JAMES CAPPER: ATLAS IN SPOLETO
UN FILM DI MATTHEW BURDIS
Installazione video di Matthew Burdis che documenta il progetto scultoreo ATLAS di James Capper, realizzato durante la scorsa edizione del Festival. ATLAS è una scultura mobile che si erige su un plinto di cemento e che scolpisce la sua stessa base attraverso l’uso di denti appositamente creati. È stata commissionata da CGP London, con il sostegno di The Henry Moore Foundation, Arts Council England e The London Borough of Southwark.
progetto Anna Mahler Association
per **Mahler & LeWitt Studios **
Vive e lavora a Londra e collabora con la Hannah Barry Gallery, Londra e la Paul Kasmin Gallery, New York. Selezione di mostre recenti: The Imitation Game, Manchester Art Gallery, Manchester (collettiva, 2016); PROTOTYPES, CGP LONDON / Dilston Grove, Southwark Park, Londra (personale, 2015); SIX STEP, Rio dell’Orso, Venezia, Italia (commissione, 2015); MOUNTAINEER, Paul Kasmin Gallery, New York (personale, 2015); Tools of the Trade, Hannah Barry Gallery, Londra (personale, 2015) e Divisions, Yorkshire Sculpture Park, Yorkshire (personale, 2013). James Capper è stato nominato per i premi ‘South Bank Sky Arts Awards’ e ‘The Times Breakthrough Award’ (entrambi nel 2015) ed è stato vincitore del Royal Society of British Sculptors Bursary Award (2011). È stato artista in residenza presso i Mahler & LeWitt Studios nel 2016.
È un film-maker che vive e lavora a Londra. È stato insignito del Landmark PLC Award per il film realizzato come lavoro di tesi, Lindisfarne One One e gestisce il Chelsea Film Forum presso il Chelsea College of Art & Design a Londra. Ha recentemente scritto e diretto un cortometraggio con il patrocinio dell’Institute of Contemporary Arts (ICA), Londra come contributo al programma STOP PLAY RECORD. È stato artista in residenza presso i Mahler & LeWitt Studios nel 2016. Al momento sta lavorando alla realizzazione di The Houses of Mahler, un film dedicato alle abitazioni e ai rifugi nei quali Gustav Mahler realizzava le sue composizioni.