Da La Voix Humaine di Francis Poulenc al repertorio sinfonico americano, con la formidabile presenza di Barbara Hannigan e del direttore musicale Antonio Pappano sul palcoscenico di Piazza Duomo: continua a regalare appuntamenti imperdibili la residenza dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Spoleto.
L’Accademia è a Spoleto sin dal concerto inaugurale, per il quale affianca la Budapest Festival Orchestra con la partecipazione del Coro all’oratorio di Philip Glass The Passion of Ramakrishna. L’Orchestra condivide il palcoscenico di Piazza Duomo con Barbara Hannigan, star mondiale la cui voce è fra le più originali e richieste della scena lirica contemporanea. «Soprano-camaleonte giramondo», come la definisce la Repubblica, la Hannigan non è solo una cantante dalle indiscusse doti vocali, da qualche anno la si trova spesso sul podio come direttrice d’orchestra, talvolta combinando la direzione al canto. Durante le sue esibizioni il corpo si fonde con la musica. «Non interpreto la musica, devo solo esserlo […] Per me è naturale come cantante, come attrice e come direttrice d’orchestra diventare un “canale” per la partitura del compositore».
Dopo il successo degli appuntamenti della rassegna di musica da camera della scorsa edizione, Antonio Pappano è il protagonista del concerto al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi: un’occasione unica per ascoltare il Maestro anche nella sua veste di pianista.
Gustav Mahler, Claude Debussy, Igor Stravinskij, Arturo Toscanini, Herbert von Karajan, Claudio Abbado, Leonard Bernstein e Kirill Petrenko sono solo alcuni dei grandi che hanno diretto l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia da quando ha iniziato, per prima in Italia nel 1908, a occuparsi esclusivamente di repertorio sinfonico. Una storia di grandi nomi e grandi esecuzioni che oggi è nelle mani di Antonio Pappano, direttore musicale dal 2005. Ospite dei maggiori Festival internazionali e vincitrice di numerosi riconoscimenti discografici, negli ultimi anni con la direzione di Pappano ha ribadito il proprio ruolo tra le orchestre internazionali (anche nel 2020 nominata tra le prime dieci secondo BBC Music Magazine). Antonio Pappano dirige anche quest’anno il concerto finale in Piazza Duomo, l’appuntamento clou che chiude il sipario di ogni edizione del Festival. Barbara Hannigan lo accompagna in questa serata come solista di Knoxville: Summer of 1915 di Samuel Barber, lavoro di particolare bellezza e raramente eseguito tratto dal romanzo di James Agee A Death in the Family: un bambino sdraiato nell’erba d’estate, a Knoxville nel Tennessee, guarda il cielo e lascia che i suoi pensieri rincorrano le gioie e i dolori della vita. Le suggestioni d’oltreoceano, tema che attraversa i due mondi della programmazione 2022, trovano eco anche nella seconda parte del concerto con l’esecuzione della sinfonia “americana” per eccellenza, la Terza di Aaron Copland.
L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è stata la prima in Italia a dedicarsi esclusivamente al repertorio sinfonico, promuovendo prime esecuzioni di capolavori del Novecento. Dal 1908 a oggi ha collaborato con i maggiori musicisti del secolo: è stata diretta, tra gli altri, da Mahler, Debussy, Strauss, Stravinskij, Toscanini, Furtwängler, De Sabata, Karajan, Abbado e Kirill Petrenko. I suoi direttori stabili sono stati Molinari, Ferrara, Previtali, Markevitch, Schippers, Sinopoli, Gatti, Chunge e Sir Antonio Pappano (2005-2023), al quale nell’ottobre 2024 succederà, come nuovo Direttore Musicale, l’inglese Daniel Harding. Dal 1983 al 1990 Leonard Bernstein ne è stato il Presidente Onorario. L’Orchestra e il Coro sono stati ospiti dei maggiori festival: i Proms di Londra, i Festival di Lucerna, delle Notti Bianche di San Pietroburgo, di Salisburgo, e delle più prestigiose sale da concerto, tra cui Philharmonie di Berlino, Musikverein di Vienna, Concertgebouw di Amsterdam, Royal Albert Hall di Londra, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Carnegie Hall di New York. L’intensa attività discografica degli ultimi anni è stata coronata da diversi riconoscimenti e premi internazionali. Tra le ultime incisioni dirette da Antonio Pappano ricordiamo l’Otello di Verdi con Jonas Kaufmann, Cinema con Alexandre Tharaud al pianoforte, Insieme-Opera Duets con Jonas Kaufmann e Ludovic Tézier, la Messa di Gloria di Rossini recentemente premiata agli International Classical Music Awards nella sezione “Choral Music” e la Turandot di Puccini con Sondra Radvanovsky e Jonas Kaufmann (marzo 2023, Warner Classics).
Le origini della plurisecolare Accademia di Santa Cecilia sono legate alla pratica del canto corale: nella seconda metà del ’500, alcuni Maestri di Cappella e Cantori si riunirono in associazione fondando di fatto l’Accademia. Ma solo dalla fine dell’Ottocento il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inizia ad assumere un assetto stabile e a partecipare alle esecuzioni di musica polifonica e del grande repertorio sinfonico-vocale. Il coro è attualmente diretto da Piero Monti. La sua attività si espleta nelle stagioni concertistiche dell’Accademia affiancando l’Orchestra per l’esecuzione di grandi opere sinfonico-corali classiche e moderne. Numerose anche le tournée svolte insieme all’orchestra in occasione di festival interazionali: Proms di Londra, Festival di Salisburgo, Festival Enescu di Bucarest, Festival di Saint Denis, Festival dei Due Mondi di Spoleto. Il Coro ha inoltre collaborato con altre prestigiose orchestre internazionali come l’Orchestra dello Schleswig-Holstein; l’Orchestra della Rai di Torino; i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra del Teatro Kirov, la Lucerne Festival Orchestra, Wiener Philharmoniker, l’Orchestre National de France, l’Orchestra del Concertgebouw. Insieme all’Orchestra dell’Accademia e la direzione di Antonio Pappano ha preso parte a numerose incisioni discografiche che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali: Madama Butterfly di Puccini, Requiem, Quattro pezzi sacri e Aida di Verdi, Stabat Mater di Rossini e Pergolesi, Guillaume Tell e Petite Messe Solennelle di Rossini, War Requiem di Britten, Nessun Dorma – The Puccini Album con il tenore Jonas Kaufmann, la Sinfonia n. 3 “Kaddish” di Bernstein e Otello di Verdi.
Sir Antonio Pappano è Direttore Musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2005; dal 2002 è Music Director del Covent Garden di Londra. In passato ha ricoperto altri incarichi di prestigio: nel 1990 viene nominato Direttore Musicale della Norske Opera di Oslo e dal 1991 al 2002 ricopre lo stesso ruolo al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. Nato a Londra nel 1959 da genitori italiani, ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 e al Festival di Bayreuth nel 1999. Antonio Pappano ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmo-niker, Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra, è ospite abituale dei teatri d’opera più prestigiosi come Staatsoper di Vienna, Metropolitan di New York, La Scala di Milano e molti altri. Sir Antonio Pappano registra in esclusiva per Warner Classics e con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia ha inciso numerosi cd. Fra le incisioni più recenti segnaliamo The Puccini Album con Jonas Kaufmann, il cd Anna Netrebko. Verismo (DGG) e la Terza Sinfonia e Il Carnevale degli animali di Saint-Saëns, con Martha Argerich al pianoforte, un cofanetto con le Tre Sinfonie di Bernstein (International Classical Music Award 2019), l’Otello di Verdi, con Jonas Kaufmann nel ruolo del titolo, l’ultima pubblicazione con l’Orchestra di Santa Cecilia è dedicata a Richard Strauss: Ein Heldenleben e Burleske. Dal 2023 Antonio Pappano sarà Direttore principale della London Symphony Orchestra, e ricoprirà la carica di Direttore Emerito dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
Incarnando la musica con una sensibilità drammatica senza pari, il soprano e direttore d'orchestra Barbara Hannigan è un'artista all'avanguardia nella creazione. La musicista canadese, vincitrice di un Grammy Award, ha dimostrato un profondo impegno nei confronti della musica del nostro tempo e ha eseguito in prima mondiale oltre novanta nuove creazioni. Con una carriera trentennale, Hannigan ha avuto tra i suoi colleghi artistici Reinbert de Leeuw, Pierre Boulez, Sasha Waltz, John Zorn, Krszysztof Warlikowski, Simon Rattle, Katie Mitchell, Henri Dutilleux, Vladimir Jurowski, Gyorgy Ligeti, Kirill Petrenko, George Benjamin, Andreas Kriegenburg e Hans Abrahamsen. È Direttore Principale Ospite della Göteborgs Symfoniker, Première Artiste Invitée dell'Orchestre Philharmonique de Radio France, Artista Associato della London Symphony Orchestra, Direttore Principale Ospite dell'Orchestra da Camera di Losanna (dal 2024/25 in poi) e Reinbert de Leeuw Professor of Music alla Royal Academy of Music di Londra. Con Alpha Classics ha pubblicato sei album, tra cui il suo ultimo disco, Infinite Voyage, nel 2023. L'impegno di Barbara nei confronti delle giovani generazioni di musicisti l'ha portata a creare le iniziative di mentoring Equilibrium Young Artists (2017) e Momentum: our Future Now (2020). Barbara risiede nel Finistère, sulla costa nord-occidentale della Francia, proprio di fronte all'Atlantico, dove è cresciuta a Waverley, in Nuova Scozia.
Barbara Hannigan
Antonio Pappano
Barbara Hannigan
Alessandro Carbonare
Budapest Festival Orchestra,
Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Iván Fischer
Tovel, Jacopo Mazzonelli
Mariza
Angélique Kidjo