FEAT MARIO BIONDI
Genere musicale classico e genere elettronico si fondono nel concerto/evento, in prima esclusiva italiana, Scripted Orkestra: Henrik Schwarz è accompagnato dall’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis e dalla voce soul più rappresentativa in Italia, quella di Mario Biondi, cantante, compositore e arrangiatore italiano di fama mondiale che eseguirà l’unico brano inedito dell’opera, scritto dallo stesso Schwarz.
Dopo il successo riscosso nella scorsa edizione dal concerto di Jeff Mills con l’Orchestra Roma Sinfonietta, nuovamente musica sinfonica ed elettronica si incontrano al Festival per celebrare due modi differenti di produrre musica, con il desiderio di aumentare il coinvolgimento del pubblico più giovane.
La prima volta in cui Schwarz ha sperimentato tale simbiosi fra musica orchestrale e musica elettronica, è stata nell’ottobre del 2016 in occasione dell’ADE Festival con la Metropoli Orkest, grazie al suo precedente incontro con il direttore della MO, Jules Buckley.
Al Festival, il compositore tedesco e il suo setup, insieme ai 52 elementi dell’Orchestra Roma Sinfonietta, presentano 12 brani, per un percorso musicale che concilia suoni di diversa origine, producendo una musica straordinariamente comunicativa, in cui la condivisione di tempi e intensità garantisce la totale armonia tra i generi. Creatività, tradizione ed innovazione si fondono per regalare un’esperienza ineguagliabile.
Henrik Schwarz
e **Orchestra Roma Sinfonietta **
diretta da Gabriele Bonolis
organizzato da The Roof Production
in collaborazione con Festival di Spoleto 60
programma
Henrik Schwarz
_The Glass Is Half Full _
_Me Vibrate _
_Brotha From Anotha Motha _
_Night Kasper _
_Stratosphärenspäher _
_Gygylili _
_Justified Lament _
_Typewriter _
_Algorhythm _
_Counter Culture _
_You Are A Fireball _
_Walk Music Five _
Compone ed esegue la sua musica dal 2002. Nonostante la giovane età, è conosciuto in tutto il mondo per la straordinaria capacità di mantenere il giusto equilibrio tra musica elettronica, classica e jazz. Dopo la produzione di centinaia di realizzazioni musicali commissionategli da numerose case discografiche (Warner Music, Universal Music, Sony/BMG e molte altre) e in seguito all’evoluzione di diversi stili musicali, nel 2010 Schwarz lascia un segno nel suo percorso artistico intraprendendo una collaborazione con il pianista norvegese Bugge Wesseltoft, dalla quale nasce l’album Duo, risultato di un duetto sul palcoscenico tra un pianoforte ed un computer. Dal 2010 Henrik realizza lavori su commissione per la Philharmonie Luxembourg, Tonhalle Zürich e Stuttgart Chamber Orchestra; nel 2013 compone e produce la colonna sonora per un balletto dello State Ballet, di Berlino messo in scena al Berghain. Lavora con la Dutch Chamber Orchestra e la German Chamber Orchestra prima di produrre nel 2015 il suo ultimo album Instruments. Henrik Schwarz si è esibito sui palchi del Philharmonie Luxembourg, della Barbican Hall e Royal Festival Hall di Londra, del Concertgebouw di Amsterdam, del teatro Tonhalle di Zurigo, della Cologne Philharmonic Hall, dell’Auditorium Parco Della Musica, del Kampnagelfabrik di Amburgo, del Hellerau Theatre di Dresda e della Leipzig Opera House e Chamber Music Hall di Berlino.
Costituita nel 1993, l’Orchestra Roma Sinfonietta ha iniziato una collaborazione con l’Università di Roma "Tor Vergata", dove svolge tuttora la propria attività concertistica. Viene regolarmente invitata alle Stagioni dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma. Nel corso della sua attività, ha accompagnato artisti come Michael Ny-man, Quincy Jones, Roger Waters, Dulce Pontes, Andrea Bocelli, Nicola Piovani e Luis Bacalov. Da dodici anni collabora stabilmente con Ennio Morricone, eseguendo concerti nei più prestigiosi teatri del mondo quali il Palazzo dei Congressi di Parigi, l’International Forum di Tokyo e il Radio City Hall di New York. Per il Maestro Morricone l’Orchestra incide anche la musica assoluta, le colonne sonore per il cinema e la televisione e una ricca discografia per la EMI, SONY e Universal.
Dal timbro vocale molto vicino a quello dei più noti Barry White, Isaac Hayes e Lou Rawls, Mario biondi - nella vita Mario Ranno - dà vita a un soul jazz caldo e passionale, frutto del percorso musicale coltivato con cura e pazienza già a partire in tenerissima età dall’ascolto del padre cantante - in arte Stefano Biondi - in ricordo del quale Mario ha assunto lo pseudonimo. Tante diversissime esperienze sono valse a formare il grande artista d’oggi: dai cori in chiesa ai turni nelle sale di registrazione per etichette di nicchia, senza trascurare lo studio e il perfezionamento della lingua inglese. Appassionato di musica soul, dal 1988 apre alcuni concerti di interpreti e autori del panorama internazionale, primo tra tutti Ray Charles. Ma l’opportunità più grande per Biondi si prospetta nel 2006 con l’uscita in Giappone del singolo This is what you are, che rimbalza sulla consolle di Norman Jay, celebre dj della BBC1, che - innamorato del pezzo - lo rilancia in tutta Europa. È sempre nel 2006 che Biondi conquista il primo dei due dischi di platino con il suo primo album Handful of Soul, inciso col gruppo High Five Quintet. Partecipa come celebrità al Festival di Sanremo alle edizioni del 2007 e del 2009, duettando con Amalia Gré e Karima Ammar. Nel novembre 2007 viene pubblicato il doppio album live con la Duke Orchestra, I Love You More, registrato al Teatro Smeraldo di Milano con la collaborazione del gruppo High Five Quintet e dell’orchestra di 25 elementi diretta dal maestro Beppe Vessicchio. Duetta con Renato Zero durante il tour di concerti Sei Zero e pochi mesi dopo si esibisce ai Wind Music Awards, cantando No More Trouble in una nuova versione con gli Incognito. Il 18 novembre 2016 esce il doppio album Best of Soul, che raccoglie i migliori successi dell’artista, accompagnati da sette nuovi brani inediti.