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Wayne McGregor

Deepstaria

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Durata 75 minuti
Danza

Deepstaria

Sinossi

Il pluripremiato coreografo inglese Wayne McGregor, direttore della Biennale Danza e “coreografo residente” del Royal Ballet di Londra, presenta al Festival dei Due Mondi il suo nuovo lavoro che porta la sua trentennale ricerca coreografica verso una nuova e radicale frontiera.

Fin dall'inizio dei tempi, l'umanità ha subìto il fascino del vuoto. Dalle profondità marine allo spazio più remoto, queste zone oscure e misteriose accendono la nostra immaginazione e il nostro desiderio di esplorare il mondo fino ai suoi confini. In Deepstaria - titolo ispirato a una misteriosa specie di medusa dal nome "spaziale" - McGregor crea un'esperienza sensoriale e meditativa che riflette sul rapporto che l'uomo ha con il vuoto e la mortalità.

«Viaggiando oltre noi stessi», racconta McGregor «cerchiamo la conoscenza per illuminare e sviluppare la nostra condizione umana. Allo stesso tempo, questi spazi di nero infinito, simili a un grembo materno, sono stranamente familiari: risuonano connessioni dimenticate nel profondo e suscitano, forse, deboli echi di stati inconsci dell'essere, fluttuando in luoghi del prima e del dopo».

Utilizzando in scena la tecnologia Vantablack Vision® per creare un'oscurità insondabile, McGregor concepisce un ambiente che sconvolge le tradizionali gerarchie della percezione. In questo vuoto, le immagini acustiche e la musica del sound designer premio Oscar Nicolas Becker e del rinomato produttore musicale LEXX generano un paesaggio sonoro onirico che viene continuamente ricomposto ed eseguito dal rivoluzionario meccanismo audio digitale Bronze - una innovativa tecnologia che consente ai creatori di musica di utilizzare l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico come strumenti creativi per la composizione e l'arrangiamento -, ridefinendo così il rapporto tra danza dal vivo e musica registrata live in tempo reale. Come la medusa con la sua capacità di rigenerazione, Deepstaria invita a immaginare la nostra connessione immortale con l'universo che ci ospita.

Crediti

Programma

ideazione, regia, coreografia e design Wayne McGregor

coreografia ideata con e danzata dalla Company Wayne McGregor

Rebecca Bassett-Graham, Naia Bautista, Salvatore De Simone, Jordan James Bridge, Chia-Yu Hsu, Hannah Joseph, Jasiah Marshall, Salomé Pressac, Mariano Zamora Gonzalez

scene Benjamin Males

luci Theresa Baumgartner

costumi Ilaria Martello

gioielli Hannah Martin

suono Nicolas Becker e Lexx

powered by Bronze

dramaturg Uzma Hameed

collaboratore alle luci Ben Kreukniet

direttore delle prove Odette Hughes

coprodotto da Montpellier Danse, Francia; Spoleto Festival dei Due Mondi, Italia; Pfalzbau Bühnen Ludwigshafen, Germania; Sadler's Wells Theatre, Regno Unito

co-commissionato da West Kowloon Cultural District, Hong Kong

sostenuto da Harlequin Floors, Target 3D e dal British Council nell'ambito del progetto UK/France Spotlight on Culture 2024 Together We Imagine

grazie al Centre for Creative and Immersive eXtended Realities della University of Portsmouth

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Lo Studio Wayne McGregor è sensibile all'eccezionale crisi climatica ed ecologica e alle questioni di giustizia climatica che il mondo sta attualmente affrontando. Per fronteggiare questo problema, lo Studio Wayne McGregor ritiene fondamentale – in quanto creatore d'arte, leader e figura di riferimento – cambiare in modo proattivo, innovando e rivalutando costantemente le pratiche nell’ambito di tutte le sue attività. Lo Studio Wayne McGregor si impegna a mitigare il suo impatto sull'ambiente, assicurando che processi e pratiche ecologicamente responsabili e sostenibili siano al centro della sua attività creativa e operativa. Per saperne di più, visita il sito web: https://waynemcgregor.com/about/sustainability/.

Oltre a ridurre l'impatto delle sue attività, lo Studio Wayne McGregor considera anche gli impatti ambientali positivi che può avere. Il suo bosco nella Foresta Caledoniana è gestito da Trees for Life, un'associazione di beneficenza che si dedica alla rivitalizzazione di siti protetti nelle Highlands scozzesi. Puoi vedere e sostenere il bosco visitando il sito https://treesforlife.org.uk/groves/386979/.

Prima italiana
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INFORMAZIONI

Durante lo spettacolo saranno utilizzate proiezioni che potrebbero disturbare persone affette da epilessia o fotosensibili.

Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com

Programma di Sala

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Dalle profondità del nero alla sfera del possibile


Testo di Maria Luisa Buzzi


La sua arte è rapida e in corsa quanto il suo pensiero. Un fiume di idee, curiosità, brillantezza Wayne McGregor, CBE dell’Impero britannico e coreografo nato a Stockport nel 1970. Fondatore giovanissimo di Ramdom Dance, oggi Company Wayne McGregor con oltre trent’anni di vita e di successi alle spalle, l’artista continua a trovare linfa creativa nell’avveniristico Studio Wayne McGregor, dal 2017 nel vivace campus di Here East, nel Queen Elizabeth Olympic Park della capitale britannica, uno dei più fecondi spazi internazionali per lo sviluppo della danza contemporanea e delle arti, fucina di cervelli e luogo aperto alla condivisione di saperi.


Coreografo residente del Royal Ballet di Londra, compagnia per la quale è riuscito a dare voce a un rinnovamento del balletto narrativo con i capolavori Woolf Works e The Dante Project, Wayne McGregor annovera incursioni tanto nell’opera lirica – regia e coreografia di una meravigliosa versione dell’Orfeo e Euridice di Gluck – quanto nel cinema (Harry Potter, The Legend of Tarzan, Audrey), nella moda (Soma per COS a Pitti Uomo), nei videoclip musicali (Lotus Flower per i Radiohead), il tutto abbinato a un’incessante sperimentazione dello statuto del corpo oggi e del suo linguaggio, definito in una nuova epistemologia non riduzionista capace di considerare in modo integrato il piano biologico con quello tecnologico ed estetico. Coreografo richiesto ai quattro angoli del globo con titoli nei repertori delle maggiori compagnie di balletto del mondo, è nel suo quartier generale di Londra che la sperimentazione si fa più decisa. Cimentatosi in installazioni con droni guidati da algoritmi (+/-Human), McGregor ha sperimentato l’espansione del corpo fisico nel metaverso e nell’incontro con le neuroscienze; ha coreografato il sequenziamento del suo codice genetico nel seminale Autobiography (2017), Premio Danza&Danza della critica italiana “miglior produzione dell’anno”. Una strada segnata sin dal giovanile assolo Cyborg a cui quarant’anni più tardi risponde esplorando la composizione coreografica in relazione alle frontiere dell’intelligenza artificiale, sospinto dai misteri irrisolti della fisica e dell’astrofisica.

Muove da qui Deepstaria, il cui debutto italiano avviene a Spoleto a pochi giorni dalla première mondiale al Festival Montpellier Danse. Un lavoro che promette di aprire un dialogo sui rapidi cambiamenti del nostro tempo per innescare nello spettatore quella “crisi di senso” auspicata in ogni evento artistico che tale vuole definirsi. Affiancato da un eccezionale team creativo tra cui il sound designer Premio Oscar Nicolas Becker, il produttore musicale LEXX co-inventore di Bronze AI, dalla disegnatrice luci Theresa Baumgartner e dalla fedelissima dramaturg Uzma Hameed, McGregor prova dagli abissi a fiondarsi nel futuro, e noi a seguirlo nelle sue ardite sperimentazioni, fidandoci delle sue parole, mentre ci racconta il progetto ancora in fieri. Sebbene il titolo Deepstaria rimandi a un organismo unicellulare primitivo – la medusa della famiglia delle Ulmaridae – è nella citazione della NASA che fa da ex-ergo al lavoro teatrale che va ricercata la chiave di lettura: Deep sea and deep space are not as different as you think, le profondità marine e spaziali non sono così diverse come si pensa. Cosa dobbiamo aspettarci allora? «La citazione rimanda nella mia mente molte associazioni», confessa il coreografo. «Avventura, coraggio, visione. Ci proietta nell’ignoto, nell’innovazione tecnologica, nell’ingegno umano, ovvero nella sfera del Possibile. Viaggiando al di là di noi stessi, cerchiamo la conoscenza per illuminare e sviluppare la nostra condizione umana. Allo stesso tempo, questi spazi di nero infinito, simili al grembo materno, sono stranamente familiari. È come se risvegliassero connessioni dimenticate nel profondo di noi stessi, echi forse di stati inconsci dell’essere di un tempo... o forse di domani? Basti pensare alla navicella Voyager 1 da anni situata a miliardi di chilometri dalla Terra che, dopo un periodo di interruzione dei segnali, ha iniziato a trasmettere nuovamente dati alla NASA. È in orbita nello spazio interstellare da oltre 40 anni... Incredibile, anzi, impressionante».


Per rimanere tra “le potenzialità del Possibile”, il coreografo immagina Deepstaria in forma di dittico, con una prima parte a sua volta sdoppiata. Allo spettacolo danzato live dalla Company Wayne McGregor sul palcoscenico, dove la tecnologia ricalibra e “disturba” la relazione live tra suono e danza, si affianca il gemello digitale eterno, Deepstaria Immortal, realizzato con il pioniere dei media digitali e della motion graphics Tobias Gremmler, trasmesso in diretta streaming dalla Studio Wayne McGregor di Londra (www.waynemcgregor.com). L’opera teatrale insieme all’opera digitale che esprime i fondamenti della coreografia in nuovi modi utilizzando algoritmi evolutivi, motion capture e animazione per creare corpi surreali, meduse fantastiche, che si trasformano e crescono in un’opera coreografica infinita, condividono lo stesso DNA concettuale. «Sono due opere complete in sé», spiega ancora McGregor «non è necessario sperimentare la versione digitale per godere della produzione dal vivo o viceversa. Ma è come se il regno fisico e quello digitale fossero collegati da un cordone ombelicale etereo». Sicuro è che l’Intelligenza Artificiale ha un ruolo da protagonista sul palcoscenico con i corpi dei nove danzatori della compagnia a emergere in uno spazio-tempo che sa di buco nero, un set realizzato da Benjamin Males con il Vantablack, il materiale composto da nanotubi di carbonio, il nero più profondo che esiste, conosciuto in ambito artistico per l’utilizzo esclusivo fino ad ora di Anish Kapoor nelle sue opere. L’impianto sonoro su cui si sviluppa e si muovono questi corpi dipende da un’innovativa sperimentazione tecnologica con l’AI: la musica del foley artist e premio Oscar di film quali The Sound of Metal (2019) Nicolas Becker viene elaborata da Bronze AI, la piattaforma di composizione e arrangiamento ideata dal produttore musicale LEXX, in grado di ricomporre ed eseguire continuamente musica in tempo reale. «Il lavoro da rumorista di Becker mi ha molto incuriosito», racconta McGregor, «così mi sono interessato a come la sua ricerca da ingegnere del suono potesse abbinarsi al movimento e, grazie all’AI, le sue campionature sono diventate una fenomenale partitura che non si ripete mai. Con Becker è nato un paesaggio sonoro da sogno in uno stato di costante cambiamento. Nessuna recita sarà uguale alla successiva. Si avrà sempre un’esperienza unica dell’opera». Un modo per riconfigurare il rapporto tra danza live e musica in tempo reale, per rendere l’AI a tutti gli effetti un performer collaborativo, per fortuna ancora al servizio della creatività umana, come ci rassicura l’autore: «Recentemente per alcuni miei lavori ho utilizzato AISOMA, uno strumento di AI realizzato in collaborazione con Google Arts and Culture per esplorare e testare lo sviluppo del materiale di movimento scaturito durante le prove e il processo di creazione. Si è trattato di esperimenti straordinari e molto fruttuosi, che hanno convinto me e i miei collaboratori del fatto che l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possano avere un posto valido e dinamico nel processo creativo, non come sostituti dei danzatori in carne e ossa, dell’immaginazione e della creatività, ma come collaboratori aumentati, in grado di ampliare le possibilità, permettendo di vedere il movimento in modi nuovi e stimolanti. In passato abbiamo sperimentato algoritmi estratti dal mio DNA per strutturare la danza in tempo reale, il che ha comportato che i danzatori non hanno mai interpretato lo spettacolo con la stessa partitura coreografica per oltre cento repliche. Terrificante ed emozionante in egual misura! Il nostro rapporto con l’AI è sfumabile: uno dei vantaggi più sorprendenti dato dall’aver utilizzato Bronze AI in Deepstaria è che, come creatore, si ha un grande controllo e influenza sul suo comportamento; come fosse un danzatore in più, con la sua voce e le sue particolarità, ci ha dato accesso a relazioni di movimento e suono che non avremmo potuto immaginare senza di essa. Nuovi occhi e orecchie, quindi nuovi input, con cui lavorare a livello performativo».
Dunque nello spettacolo il suono preregistrato sarà eseguito e vissuto dal vivo, proprio come la partitura coreografica interpretata con libertà individuale a ogni recita a partire dalla struttura precostituita. Un ritorno alle origini, con sguardo al futuro, dove il rapporto simbiotico tra corpo in movimento e ambiente acustico era ancora stretto.

A noi non resta che rimanere sintonizzati con l’inarrestabile Wayne in attesa della seconda parte del dittico, prevista per l’estate 2025 a Hong Kong: On the Other Earth, un’installazione performativa in cui il pubblico è al centro dell’azione, immerso in uno schermo LED a 360 gradi – il nuovissimo Future Cinema System ideato dal Professore Jeffrey Shaw – il primo schermo post-cinematografico interattivo al mondo. Grazie alla visualizzazione 3D, alla realtà aumentata, all’AI, all’apprendimento automatico, all’elaborazione spaziale, alla retina e alle tecnologie di tracciamento del movimento, il pubblico controllerà il proprio viaggio collaborando alla composizione dell’opera con il proprio corpo. «La gamification, se così si può dire, di un’esperienza teatrale mi affascina», conclude Wayne McGregor. «Questo dittico ci avvicina più che mai a una vera immersione».

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Date & Biglietti

Biglietti: da 15 € a 60 €
INFO BIGLIETTERIA
Fri
12
Jul
2024
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Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Sat
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19:30
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Sun
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Jul
2024
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Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
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Orari Evento
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29 Giugno
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Biografie

Wayne McGregor

È un coreografo e regista britannico pluripremiato, noto a livello internazionale per le innovazioni pionieristiche che hanno radicalmente ridefinito la danza nell'era moderna. Le opere multidimensionali di McGregor, frutto dell'interazione con una serie di forme artistiche, discipline scientifiche e interventi tecnologici, hanno fatto sì che la sua posizione fosse all'avanguardia nelle arti contemporanee per quasi trent'anni. È direttore artistico dello Studio Wayne McGregor, che comprende collaborazioni creative nella danza, nel cinema, nella musica, nell'arte visiva, nella tecnologia e nella scienza, programmi di apprendimento e di ricerca e una compagnia itinerante di danzatori, la Company Wayne McGregor, prima compagnia residente al Sadler's Wells, che ha festeggiato il suo trentesimo anniversario nel 2023. McGregor è anche coreografo residente del Royal Ballet, direttore della danza per la Biennale di Venezia e riceve regolarmente inviti dalle più importanti compagnie di danza del mondo, tra cui il Balletto dell'Opera di Parigi, l'Alvin Ailey American Dance Theater e il Bolshoi Ballet. È molto richiesto anche come coreografo per il teatro, l'opera, il cinema, la moda e i video musicali. McGregor ha coreografato il concerto ABBA Voyage, presentato in anteprima a Londra nel maggio 2022. Nel 2011 McGregor è stato insignito del CBE (Commander of the Order of the British Empire)per i servizi resi alla danza.

Rebecca Bassett-Graham

Originaria della Nuova Zelanda, si è formata come specializzanda in danza contemporanea presso la New Zealand School of Dance. Dopo essersi diplomata nel 2011, è entrata a far parte della New Zealand Dance Company come stagista prima di trasferirsi a Townsville, in Australia, per lavorare con DanceNorth. Ha lavorato come freelance tra la Nuova Zelanda e l'Australia, collaborando con diversi coreografi tra cui Ross McCormack e Sarah Foster-Sproull. Nel 2013 si è trasferita a Londra e ha continuato a lavorare come danzatrice freelance in tutto il Regno Unito e in Europa. Si è unita alla Compagnia Wayne McGregor nel 2017.

Naia Bautista

Artista freelance di Gibilterra, si è diplomata alla English National Ballet School prima di trasferirsi a Varsavia per lavorare con il Polish National Ballet. Si è poi trasferita a Londra per iniziare a lavorare come freelance. Ha lavorato a diversi progetti che spaziano tra teatro, pubblicità e cinema. Il suo obiettivo è trovare e creare spazi sicuri e inclusivi. Si è unita alla Compagnia Wayne McGregor nel 2023.

Salvatore De Simone

Nato in Calabria, si è formato a Milano presso la Scuola del Teatro Carcano. Ha lavorato con compagnie e progetti in tutta Italia prima di trasferirsi in Germania per lavorare con la Deutsche Tanzkompanie e come freelance a Berlino. Si è unito alla Biennale Danza College 2021 di Venezia danzando opere del repertorio di Wayne McGregor e Crystal Pite. Entra a far parte della Compagnia Wayne McGregor nel 2021.

Jordan James Bridge

Nato a Manchester, si è diplomato alla London Contemporary Dance School con una First Class BA Hons in Contemporary Dance. Dal 2014 al 2017, ha effettuato tournée nazionali e internazionali con Alexander Whitley Dance Company, Tavaziva Dance e Michael Clark Company, prima di entrare a far parte della Compagnia Wayne McGregor nel 2017. Pluripremiato regista di film di danza, è fondatore/direttore artistico della Jordan Bridge Dance e coreografo emergente / direttore del movimento che lavora per il palcoscenico, la moda e lo schermo. Tra le sue collaborazioni figurano Bloomberg, Paul Bert per la London Fashion Week, Valgeir Sigurõsson, Asttina Mandella, CENKK, Tom Ashbrook e XPropaganda, solo per citarne alcune. Ha anche insegnato a lungo in tutto il mondo e tiene masterclass e workshop per scuole di danza private, istituzioni e aziende.

Chia-Yu Hsu

Originaria di Taipei, Taiwan, ha iniziato la sua formazione alla Taipei National University of Arts, prima di studiare alla Rock School for Dance Education (USA).  In seguito ha conseguito il diploma di laurea presso la Rambert School of Ballet and Contemporary Dance. Durante gli studi al Rambert, si è esibita con la Taiwan Ballet Company come ballerina ospite. Dopo il diploma, è entrata a far parte della Alexander Whitley Dance Company, con cui ha effettuato tournée nel Regno Unito e a livello internazionale. Ha inoltre preso parte alla Cerimonia di apertura dei Giochi del Commonwealth del 2022 con Corey Baker ed è apparsa ai BBC Proms lavorando con Anthony Roth Costanzo e la English National Orchestra. Nel corso della sua carriera professionale, ha lavorato con artisti e coreografi come Jose Agudo, Justin Allen, Justin Peck, Leigh Warren, Telmo Moreira, Yuanting Chuang e Xiaoxiong Zhang. Si è unita alla Compagnia Wayne McGregor nel febbraio 2023.

Hannah Joseph

Artista della danza con sede a Londra. Si è formata alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance e durante questo periodo ha lavorato per la Alexander Whitely Dance Company ed è stata finalista della BBC Young Dancer 2022. In precedenza, ha eseguito lavori di Botis Seva e Russell Maliphant come parte della National Youth Dance Company. Ha inoltre lavorato e interpretato lavori di Alessandra Seutin, Ana Maria Lucaciu, Deborah Norris, Ivan Michael Blackstock, Matsena Productions, New Adventures e Seeta Patel. Si è unita alla Compagnia Wayne McGregor nel 2023.

Jasiah Marshall

Nato alle Bermuda, ha iniziato a danzare all'età di 16 anni. Si è formato e ha studiato al Conservatory of Dance & Music di Toronto, in Canada; come borsista alla Ailey School di New York, esplorando le tecniche di Horton e Graham; e alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance. Dopo il diploma alla Rambert School, ha danzato con la Fabula Collective Company e ha lavorato con diversi coreografi tra cui Mthuthuzeli November, Cree Barnett Williams e Christopher Marney. Si è unito alla Compagnia Wayne McGregor nel 2023.

Salomé Pressac

Nata nel sud-est di Londra, è una ballerina professionista che si è formata alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance (BA e MA) e ha danzato con Rambert 2 e Rambert Dance Company. Ha interpretato lavori di coreografi come Benoit Swan Pouffer, Sharon Eyal e Sidi Larbi Cherkaoui e ha danzato per artisti come Dua Lipa, Fred Again e Idris Elba. Ha anche partecipato a numerose campagne televisive e di moda, come Burberry A/I e Stella McCartney 2020, e ha recitato e contribuito alla direzione del movimento e alla coreografia di film indipendenti. Si è unita alla Compagnia Wayne McGregor nel 2023.

Mariano Zamora González

Artista costaricano residente a Londra. Ha iniziato la formazione di danza presso la Jazzgoba Dance Academy e successivamente ha proseguito presso la CityDance School & Conservatory di Washington DC. Ha accettato una borsa di studio per conseguire un BFA in danza presso la University of Southern California sotto la direzione di Jodie Gates e William Forsythe. Tra il 2021 e il 2023 si è esibito con il Ballet Hispánico di New York. Esteta con una specializzazione in architettura, è interessato all'intersezione tra belle arti, artigianato, danza e cinema ed è desideroso di sviluppare ed esplorare i suoi interessi artistici a livello internazionale su varie piattaforme. Si è unito alla Compagnia Wayne McGregor nel 2023.

Benjamin Males

Direttore creativo e scenografo dallo stile innovativo, fonde sapientemente la tecnologia avanzata con l’arte. All’avanguardia nelle tecnologie emergenti e nei nuovi materiali, Males si avvale di una gamma unica di capacità tecniche e creative, realizzando progetti visivi ed esperienze digitali che sfidano le convenzioni. Co-fondatore di Studio XO, i punti salienti della carriera di Males includono il primo abito/drone volante al mondo, ideato per il lancio dell’album Art Pop di Lady Gaga; la collaborazione con Intel per la scenografia dell’esibizione David Bowie Tribute di Gaga ai Grammy del 2016 ; e il primo utilizzo in assoluto di costumi con video controllati da DMX per il Beginning Tour dei Black Eyed Peas del 2011. Più di recente, in qualità di direttore creativo del proprio studio, Males ha progettato la scenografia Vantablack di DJ Gesaffelstein, un monolite alto dieci metri che ha debuttato al Coachella nel 2019, l’auto Vantablack in esemplare unico per BMW presentata al Salone dell’Auto di Francoforte, la “Black Ops House” per il lancio di Call of Duty Black Ops 4 nel 2019 e l’esperienza immersiva del Museum of Infinite Realities nel 2024. Males è intervenuto al Web Summit e al SXSW ed è anche il Director of Innovation di HXOUSE, l’iniziativa educativa fondata da The Weeknd.

Theresa Baumgartner

Le attività artistiche di Theresa Baumgartner si concentrano principalmente sull’esplorazione di realtà alternative, utilizzando installazioni spaziali e luminose per creare ambienti immersivi che incoraggiano il pubblico a riflettere sulla propria percezione della realtà. Tra i lavori recenti di Baumgartner figurano INFINITE II, una collaborazione con Matt Lambert e Michelle Lamy, Not Yet con Bendik Giske e Seaphony creato insieme a Tony Myatt e Chris Watson. Ha ideato la scenografia di CHERNOBYL OST, che ha ricevuto il premio Opus Klassik 2020 per lo spettacolo dal vivo più innovativo. In collaborazione con Marcel Weber (MFO), ha contribuito alla scenografia per il Black Origami Tour di Jlin e per Kyle Dixon e Michael Stein in occasione delle loro performance musicali vincitrici di un Emmy Award per Stranger Things. Baumgartner è anche cofondatrice di Bestfilmsforever/ BFF, un collettivo di video e media arts impegnato a promuovere l’inclusività nell’industria cinematografica sostenendo soggetti FLINTA* nel settore tecnologico.

Ilaria Martello

Ha conseguito una laurea in Letteratura inglese e tedesca, seguita da un master in Textiles presso Goldsmiths, Londra. È dottoranda presso il London College of Fashion, UAL. La sua ricerca indaga il rapporto tra esseri umani ed entità non umane nel processo creativo di sviluppo di costumi per la danza. Attualmente ricopre il ruolo di Senior Costume Production Manager presso il Royal Ballet and Opera. Tra i suoi progetti di costume design figurano Optional Family di Kyle Abraham per il Royal Ballet (2021), Noumena di Alexander Whitley per il Royal Ballet (2017), Void and Fire di Robert Binet per il Royal Ballet (2016), Enticement’s Lure di Valentino Zucchetti per il New English Ballet Theatre (2016). È stata consulente per i costumi dell’Oskar Schlemmer Estate nel 2019 e continua portare avanti la sua collaborazione con Raman C. Schlemmer. Lavora con i danzatori come mentore e collabora regolarmente con l’artista Carolina Mazzolari, con la quale ha ideato il lavoro Alone, Together insieme alla danzatrice e coreografa del Royal Ballet Kristen McNally, presentato durante la Biennale di Venezia del 2023. È anche scrittrice freelance, docente ospite e relatrice nell’ambito del costume design.

Nicolas Becker

Lavora nella scena cinematografica francese degli anni ’90 accanto all’artista contemporaneo Philippe, prima di diventare uno dei sound designer più richiesti di Hollywood. Tra i suoi film ricordiamo La Haine, Gravity, Ex Machina e Arrival. Nel 2021 ha vinto l’Oscar per il miglior sonoro per Sound of Metal. Tra i suoi progetti ricordiamo l’ideazione di un’installazione sonora immersiva per la sfilata di Louis Vuitton con l’artista contemporaneo e collaboratore di lunga data Philippe Parreno e la supervisione del suono e della musica per la mostra di Basquiat alla Philharmonie de Paris. Becker sta attualmente lavorando con la regista sperimentale Momoko Seto e con la regista premio Oscar Andrea Arnold ai loro prossimi lungometraggi e ha recentemente pubblicato il suo album di debutto in collaborazione con Quentin Sirjacq intitolato The New Atlantis.

LEXX

LEXX è cofondatore di Bronze, una tecnologia che consente ai musicisti di creare e pubblicare musica animata. Bronze è stata utilizzata da artisti come Arca, Jai Paul e Philippe Parreno.

Uzma Hameed

Scrittrice, regista e dramaturg britannica. Collaboratrice assidua di Wayne McGregor, è stata dramaturg per Woolf Works, The Dante Project, Obsidian Tear e Multiverse del Royal Ballet; per Autobiography e Universe: A Dark Crystal Odyssey della Compagnia Wayne McGregor; per MADDADDAM del National Ballet of Canada e per la messa in scena di AfteRite + LORE del Teatro alla Scala. Ha inoltre collaborato con la regista Isabelle Kettle per The Seven Deadly Sins/The Mahagonny Songspiel per la Royal Opera e con la coreografa Cathy Marston per Victoria del Northern Ballet. Nel 2021 ha pubblicato UNDYING, un romanzo in due libri scritto insieme alla sorella Ambreen Hameed. Nel 1997 ha fondato The Big Picture Company, una compagnia teatrale all’avanguardia che combina nuove forme di scrittura con la coreografia e il cinema. Come direttrice associata della Derby Playhouse, ha diretto Shirley Valentine, Dracula, Frankenstein e Maria Stuarda di Schiller. Ha diretto anche per il Kali Theatre, ha condotto progetti presso il National Theatre Studio e ha tenuto conferenze e workshop per organizzazioni come il Royal College of Art, la Dulwich Picture Gallery e l’Edinburgh International Festival.

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