Lonnie Holley
Open Studio
L’arte visionaria di Lonnie Holley arriva al Festival dei Due Mondi grazie alla residenza dell’artista e musicista afroamericano presso i Mahler & LeWitt Studios. Le sue opere d’arte, oltre a fare da sfondo al concerto che lo vede protagonista all’Auditorium della Stella insieme al duo Nelson Patton, saranno esposte al pubblico in occasione di un Open Studio.
Nato a Birmingham, Alabama, nel 1950, Lonnie Holley vive e lavora ad Atlanta, Georgia. La sua vita artistica è dedicata alla pratica di una creatività improvvisativa che abbraccia pittura, scultura, cinema e musica. Fra i lavori realizzati da Holley nel 2023 si segnalano Souls Grown Deep alla Royal Academy di Londra e Lonnie Holley: If You Really Knew a North Miami (MOCA). Nel 2022 ha esposto a Dallas Contemporary e alla National Gallery of Art di Washington DC. Nel 2021, al The Morgan Library & Museum di New York, mentre nel 2020 al Turner Contemporary nel Regno Unito e al Philadelphia Museum of Art. Nel 2018 ha esposto al Metropolitan Museum of Art di New York, nel 2017 al MASS MoCA di North Adams negli Stati Uniti e al De Young Museum di San Francisco. Le sue opere sono ospitate presso numerose collezioni permanenti, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, il Whitney Museum of American Art di New York, il Los Angeles County Museum of Art, la National Gallery of Art di Washington DC e il Smithsonian American Art Museum di Washington DC. Il primo film di Holley, I Snuck Offthe Slave Ship è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel 2019. Artangel gli ha commissionato un ciclo di brani e il film The Edge of What nel 2022. Holley ha firmato un contratto con Jagjaguwar ed è rappresentato da Blum & Poe Gallery (Los Angeles) e Edel Assanti (Londra). Il suo ultimo album, Oh Me Oh My (Jagjaguwar, 2023), vede la partecipazione di Justin Vernon dei Bon Iver, Sharon Van Etten, Moor Mother, Rokia Koné e Michael Stipe dei REM, ed è stato prodotto da Jacknife Lee (Modest Mouse, U2 , REM.