LA MAMA SPOLETO OPEN 2014
Dah Theatre presenta una straordinaria perfomance di musica e teatro, condita con una brillante recitazione e delle coreografie intense. Grazie al supporto della musica, amplificata dalla vicinanza e dal contatto diretto, la performance lascia una profonda impressione nel pubblico.
Igor Burić
Ascoltando i racconti delle donne Bosniache, Serbe e Kosovare che hanno perso i loro cari, ci siamo rese conto che le loro vite sono abitate da una presenza costante. La presenza dell’assenza, la presenza di coloro che non ci sono più.
La storia ci insegna che l’unico modo per guarire una società dalle atrocità che ha vissuto, è quello di passare attraverso il doloroso ma inevitabile sforzo di raccontare la verità. All’interno dei paesi dell’Ex Jugoslavia, questo percorso di riconciliazione non è ancora terminato. Lo spettacolo nasce proprio dal desiderio di offrire un contributo, invitando le famiglie che hanno vissuto tali esperienze a parlarne pubblicamente, e grazie anche a questo, trovare il modo di riprendere la propria vita.
regia e drammaturgia Dijana Milošević
performers Sanja Krsmanović Tasić e Maja Paripović
scenografia Vujović Neša
musica Jugoslav Hadžić
violino e musica per violino Nemanja Ajdačić
spettacolo in lingua originale con sottotitoli in italiano
"Nel mondo contemporaneo, la distruzione e la violenza può essere contrastata solo con la creazione di senso" questo è il motto di DAH Theatre, gruppo teatrale indipendente di Belgrado, tra i più riconosciuti a livello internazionale, con oltre 22 anni di attività. Un lavoro che affronta questioni di forte rilevanza politica e sociale, mantenendo uno stile estremamente poetico e una grande qualità interpretativa, che fonde insieme teatro musica e danza.
"Le storie sono il nostro modo di ricordare e formare i giudizi. E forse, perché toccano il cuore, le storie indicano la strada verso il perdono e la comprensione. Per mezzo delle storie possiamo sperimentare gli aspetti terribili e nobili di quanto accaduto, possiamo mettere i nomi ai volti, dare un significato a luoghi ed eventi, cogliere il senso di umanità delle vittime e dei carnefici, rivivere gli eventi della storia nei loro dettagli più temibili."
da The Art of Truth-Telling about Authoritarian Rule
curato da Ksenija Bilbija, Jo Ellen Fiera, Cynthia E. Milton, Leigh A. Payne