Battiti d’ali notturni – seduta psiconautica
C. U. T. Centro Universitario Teatrale di Perugia
La Via Psiconautica
progetto a cura di Roberto Ruggieri
Battiti d’ali notturni è il titolo della ‘seduta psiconautica’: una jam session psiconautica che scaturisce dalle scintille creative delle ‘esplorazioni psiconautiche’ dei performers, in tempo reale, hic et nunc. Tutto avviene davanti a ´testimoni/osservatori’. Anche il regista/primo ‘testimone/osservatore
partecipante’ esplora ed espone se stesso: il viaggio psiconautico è un’esperienza che appartiene ad ognuno dei presenti, nessuno escluso. Gli osservatori/testimoni sbirciano come da fessure, da crepe nei muri. Dalle perlustrazioni di questo materiale prende vita l’evento performativo. Vengono così
evidenziati al tempo stesso, sia il percorso metodologico creativo proprio della ricerca psiconautica, che i risultati artistici reperiti in corso d’opera. Il processo non viene disgiunto dai risultati. Gli spettatori sono ‘testimoni’ dei segreti che genera e sottende l’atto creativo: un evento unico nel suo genere, un concerto irripetibile, ogni sera diverso, secondo i ‘battiti d’ali notturni’ dei performers. Una sorta di via di redenzione verso la totalità, l’integrità dell’individuo. Ludwik Flaszen, che ci onoriamo di avere a fianco da 20 anni, docente di drammaturgia scenica nel nostro centro di pedagogia alternativa, seguendo con interesse il nostro lavoro, ha definito questo lirico percorso, isolato dai grandi centri urbani e teatrali, “teatro della solitudine”. Come si crea una ‘seduta psiconautica’? Come vengono creati i risultati performativi che andranno a comporre una performance psiconautica? Ecco, “Battiti d’ali notturni” risponde a questi e ad altri interrogativi di questo genere, isolando il campo magnetico, la tensione metafisica, l’anelito verso
la luce del tempo interiore del viaggio psico-crono-nautico. Il performer che attraversa la penombra dell’apparente intricato disordine del bosco della sua esistenza, attento a non farlo diventare un sentiero ordinato d’un parco uniformemente illuminato, accetta in definitiva il rischio dell’ignoto, come si conviene a chi compie un vero atto creativo di conoscenza. Ognuno si apre un varco accompagnato dal proprio daimon, indissolubilmente unito alla sua Ombra. Lo psiconauta viaggia dentro di sé, nel tempo/spazio interiore. L’azione fisica performativa è un’‘esca’ che offre: un’esca per individuare, sentire, avvertire la
presenza e l’ordito della Ragnatela tessuta in noi e fuori di noi. La Ragnatela è oltre il tempo fenomenico, lo trascende: possiamo tuttavia avvertirne la silenziosa tessitura, intuirla. Si può avvertire ciò che non è,
solo attraverso ciò che è: perciò tutto parte dall’azione fisica. Solo eseguendola scrupolosamente si è in condizione d’intravedere l’ordito della tessitura che ci trascende e ci origina, attraverso l’energia che ne è veicolo.
Roberto Ruggieri
regia Roberto Ruggieri
performers psiconauti Chiara Acaccia, Giulia Battisti, Benedetto Cantarella, Paride Cardinali, Cecilia Di Giuli, Emanuela Filippelli, Mauro Fiorucci, Irene Lepore, Valentina Mazza, Lucilla Palazzetti, Luca Rondolini, Federica Santarelli, Silvia Venturi, Olivia Volpi
aiuto regia Emanuela Filippellidisegno luci Roberto Ruggieri
direttore di scena Antonello Turchettidirettore di produzione Liliana Bianchi
direttore tecnico Umberto Giomboliniproduzione C. U. T. di Perugia, Provincia di Perugia
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”