Sara Baras
Suite Flamenca
Fra le più rinomate e versatili stelle del flamenco, Sara Baras, originaria di Cadice, capitale dell’Andalusia, è celebre in tutto il mondo per la sua incredibile energia e presenza scenica. Ha una carriera di oltre vent’anni e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il National Prize for Dance nel 2003.
Con lo spettacolo Voces, suite flamenca, di cui è allo stesso tempo regale interprete e appassionata coreografa, insieme alla sua compagnia, rende omaggio, con un viaggio nella storia del flamenco, ai meravigliosi artisti che hanno fatto conoscere, e amare al mondo intero, questa arte e che grande influenza hanno esercitato sul suo cammino di donna, di coreografa e di ballerina: Paco de Lucia, Camarón de La Isla, Antonio Gades, Enrique Morente, Moraìto e Carmen Amaya.
_"Dalla libertà di un cuore flamenco nasce "Voces". _
_Da un cuore che danza la sua musica, che batte al suo ritmo, che prega il vento perché lo ascolti oltre ogni luogo e oltre ogni immaginazione. _
_È una voce che lotta per essere l’eco, l’eco di quelle voci che ci emozionarono, che ci ispirarono, chiare e limpide sorgenti dalle quali ancora oggi continuiamo a bere per nutrire le nostre radici. _
È la voce che emerge dalla nostra danza, dal nostro canto, dal nostro tocco, la voce che accarezza le tavole del pavimento con i tacchi delle nostre scarpe, che colpisce con la forza incessante delle nostre anime; è una voce che con profondo rispetto e infinita ammirazione, sa solo dire… olé e grazie."
Santana De Yepes
direzione artistica e coreografia **Sara Baras **
composizioni musicali Keko Baldomero
disegno luci **Oscar Gómez de los Reyes **
scene Ras Artesanos
costumi Torres-Cosano
con la collaborazione speciale di Carlos Herrera, **J. Jiménez "Chaboli" e Sergio Monroy **
ballerini
**Sara Baras **
José Serrano artista ospite e coreografo delle sue performance
corpo di ballo **María Jesús García Oviedo, Charo Pedraja, Cristina Aldón, Daniel Saltares, David Martín, Alejandro Rodríguez, María Jesús García **
musicisti
direttore musicale Keko Baldomero
chitarre **Keko Baldomero, Andrés Martínez **
cantanti **Rubio de Pruna, Miguel Rosendo, Israel Fernández **
percussioni **Antonio Suárez, Manuel Muñoz "Pájaro" **
staff tecnico
direttore tecnico Sergio Sarmiento
direttore di scena Sergio Olivero
tecnico luci Oscar Gómez de los Reyes
suono in sala Sergio Sarmiento
tecnico del suono Andrés Prieto
sarto **Adolfo Martínez **
répétitueur María José García
scarpe Gallardo
ufficio comunicazione Webea Estudio
assistenti alla direzione Patricia Pereyra Baras, José Aguilera
road manager **José Reyes Garrido **
ufficio stampa **Ricardo Ladrón de Guevara **
coordinamento generale e management José Luis Pereyra Baras
produzione Saba Danza SL
programma
1. LA LLAMA
musica Canción de Amor - **Paco de Lucía **
2. BULERÍA DE CHABO
Sara Baras - Corpo di ballo
coreografia **Sara Baras **
musica **J. Jiménez "Chaboli" **
"Il mare è sempre stato e continua ad essere molto importante per me. Non posso esistere senza il mare, ho bisogno del mare come chi cerca una droga o una medicina...
Fin da giovanissimo avevo compreso che il flamenco era un linguaggio, un linguaggio che si poteva esprimere con un vocabolario di dieci parole, e avevo una teoria, secondo la quale questo vocabolario avrebbe potuto espandersi e così, invece di usare solo dieci parole, se ne sarebbero potute usare migliaia. Perché no in fondo?... A patto che rimanessero intatti lo spirito e l’essenza del flamenco, le sue idiosincrasie, la sua personalità, il suo carattere...
È più facile saziare la fame piuttosto che la volontà ardente di diventare un bravo chitarrista, possibilmente il migliore… questo sì, è davvero difficile, perché lo spirito è insaziabile, impossibile da soddisfare…"
Paco de Lucía
3. SEGUIRILLA
**Sara Baras - José Serrano **
coreografia **Sara Baras - José Serrano **
musica **Keko Baldomero **
parole **Rubio de Pruna **
"Il flamenco è il flamenco; è sempre triste, comprendete? Perfino l’amore, anche l’amore sì, nella sua essenza, è triste; ogni cosa si compone di dolore e di gioia, sapete? Credo che tutto dipenda da come ognuno di noi accoglie questi sentimenti e da come li gestisce, non credete? È come per ogni cosa, esattamente come per ogni cosa; bisogna nascere con quel sentimento, con quella consapevolezza, o con quella saggezza, per meglio dire, per riuscire a capire e vedere le cose e la differenza sta nel fatto che devi essere un artista per andare e cantare su un palco, e devi avere, non lo so, una sorta di rispetto per il pubblico, come per il toro...
… Credo che il flamenco continuerà ad esistere, almeno fintanto che sarò vivo io, non vi pare? E dunque io ci sarò… Quando incido un disco, non penso a quel che dirà la gente, sapete? Perché so che sul momento non verrà compreso, ci sarà bisogno di un po’ di tempo perché questo succeda… Ciò non toglie che non ci si accontenta mai di quello che si fa, si crede sempre di poter fare meglio, non credete?... Alla lunga, si sa, che bene o male che sia andata, è comunque andata...
… Il flamenco contiene in sé una sorta di etica scolastica, nulla di più: puoi riuscire a comunicare oppure no… essere promosso oppure no..."
Camarón de la Isla
**4. TARANTA **
**Sara Baras **
coreografia **Sara Baras **
musica **Keko Baldomero **
parole **Rubio de Pruna, Keko Baldomero **
"La tecnica sicuramente gioca un ruolo importante che richiede molto studio, ma è come guidare; quello a cui si punta è che la tecnica non si riduca ad un’azione di testa, quanto piuttosto che diventi un riflesso incondizionato, così da poter esprimere al meglio i sentimenti...
… Non mi arrenderò con i miei colleghi: quando chiedo loro qualcosa, è perché so che possono farcela. Non chiedo loro mai più di quanto credo possano dare; pretendo molto anche da me stesso, sicuramente molto più che dagli altri. Credo che l’uomo, che tutti gli esseri umani, debbano, con dignità, sfruttare appieno tutte le capacità di cui dispongono. Questa non è una professione che ti rende ricco o più bello, o per la quale sarai encomiato. È una professione che rappresenta una cultura, un lavoro intenso, e che sia anche arte, poi si vedrà...
… E sempre più si va dimenticando la ragione per la quale l’essere umano balli il flamenco; l’uomo lo ha sempre ballato in virtù di una disposizione dell’animo, perché era triste, perché era felice, per il desiderio di lottare e faticare, per questo ballava..."
Antonio Gades
**5. LAS CÁRMENES **
Corpo di ballo
coreografia **Sara Baras **
musica **Keko Baldomero **
**6. ROMANCE DEL NEGRO DEL PUERTO **
Rubio de Pruna
**7. FARRUCA **
**Sara Baras **
coreografia **Sara Baras **
musica** Keko Baldomero **
"Nel flamenco non ci sono maestri, ci sono solo discepoli. Ed io appartengo a una generazione dove non c’erano maestri...
La musica migliore che doveva giungere dalla scuola del flamenco è già stata scritta; è stata già creata, ed è diversa da quella del flamenco attuale, dal flamenco che viene composto oggi. Naturalmente, l’artista deve vivere nella sua realtà, nel mondo che gli appartiene...
… Non credo che l’arte debba essere sottoposta a restrizioni; l’arte deve essere lasciata libera. Ogni cosa è possibile, e quello che conta è il risultato... Quanto più il flamenco è universalmente riconosciuto, tanto più esso diviene grande. Non dobbiamo essere pessimisti, ma ottimisti e incoraggiare le generazioni più giovani...
… Preferisco di gran lunga essere libero piuttosto che esageratamente stretto in un’etichetta che non racconti né trasmetta nulla...
Enrique Morente
**8. TIENTOS **
Corpo di ballo
coreografia **Sara Baras **
musica **Keko Baldomero **
parole **Keko Baldomero **
**9. SOLEÁ **
**José Serrano **
coreografia **José Serrano **
musica **Keko Baldomero **
parole **Rubio de Pruna, Keko Baldomero **
"A volte questo dolore compiace l’anima; il suo spirito dà piacere perché a volte il dolore è necessario per l’anima. Non tutto è allegria. Il dolore fortifica e, come diceva Anica la Piriñaca, ‘quando canto, la mia bocca ha il sapore del sangue’…
… Il popolo gitano, con tutte le sofferenze che si porta dentro, trova probabilmente sollievo attraverso il canto del flamenco; penso che il flamenco sia proprio l’espressione dei sentimenti di questa gente che si libera finalmente della rabbia accumulata negli anni.
Non credo di essere troppo vecchio; non sono troppo vecchio per parlare di tutto ciò; parlo di ciò che davvero conosco; per questo parlo con tanta sicurezza. È quanto ho ascoltato, ho visto e ho sperimentato nel breve spazio di tempo in cui ho vissuto nel mondo del flamenco, nella mia famiglia, nel mio paese. Parlo di quanto conosco e di quanto ho vissuto, di ciò che conosco e di ciò che ho ascoltato..."
Moraíto
**10. SOLEÁ POR BULERÍA **
**Sara Baras **
coreografia** Sara Baras **
musica** Keko Baldomero **
parole **Rubio de Pruna, Keko Baldomero **
**11. BULERÍA **
Sara Baras - José Serrano – Corpo di ballo
coreografia **Sara Baras **
musica **Keko Baldomero **
parole **Rubio de Pruna, Keko Baldomero **
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Più di venti anni fa Sara Baras comincia il suo viaggio per i palcoscenici del mondo. I suoi esordi, a Cadice, la sua terra, sono parte della sua storia e il primo anello della catena della sua carriera è rappresentato da colei che è stata il suo primo maestro e che maggiormente ha influenzato il suo cammino professionale: sua madre Concha Baras. Ha studiato inoltre con rinomati maestri quali Ciro, Manolete, El Güito, Dania Gonzalez. Fra il 1988 il 1998 è artista ospite presso le compagnie: Antonio Canales, partecipando agli spettacoli Gitano, Torero, A Cuerda y Tacón, Raíces e Romancero Gitano; Eduardo Serrano "El Güito" in Raíces Flamencas; Rancapino and Family in Poniente de la Bahía; Merche Esmeralda in Mujeres; Javier Barón in Mira que flamenco; Paco Peña in Flamenco Fire; Paco Moyano in Rayo de Luna; Manuel Morao in Esa forma de vivir. Nel 1998 forma la sua compagnia Ballet Flamenco Sara Baras, e crea numerose produzioni: Sensaciones rappresentato per la prima volta nel 1998 all’Auditorio de Murcia; Cádiz-La Isla nel 1998 al Teatro de la Maestranza de Sevilla (X Bienal de Flamenco); _Sueños _nel 1999 al Teatro Villamarta de Jerez (Festival Flamenco); Juana La loca nel 2000 al Teatro de la Maestranza de Sevilla (XI Bienal de Flamenco); Mariana Pineda nel 2002 al Teatro de la Maestranza de Sevilla (XII Bienal de Flamenco); Sabores nel 2005 al Theatre des Champs-Elysées de París; Baras-Carreras nel 2006 al Festival de Els Jardins de Cap Roig; _Carmen _nel 2007 al Gran Teatre Liceu de Barcelona; Esencia nel 2009 al Theatre des Champs-Elysées de París. Nel cinema, prende parte ai film _Flamenco, Flamenco _(2010) e Iberia (2005) di Carlos Saura ed è la protagonista del film Flamenco Woman di Mike Figgis (1997). Per la televisione presenta il programma Algo más que flamenco di TVE2 (1998). In pubblicità è stata l’immagine di: Freixent (2011); _Kinder _(2008); _Carbonell _(2004); Centenario Cruzcampo insieme con Paco de Lucía (2004); El Corte Inglés (2003); campagna _Filodoro, Segretissimo _(2003); La Cara de Andalucía per Turismo de Andalucía (2002); Campagna per la prevenzione degli incendi nelle foreste per la Junta de Andalucía (2002); Magno con Fernando Schwartz e Liberto Rabal (2001); Cartier per un catalogo di gioielli (1999); Triumph (1998). Collabora inoltre per: due videoclip di Luz Casal - Historia de un amor e Con mil desengaños, con José Serrano (2009); con Tim Ries al suo ultimo album, Rolling Stones Project II (2008); con Chavela Vargas in numerosi concerti - International Festival of Guanajuato Theatre (Mexico), Iberoamericano Festival al Teatro de Bogotá, nel Luna Park di Buenos Aires, nella casa natale di Federico García Lorca a Granada, e al Teatro Falla di Cadice (2003/2004); balla per la cerimonia di premiazione di "Premios Protagonistas" (2003) con Luis del Olmo e presenta il premio per Julio Iglesias; per il concerto di Alejandro Sanz, nell’ultima tappa del tour _El alma al aire _nello stadio Vicente Calderón Stadium, Madrid (2001); con Celia Cruz, Lucrecia e Paquito de Rivera in un concerto a La Riviera (2001); con Ainoa Arteta al Teatro de la Zarzuela di Madrid (2000); con Isabel Rey e Rosa Torres Pardo al I Festival del Milleni di Barcellona (1999); balla al fashion show di Amaya Arzuaga durante la London Fashion Week (1999); si esibisce con il grande violoncellista Rostropovich al Festival di Evian (1998); alla sfilata di Francis Montesinos sulle passerelle di Cibeles, Madrid e Lisbona (1997). Nella sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.