La MaMa Spoleto Open
L’intuizione che guida il percorso compositivo in Threshold parte dai due opposti significati etimologici presenti nella parola “tradizione”, da una parte intesa come “tra-dare” cioè consegnare oltre, e dall’altra “tradere” inteso come tradimento che verrebbe posto in essere nel momento in cui avviene lo stesso atto di passare di mano in mano, di sapere in sapere, di generazione in generazione. In questo cortocircuito tra l’esigenza di indagare e salvaguardare le emergenze culturali dei linguaggi tradizionali in via di estinzione, e capire i nuovi meccanismi di quel tradire atavico, tipico di un sapere che viene trasmesso, che sta il concetto e il nucleo semantico del nuovo lavoro del duo. Threshold è una strada possibile, un percorso necessario, una semplice ipotesi che si mescola con le personali sensibilità artistiche e sonore di Savoretti e Mina, pronte ad essere messe in discussione, nude davanti alle scelte intraprese.
Il flautista Fabio Mina e il percussionista Francesco Savoretti utilizzano i loro strumenti cercandone le caratteristiche più nascoste ed estendono le possibilità con elettronica dal vivo, effetti, sintetizzatori, spingendosi oltre i generi, tra improvvisazione e composizione, creando una musica avvolgente, imprevedibile, in cui gli elementi contrastanti dialogano tra loro. È qui l’idea racchiusa nel concetto di Threshold, inteso come Confine/Soglia di un nuovo linguaggio artistico che guarda alla tradizione ma si spinge oltre, avvicinandola ad altri linguaggi e varcando il confine di stili precostituiti.
DI E CON
Francesco Savoretti e Fabio Mina
Nicola Piovani
Marie-Ange Nguci
Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia