OVIDIO – EPISTULAE HEROIDUM
SILVIA COLASANTI
ISABELLA FERRARI
È l’Amore il protagonista del terzo lavoro di teatro musicale ispirato al Mito classico e da me composto dopo _Minotauro _e Proserpine, nato anch’esso grazie alla “commissione” di Giorgio Ferrara per il Festival di Spoleto: Arianna, Fedra, Didone, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio.
Lettere immaginarie d’amore, di lontananza, di morte, improntate al tema dell’assenza dell’amato, caratterizzate dal tono nostalgico per un passato felice e dal disperato desiderio di riviverlo.
Lettere strazianti e struggenti, ricche di passione e di dolcezza che ripercorrono le diverse vicende sentimentali mostrandole non più dalla prospettiva dell’eroe, debole nel suo rifiuto, ma della donna abbandonata, che diventa la vera eroina. Arianna scrive a Teseo appena sveglia, accorgendosi che lui l’ha abbandonata fuggendo in mare.
Fedra, innamorata del figliastro Ippolito, scrive una lettera seduttiva per indurlo a cedere ad un amore impossibile e incestuoso.
Didone, sentendo l’ineluttabilità del suo destino di morte, scrive ad Enea in un ultimo tentativo di farlo tornare.
L’attrice interpreta le tre donne, ciascuna con una storia e un carattere a sé stante, tracciando però al tempo stesso un meraviglioso affresco dell’universo femminile. In alcuni casi la voce della protagonista è affidata ad un Coro di donne – che canta il testo originale in latino – nel quale l’attrice può specchiarsi, guardandosi dall’esterno, indagando le sue diverse anime, o amplificando i ricordi passati rendendoli reali e vicini.
Le parole dialogano o si fondono con i suoni dell’orchestra, che a tratti preannuncia, a tratti sottolinea, i diversi stati d’animo che si succedono e si sovrappongono in questo flusso di pensieri che racconta in modo eterno e universale l’Amore.
Silvia Colasanti
3 MONODRAMMI PER ATTRICE, CORO FEMMINILE E ORCHESTRA
musica di Silvia Colasanti
adattamento e traduzione di René de Ceccatty
direttore Roberto Abbado
Orchestra Giovanile Italiana
**International Opera Choir **
maestro del coro Gea Garatti
con** Isabella Ferrari**
disegno luci Fiammetta Baldiserri
coordinamento Patrizia Frini
commissione e produzione Spoleto63 Festival dei 2Mondi
editore Casa Ricordi
direttore allestimenti scenici Ottorino Neri
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si ringrazia Valentino per l´abito indossato da Isabella Ferrari
direttori di scena** Fabrizio Pisaneschi, Rodolfo Santoni**
maestro alle luci Carmine Diodoro
maestro alla fonica Edina Bak
macchinisti** Paolo Zappelli, Massimiliano Marotta**
operatore console luci moving light** Roberto Gelmetti**
capo elettricista** Gerardo Buzzanca**
elettricisti Davide Baldoni, Christian Sorci
responsabile luci Graziano Albertella
tecnico del suono** Beppe Andolina**
fonici Matteo Andolina, Andrea Bisaccioni, Gianluca Costanzi, Laura Romeo, Filippo Panella, Andrea Patarini
attrezzisti** Alessandro Canessa, Andrea Codini, Gabriele Donati, Michele Mosca, Giulia Musci, Andrea Musco, Eugenio Patrizi, Francesca Quarsiti**
sarte** Serenella Orti, Francesca Persichini, Marian Osman**
noleggio audio Opera26 Group
k-Array system Arcadia Digital S.r.l.
sopratitoli a cura di Prescott Studio, Firenze
noleggio illuminotecnica** Spanensemble**
strutture e servizi per spettacolo** Atmo Divisione Gioform srl**
pianoforti **Angelo Fabbrini **
accordatore** Luigi Fusco**
trasporti S.I.C.A.F. Spoleto
computer regolazione luci** E.T.C. Italia www.etcconnect.com **
Silvia Colasanti è presente con le proprie composizioni nelle principali istituzioni musicali internazionali. Di fondamentale importanza per la costruzione della sua poetica, tra gusto “materico” del suono, forte lirismo e ricchezza di registri, la collaborazione con solisti e direttori di calibro internazionale, quali Vladimir Yurovski, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo, David Geringas, Nathalie Dessay, Massimo Quarta, Enrico Bronzi. Ha scritto per il teatro il melologo Orfeo. Flebile queritur lyra, interpretato da Maddalena Crippa, L’angelo del Liponard, un delirio amoroso interpretato da Sandro Lombardi, Faust, tragedia soggettiva in musica su testo di F. Pessoa, commissionato e rappresentato all’Accademia Chigiana da Ferdinando Bruni per la regia di Francesco Frongia, La Metamorfosi, su libretto tratto dall’omonimo racconto di Franz Kafka e regia di Pier Luigi Pier’Alli, commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino. Il 27 gennaio 2017, nella Giornata della Memoria, è stato eseguito Le imperdonabili, ispirato alla figura di Etty Hillesum su testo di Guido Barbieri e regia di Alessio Pizzech. Nel 2016 debutta in prima assoluta al Festival dei 2Mondi di Spoleto Tre Risvegli, su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone, protagonista Alba Rohrwacher. Nel 2017 torna a Spoleto con Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, Oratorio per Soli, Coro e Orchestra, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia, commissionato dal Festival di Spoleto, su testi di Mariangela Gualtieri. Il lavoro è stato ripreso in diverse istituzioni e ne è stato pubblicato un CD da parte della Dynamic. In ottobre 2017 ha presentato al Teatro Comunale di Bologna un nuovo lavoro per violoncello e archi scritto per David Geringas. Nel 2018 ha inaugurato il Festival di Spoleto con l’opera Minotauro, su testo di René De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt, per la regia di Giorgio Ferrara. Da questo lavoro è stato tratto un melologo in tournée in Francia che si concluderà alla Philarmonie di Parigi nel 2020. Nel 2019, sempre per il Festival di Spoleto, compone Proserpine, opera lirica in due atti tratta dall’omonimo dramma di Mary Shelley, per la regia di Giorgio Ferrara. Nell’agosto 2020 uscirà un CD con i suoi Quartetti per archi da parte del Quartetto Nous, per la Brilliant Classics. A novembre 2020 nel Duomo di Firenze è prevista l’esecuzione di Oltre l’azzurro, il sogno di Brunelleschi. Dramma in musica per attore, Coro e Orchestra, su testo di Maria Grazia Calandrone, commissionato dall’Opera del Duomo - Santa Maria del Fiore. Nel 2013 vince lo European Composer Award (Berlino) ed è nominata dal Presidente della Repubblica Napolitano Cavaliere della Repubblica, nel 2017 è nominata dal Presidente della Repubblica Mattarella Ufficiale della Repubblica. Le sue opere sono pubblicate da Casa Ricordi.
Attrice cinematografica, televisiva e teatrale italiana, Isabella Ferrari nel 1983 ha esordito nel cinema con il cult generazionale Sapore di mare. Ancora molto giovane, per qualche anno prende parte a molte commedie cult degli anni ottanta, prima di cimentarsi anche in ruoli drammatici; già protagonista in _Appuntamento a Liverpool _(1988) e Cronaca di un amore violato (1995), nel 1995 ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per Romanzo di un giovane povero (migliore attrice non protagonista). Da allora Isabella Ferrari si è imposta come una delle attrici più amate dal pubblico italiano, anche televisivo (soprattutto grazie alla serie Distretto di Polizia). Tra i suoi ultimi lavori si citano le pellicole Arrivederci amore ciao (2006, nomination ai David di Donatello come migliore attrice non protagonista), Saturno Contro e Un giorno Perfetto per la regia di Ferzan Ozpetek e _Caos calmo _(2008), nonché lo spettacolo teatrale Il catalogo (2011-12) e È Stato la Mafia con Marco Travaglio. Tra le sue interpretazioni successive vanno ricordate quelle nei film _To Rome with love _di Woody Allen e E la chiamano estate di Paolo Franchi, entrambi del 2012, _La grande bellezza (2013) di Paolo Sorrentino, Il venditore di medicine (2014) di Antonio Morabito, nel 2015, Uno per tutti _di Mimmo Calopresti e La vita oscena di Renato De Maria, e Napoli velata (2017) di Ferzan Özpetek. Tra le sue altre interpretazioni vanno citate quelle nel docu-film Diva! (2017), nelle pellicole, tutte del 2018, _Euphoria _di Valeria Golino, _In viaggio con Adele _di Alessandro Capitani e _Cosa fai a Capodanno? _di Filippo Bologna, in _Baby 2 _(2019) di Andrea De Sica e in Per il tuo bene (2020) di Rolando Ravello.
Nato a Tunisi nel ‘52, René de Ceccatty vive a Parigi; ha pubblicato una ventina di romanzi (tra cui La Sentinelle du rêve, L’Or et la poussière, l’Accompagnement, Aimer, L’Hôte invisible, Un renoncement, Objet d’amour, Enfance, dernier chapitre, Mes années japonaises).
Ha tradotto molti autori italiani (Petrarca, Dante, Leopardi, Casanova, Saba, Moravia, Pasolini, Bonaviri, Penna, Naldini) e giapponesi (in collaborazione con Ryôji Nakamura: Ôé, Abé, Sôseki, Tanizaki, Mishima). Ha vinto il Premio Mondello 2008 per le sue traduzioni di Moravia, il premio Elsa Morante 2018 per la sua biografia della scrittrice e il premio Dante-Ravenna 2018 per la sua traduzione della Divina Commedia. Ha scritto le biografie di Pasolini, Maria Callas, Sibilla Aleramo, Moravia, Elsa Morante. Cinque dei suoi libri sono stati tradotti in italiano finora: La stella rubino (Costa e Nolan), Sibilla Aleramo (Mondadori), La parola amore (Archinto), Alberto Moravia (Bompiani), _Amicizia e passione _(Archinto). Scrive anche molto per il teatro. Ha lavorato con Claudia Cardinale, Isabelle Adjani, Anouk Aimée e Adriana Asti che gli ha confidato i suoi ricordi (Ricordare e dimenticare Portaparole 2016) portati in scena da Andrée-Ruth Shammah in _Memorie di Adriana _al 60° Festival di Spoleto. Lavora spesso con il regista argentino Alfredo Arias. Le loro commedie sono state allestite in Italia (Pene di cuore di una gatta francese, Concha Bonita, Pallido oggetto del desiderio, Madame Pink). La sua collaborazione con Giorgio Ferrara è cominciata dodici anni fa a Parigi con Solus ad solam, seguito da Il cielo e il sangue, Alberto e Moravia, Zaide. A Spoleto è venuto varie volte a presentare spettacoli, tra i quali Anouk Aimée legge Moravia. Sempre per il Festival di Spoleto, nel 2017 ha collaborato con Giorgio Ferrara alla drammaturgia della nuova produzione dell’opera _Don Giovanni _di Mozart, nel 2018, alla stesura del libretto dell’opera _Minotauro _di Silvia Colasanti. Ha scritto le parole addizionali per una versione aumentata inedita di Fra Diavolo di Auber creata in seguito in prima mondiale al Teatro dell’Opera di Roma nell´ottobre 2017. Nel 2019, quale drammaturgo, ha collaborato a due nuove produzioni del Festival di Spoleto: Proserpine di Silvia Colasanti su un poema di Mary Shelley, con la regia di Giorgio Ferrara e _La ballata della serva Zerlina _di Hermann Broch con Adriana Asti e la regia di Lucinda Childs.