IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI 1980 2025
regia Giorgio Flamini
aiuto regia, attori, comparse, tecnici audio/video detenuti della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto
sceneggiatura e testi detenuti della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto
adattamento e supervisione Roberta Galassi e Giorgio Flamini
altri testi da Colpo alla Nuca di Sergio Lenci
da _Il teatro ed il suo doppio _di Antonin Artaud
scene di Simone Bacci, Maria Paola Buono, Michele Zualdi
realizzazione scene detenuti studenti nel Laboratorio di Scenotecnica dell’Istituto d’arte sezione carceraria IIS Sansi Leonardi Volta
musiche e video prodotte dai detenuti della Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto
spettacolo prodotto dall’Istituto di Istruzione Superiore Sansi Leonardi Volta, dirigente scolastico Roberta Galassi e dalla Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto, direttore Luca Sardella, Comandante Marco Piersigilli
personaggi ed interpreti
detenuti allievi
con la partecipazione di
Pietro Biondi nel ruolo dell’architetto
**Mauro Bronchi **nel ruolo di un criminale e di un giornalista
Anna Leonardi nel ruolo di una madre camorrista
**Diletta Masetti **la Giustizia
Anna Von Gablenz giornalista di Berlino
**Virginia Virilli **giornalista di NYC
le foto sono di **Kim Mariani **dallo spettacolo Affettività Patetiche Cattività affettiva
hanno permesso questa produzione teatrale Roberta Galassi, Marco Piersigilli, Luca Sardella
30 anni di crimini rievocati in 15 minuti e poi, sul palco, i criminali decidono di non delinquere più. Non più magistrati, avvocati, carceri decadute si trasformano in multisale e residences: due celle ospitano i sopravvissuti fine pena mai. Ma perché la Giustizia continua a parlare quella strana incomprensibile lingua?
… ci si raduna sotto la Torre, caserma della Polizia Penitenziaria… il buio sta avvolgendo il carcere, un rumore di città, (suoni di clacson, sirene e voci, come da una finestra aperta su una via ad intenso traffico)... è 2 maggio 1980... si vedono dei disegni, i progetti per il carcere… urla di uomo… i polsi legati da una fascetta di plastica di serraggio sono viola dalla stretta…
"Cara Giulia", l’unica donna del Commando "mi auguro che lei e i suoi bambini stiate bene e che la situazione migliori verso la completa libertà. Cordialmente"
crimini... scena di un’estorsione… di una rapina, di un omicidio attraversiamo i corridoi trasformati in una galleria di ricordi delittuosi… reati animano le pareti… dai cancelli, uomini immobili, ci guardano, mostrano le mani, chiedono pietà... di altri ne sfioriamo le gambe, sono posti su sgabelli alti... la schiena nuda e curva sotto le lampade a neon… lo sguardo a terra… alzano un po’ la testa, ossessivamente ripetono una litania… "non sono stato, non sono stato… non so niente… non parlo", c’è chi piange chi impreca… uomini trasportano altri uomini, chi sale e scende da una branda continuamente caricata e scaricata di corpi… faldoni! faldoni e faldoni… carta, carta, carta… appare una donna altissima… bellissima, luminosa… sembra una Madonna... passano gli anni 2001, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14…. 15, 16, 17, 18…se ne parla molto ai telegiornali e ai talkshow dei primi giorni di luglio del 2019 bandi pubblici vengono emessi dal ministero di giustizia per il riuso delle carceri come scuole, centri per lo spettacolo o ospizi… è il 2025… al telegiornale i figli di alcuni detenuti... to be continued…
Il progetto #SINENOMINE nasce come laboratorio teatrale per la messa in scena di Sorveglianza speciale di Jean Genet a 30 anni dall’esperienza di Marco Gagliardo nel 1982 al 25° Festiva dei Due Mondi.
Il laboratorio teatrale #SN, avviato con quindici detenuti, negli anni ha superato i cento partecipanti, di ogni età e nazionalità, provenienti da vari circuiti di sicurezza, di età compresa tra i 20 e i 70 anni, in grado di svolgere diversi ruoli (drammaturgo, attore, danzatore, aiuto regista, aiuto scenografo, attrezzista, addetto audio-video, diretore di palcoscenico …). Dopo la prima esperienza, il progetto è proseguito con la trilogia #MA#IA#NO# composta da tre spettacoli scritti con il coinvolgimento dei detenuti: _Affettività patetiche/Cattività affettiva, Il migliore dei mondi possibili 1980 2025, Miracolo a Maiano_La, inseriti nella programmazione del 56°, 57°e 58° Festival dei Due Mondi. In seguito, dal 2016 al 2022, il Festival di Spoleto ha ospitato ogni anno una nuova produzione: ‘a città ‘e Pulecenella, Nessuno, VICTIMS, Nessuno Torna a Itaca si non se noverit, Storia Vera ‘e capite comm’è, Sempre in quell’aura Sanza tempo tinta, Tempo Libero c e, nel 2022, la mostra Je est un autre. In ciascun progetto, la Compagnia #SINENOMINE viene affiancata da artisti professionisti, collabora stabilmente con attori e allievi della scuola di teatro Teodelapio, si avvale dei contributi professionali di Euno Terni per il movimento e le coreografie, del Coro Ad Cantus Vocale per le parti musicali e di canto, di Studio Flamenco Roma e dei rispettivi direttori artistici. La concessione delle misure alternative concesse dal Magistrato di Sorveglianza e dalla direzione ai detenuti-attori ha permesso ad alcuni detenuti di esibirsi con la Compagnia extramoenia in tutto il Paese (Roma, Torino, Genova, Chieti, Calcata, Matera, Firenze, Foligno, Terni). La Compagnia è supportata dalla generosità di numerosi artisti (fra cui citiamo Sara Ragni, Laura Bassetta, Mariolina Maconio, Lucia Napoli, Pina Segoni, Lorena Salis, Serena Perna, Francesco Corrias, danzatori EUNO, cantanti del Coro ad Cantus Vocale) e sostenuta dalla Casa di Reclusione, dal Festival dei Due Mondi, dalla Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini, da altre realtà del territorio.
Direttore artistico della “Compagnia #SIneNOmine”, collabora da undici anni con la Casa di Reclusione di Spoleto. È regista, architetto, scenografo, docente di progettazione scenica e disegno e storia
dell’arte nei Licei di Spoleto. Da oltre 25 anni ha avviato percorsi di recupero e di reinserimento sociale post-pena. È presidente dell’associazione teatrale Teodelapio – che da oltre 20 anni promuove la crescita culturale tramite il teatro, l’educazione alla lettura e la recitazione e gestisce la scuola di teatro cittadina – e il progetto di teatro in carcere. Ha curato una serie di eventi teatrali e mostre rivolti al pubblico libero e ristretto, favoriti dal Magistrato di sorveglianza e realizzati con la direzione, l’area trattamentale e la Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Spoleto, fra cui In-Visibile, il Cantico dei Cantici, Wafer di Paola de Rosa, Monologhi di Aldo Nicolaj, l’anm di che mmuort, Storia Vera e Capite comm’è, Je est un autre).D