Eleven and Twelve / 11 and 12
"Dio, attraverso i suoi profeti, ha dato all’umanità, un chiaro e semplice comandamento: “Non uccidere”.
Questo è avvenuto tanto per i cristiani quanto per i musulmani. Oggi è evidente ai nostri occhi che né il pensiero razionale, né la discussione intelligente, né l’analisi sociale siano mai riusciti a influenzare o a spiegare l’interminabile corrente di odio che attraversa la storia. Situazioni umane strazianti che il grande scrittore africano, Amadou Hampaté Bâ, nato in un villaggio tradizionale africano ed entrato
da giovane nell’amministrazione coloniale francese, visse da vicino e di cui combattè profondamente tutte le drammatiche conseguenze. Nel libro, Tierno Bokar, egli attinge alle esperienze della sua vita, dischiudendo una vivida rappresentazione di quello che fu l’irrefrenabile fervore in ambito familiare e nelle relazioni sociali e politiche. La centralità della questione religiosa e di quello che debba essere il suo posto nella vita quotidiana è sempre presente, non tanto per trarne conclusioni morali quanto per viverne fino in fondo le spaventose contraddizioni. 11 and 12 sono due numeri che su un livello meramente teologico hanno un profondo e nascosto significato. In un recente passato, queste figure astratte hanno gradualmente preso corpo, divenendo fonte di faide, violenza e massacri. 11 and 12 mette in scena anche le categoriche convinzioni di due notevoli personaggi: Tierno Bokar e Cherif Hammalah. Entrambi credono che per un essere umano la tolleranza sia la più difficile quanto essenziale qualità da sviluppare.
Essi tengono duro malgrado tutte le pressioni e alla fine sacrificano le loro esistenze in nome di una tolleranza suprema dotata di un potere ancor più forte della violenza e pertanto in grado di contenerla.
Il tema di 11 and 12 risulta non solo irresistibilmente appassionante nella sua qualità di narrazione drammatica, ma per il fatto di essere vicino come non mai alle nostre attuali preoccupazioni."
Peter Brook
Peter Brook nasce a Londra nel 1925, dove dirige il suo primo lavoro nel 1943. Da allora in avanti curerà la regia di più di 70 produzioni a Londra, Parigi e New York. Il suo lavoro con la Royal Shakespeare Company include Love’s Labour’s Lost (1946), Measure for Measure (1950), Titus Andronicus (1955), King Lear (1962), Marat/Sade (1964), US (1966), A Midsummer Night’s Dream (1970) e Antony and
Cleopatra (1978).
Nel 1971, fonda insieme con Micheline Rozan l’International Centre for Theatre Research a Parigi e nel 1974, inaugura la sua base stabile al teatro Bouffes du Nord, dove cura la regia di Timon of Athens, The Ik, Ubu aux Bouffes, Conference of the Birds, L’Os, The Cherry Orchard, The Mahabharata, Woza Albert!, The Tempest, The Man Who, Qui est là?, Oh! les Beaux Jours, Je suis un Phénomène, Le Costume, The Tragedy of Hamlet, Far Away, La Mort de Krishna, Ta Main dans la Mienne, Le Grand Inquisiteur, Tierno Bokar, Sizwe Banzi is dead, Fragments, Warum Warum e Love is my Sin, molti dei quail realizzati in entrambe le lingue francese e inglese.
In ambito operistico, egli dirige: La Bohème, Boris Godounov, The Olympians, Salomé e Le Nozze
di Figaro al Covent Garden; Faust e Eugene Onegin al Metropolitan Opera House, New York, La Tragédie de Carmen e Impressions of Pelleas, al Bouffes du Nord, Parigi e Don Giovanni per l’Aix en Provence Festival.
L’autobiografia di Peter Brook, Threads of Time, viene pubblicata nel 1998 e va ad unirsi ad altri titoli che includono The Empty Space (1968) – tradotto in più di 15 lingue, The Shifting Point (1987), Evoking (and Forgetting) Shakespeare (2002), There are no Secrets (1993) e With Grotowski (2009).
Fra i suoi film, Lord of the Flies, Marat/Sade, King Lear, Moderato Cantabile, The Mahabharata e
Meetings with Remarkable Men.
presentato da Théâtre des Bouffes du Nord
tratto da Vie et enseignement de Tierno Bokar – Le Sage de Bandiagara di Amadou Hampatè Bâ
adattamento di Marie-Hélène Estienne
regia Peter Brook
musica Toshi Tsuchitori
disegno luci Philippe Vialatte
costumi Hélène Patarot
con Antonio Gil Martinez, Makram J. Khoury, Tunji Lucas, Jared McNeill, Khalifa Natour, Abdou Ouologuem, Maximilien Seweryn
consulente per la direzione tecnica Simon Bourne
direttore di compagnia Arthur Franc
co-commissionato da:
C.I.C.T/ Thèâtre Des Bouffes du Nord, Paris
barbicanbite 10, London
Grotowski Institute, Wroclaw
Presentato in collaborazione con William Wilkinson for Millbrook Productions Ltd.
prima italiana in collaborazione con Attiki Cultural Society
Spettacolo in inglese con sopratitoli in italiano
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”