la KNCDC - Korean National Contemporary Dance Company (2016), il Ballet national de Marseille (2017), e Carte Blanche - Norwegian National Contemporary Dance Company (2019). La compagnia ha ricevuto il premio SACD nel 2016 e il Prix de la Critique per Nativos nel 2017. Lo stesso anno, Ayelen è diventata membro della Fondazione Pina Bausch che le ha assegnato una borsa di studio. Dal 2017 al 2020 è artista in residenza con Charleroi danse (Belgio). Ayelen è stata anche vincitrice di Pépinières européennes pour jeunes artistes (programma XXL) nel 2006. Il suo lavoro ha attraversato in tutta Europa, Nord e America Latina, Asia e Nord Africa, ed è stato presentato al Théâtre de la Ville (Parigi), Montpellier Danse, Actoral (Marsiglia), 100 dessus dessous festival (Parigi), Palais de Tokyo (Parigi), Kunstenfestivaldesarts (Bruxelles), Tanz im August (Berlino), Centquatre-Paris e l'Edinburgh Festival Fringe. La compagnia è sostenuta dal Théâtre National Wallonie-Bruxelles a partire dal 2022.
Luz Arcas / La Phármaco
Alexander Vantournhout/not standing
Blanca Li