Supanggah Gamelan Orchestra
SAKTI
Concerto danzato dalla corte di Srivijaya musiche dal nord dell´Indonesia
L’Indonesia è sempre stata un crocevia di viaggi e commerci come già testimoniato da Marco Polo nel suo Milione; ma quello che in particolare contraddistingue questo paese dalle mille isole è la ricchezza delle sue diverse espressioni artistiche e in particolare della sua musica e del suo teatro. Già nei bassorilievi del Borobudur, il maestoso tempio buddista che risale al VIII secolo, si ritrovano le rappresentazioni di musicisti e strumenti musicali tuttora presenti nelle orchestre gamelan, in cui prevalgono gli strumenti a percussione, gong e xilofoni su tutti.
L’orchestra gamelan è al centro di ogni forma musicale dell’Indonesia, accompagna la danza e i rituali religiosi, così come le cerimonie civili. Le ipnotiche sonorità di questa musica hanno affascinato anche i compositori occidentali, in particolare Claude Debussy che l’aveva scoperta grazie all’esibizione di un gruppo balinese all’Esposizione Universale di Parigi nel 1899.
Per questo concerto, che avrà la sua prima esecuzione europea nella Piazza del Duomo di Spoleto, il più celebre dei compositori musicali indonesiani Rahayu Supanggah dirigerà un ensemble di nove esecutori con strumenti tradizionali, sulle cui trame sonore si esibiranno in apertura e chiusura di concerto sei danzatrici provenienti da Palembang, la città a sud di Sumatra che era sede della Corte di Srivijaya, un regno del sud di Sumatra che prosperò dal VIII al XIII secolo.
Danze e musiche di Gending Sriwijaya testimoniano ancora oggi una cultura che rispetta la fratellanza e l’amicizia tra gli esseri umani e celebrano il particolare il rapporto con il divino, a cui allude la parola Sakti, termine che in sanscrito definisce la forza cosmica.
Per citare il musicologo Diego Carpitella, che è stato attento al rapporto tra musiche tradizionali del mondo e musica colta europea, questo concerto sul palcoscenico di una piazza simbolo della cultura classica occidentale vuol testimoniare il definitivo passaggio dalla curiosità esotica al godimento di forme musicali di assoluta originalità che oggi fanno parte della nostra colonna sonora, ormai completamente interculturale.
RAHAYU SUPANGGAH
Conosciuto per il suo ruolo nel progetto internazionale Realizing Rama e per le partiture musicali da lui composte per Opera Jawa e lo spettacolo di Robert Wilson I La Galigo, Rahayu Supanggah è considerato uno dei pionieri della musica contemporanea in Indonesia. Professore di etnomusicologia e composizione, è anche musicista, compositore, performer e curatore di fama internazionale, costantemente impegnato nella sperimentazione e creazione di nuovi generi musicali. Ha collaborato con artisti del calibro di Robert Wilson, Sergio Leone e il Kronos Quartet.
Le sue pluripremiate composizioni - che spaziano dalla musica da concerto, alle musiche di scena per danza e teatro, alle colonne sonore per il cinema - riflettono lo stile tradizionale giavanese karawitan, dando vita a un genere musicale contemporaneo che ha radici nella musica tradizionale di varie regioni dell’Indonesia e dell’Asia.
Rahayu Supanggah è uno degli artisti chiamati a rappresentare l’Indonesia nel Padiglione Nazionale all’ultima Biennale di Venezia.
direttore
Rahayu Supanggah
musicisti
Asmadi
Danis Sugiyanto
Gunarto
Joko Purwanto
Muhammad Ba’i
Muhammad Imansyah
Muhammad Nasir
Peni Candra Rini
Sri Eko Widodo
Sunardi Citro Sukarno
Suyoto Martorejo
Waluyo Sastro Sukarno
danzatrici
Eka Wulandari
Mutiara Fajriyah
Nafisah Rani
Nepri Yani
Qoswarotil Multhahadah
Rika Setiawati
a cura di Rahayu Supanggah e Restu Kusumaningrum
assistente alle coreografie Gentile Andi Lolo
un progetto di Bali Purnati Center for the Arts / Bali e Change Performing Arts / Milano
con il supporto del Ministero del Turismo e dell’Economia Creativa e della Reggenza di Musi Banyuasindella Provincia di Sud Sumatra Repubblica d´Indonesia
Mons. Marco Frisina
Serena Autieri