THYSSEN. OPERA SONORA
"Se a Torino chiedi degli operai della Thyssen, ti indicano il cimitero". È passato poco più di un mese dalla tragedia in cui nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, nello stabilimento di Torino del colosso tedesco della siderurgia, muoiono sette operai avvolti dalle fiamme. Ezio Mauro, torinese, direttore de La Repubblica, riveste ancora i panni del cronista per un lungo reportage che sarà pubblicato sulle pagine del quotidiano l’11 gennaio 2008.
È un lungo racconto, appassionato pur nella necessità di non tradire l’oggettività della cronaca, dove le memorie di un superstite dello stabilimento, Giovanni Pignalosa, si intrecciano al racconto di una città, Torino, motore dello sviluppo industriale italiano, dove, come nel resto del Paese, gli operai sono diventati invisibili.
Il reportage giornalistico diventa ora un’opera sonora, con la regia di Pietro Babina e nell’interpretazione sul palco dello stesso Ezio Mauro. Il Direttore del quotidiano sarà se stesso, voce narrante e giornalistica, in una messa in scena che affida le voci delle testimonianze a Umberto Orsini e Alba Rohrwacher. La loro interpretazione registrata sarà parte del partitura musicale ideata dallo stesso Babina insieme al compositore e musicista Alberto Fiori, dove le loro voci si uniscono ai suoni della città e alle note della musica.
di e con** Ezio Mauro**
regia Pietro Babina
concept audio Alberto Fiori & Pietro Babina
composizione musicale ed esecuzione **Alberto Fiori **
con la partecipazione vocale di Umberto Orsini e** Alba Rohrwacher**
produzione Elastica srl
Nato a Dronero nel 1948, ha iniziato la professione di giornalista nel 1972 alla Gazzetta del Popolo di Torino, seguendo, tra l’altro, le vicende legate al terrorismo politico. È poi passato a La Stampa, a Roma, come inviato di politica interna. Sempre per La Stampa ha svolto servizi e inchieste all’estero, in particolare negli Stati Uniti. Nel 1988 ha iniziato la sua collaborazione con La Repubblica, come corrispondente dall’Urss, con base a Mosca. Per tre anni ha seguito la grande trasformazione di quel Paese nel periodo della Perestrojka, viaggiando nelle Repubbliche dell’Unione Sovietica. Il 26 giugno 1990 è tornato a La Stampa come condirettore, per poi assumere la carica di direttore il 6 settembre 1992. Nel 1994 ha ricevuto il Premio Internazionale Ischia per il giornalismo. Dal 6 maggio 1996 è direttore di Repubblica. Nel 1997 ha ricevuto il Premio Internazionale Alfio Russo per il suo contributo al giornalismo. Nell’ottobre 2009 la Harvard Kennedy School, centro di formazione del personale di governo e la Nieman Foundation for Journalism di Harvard, gli hanno assegnato un encomio in riconoscimento del ruolo svolto a Repubblica "in un momento di grave pericolo per la libertà di stampa in Italia". Nel 2011 pubblica con Gustavo Zagrebelsky "La felicità della democrazia. Un dialogo" edito da Laterza. Ha pubblicato per Laterza un nuovo libro, "Babel, un dialogo" con Zygmunt Bauman.
Nato nel 1968, è uno dei registi teatrali più colti e interessanti della scena contemporanea. È fondatore tra il 1989 e il 1990 della Compagnia Teatrino Clandestino, con la quale ha prodotto una quarantina di spettacoli, oltre che video e performance di vario genere. Con molte di queste produzioni ha partecipato a festival in vari paesi e ricevuto premi nazionali e internazionali. Dal 2010 ha intrapreso un nuovo corso artistico, fondando Mesmer. La sua più recente regia è_ La leggenda del grande Inquisitore_, da I Fratelli Karamazov di Fëdor Michajlovič Dostoevskij di cui ha curato la drammaturgia insieme a Leonardo Capuano ed Umberto Orsini che ne sono anche interpreti.
Nato a Roma e cresciuto a Berlino, compositore, pianista, improvvisatore ed esploratore del suono, ha trascorso molti anni alla ricerca di nuovi approcci e dinamiche della musica. Laureato con lode in Musica Applicata presso il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, è artista residente presso l’Arts Center di New York. Ha scritto musica per il teatro, la danza e il cinema. I suoi spettacoli hanno avuto luogo in numerosi teatri e festival, fra i quali: Sophiensaele (Berlino), Roulette (New York), Velvet Lounge (Chicago), Sziget Festival (Budapest), Auditorium Parco della Musica (Roma), Teatro Comunale di Bologna, Teatro Manzoni (Bologna), Teatro Regio di Torino, Teatro Farnese (Parma), Engelwood Jazz Festival (Chicago).