Apokàlypsis
Il testo dell’oratorio Apokàlypsis è un estratto di brani dal libro dell’Apocalisse di San Giovanni, l’ultimo e il più misterioso dei libri della Bibbia; la scelta dei versetti è stata fatta secondo le indicazioni di uno dei massimi commentatori delle Sacre Scritture, S.E. Mons. Gianfranco Ravasi.
Dalle sue indicazioni ho tratto un libretto per una moderna sacra rappresentazione con due voci recitanti, un uomo e una donna, che recitano i versetti in italiano, alternandosi e a volte sovrapponendosi alla musica. Il coro invece intona la versione in latino, ma anche in francese, inglese, tedesco, spagnolo, e nel finale in greco, lingua in cui probabilmente si è diffusa l’Apocalisse nei primi secoli del cristianesimo.
La visione di Giovanni è tutta piena di riferimenti alla musica: suonano, e più volte, le 7 trombe e le arpe, si intonano cori angelici e di Anziani, che adorano l’Agnello, per non tacere dei rumori naturali della tempesta, del tuono, del divampare delle fiamme, del terremoto.
Come dare corpo a questa gigantesca visione sonora? Come incarnare quegli strumenti, che tante volte abbiamo visto negli affreschi del Beato Angelico e Signorelli?
Varie sono state le mie scelte: simbolicamente ho adottato il numero sette come elemento portante ritmico e strutturale della musica. Non sono forse sette le note e sette i cieli, che ruotando attorno alla Terra producono l’Armonie delle Sfere? Sette sono anche i quadri, come grandi affreschi, che compongono l’oratorio, con un prologo e un epilogo, in tutto 9 parti (altro numero magico, 3 alla seconda, cioè la Trinità al quadrato!).
Ma la cosa più difficile era scegliere lo stile armonico e melodico di un testo così complesso. Rinunciando a una Apocalisse tecnologica con effetti elettronici e stile cinematografico,(era la soluzione più ovvia), ho scelto una lettura austera che evochi piuttosto un rito sciamanico, una sacralità primitiva, una cerimonia antica e senza tempo, con elementi di folklore e la cui ispirazione mi viene dalle gigantesche tappezzerie medioevali dell’Apocalisse di Angers, che conosco e amo da molti anni, tessute per le grandi solennità della sua Cattedrale.
Ho scelto di prendere come temi principali alcune melodie sciamaniche di origine aborigena del Sud America, innestandole su una rievocazione di forme contrappuntistiche medioevali (motetus, conductus, organum) e sulla solmizzazione gregoriana. L’armonia sarà aspra e dissonante basata su incontri politonali di scale difettive, tipiche della musica aborigena. Dovendo dare un riferimento musicale immediato, citerei la Création du Monde e La mort d’un Tyran di Darius Milhaud o Laborintus II del suo allievo e mio maestro Luciano Berio.
Sarà la Banda dell’Esercito Italiano a schierare le sue forze con quarantacinque strumenti a fiato, come un gigantesco organo a canne, a cui si aggiungono quattro percussionisti (45 + 4 = 49 cioè il quadrato di 7) che evocheranno ritmi e rumori, sacri e profani.
Il coro di 28 elementi (7x 4 ) è anch’esso suddiviso, secondo il testo, in 24 Anziani e quattro Viventi (Aquila, Bue, Angelo e Leone) che costituiscono la corte in adorazione dell’Agnello.
Il coro sarà di volta in volta processionale, danzante, eco dei recitanti, rumoreggiante e tuonante,
mentre la purezza delle voci bianche si inserirà nei momenti angelici.
All’esecuzione parteciperà, in alcuni momenti anche come performer, lo scultore russo Yuri Kalenderev, autore di una serie di impressionanti sculture sonore a cui affido un ruolo importante nelle percussioni.
Le due voci recitanti si divideranno il testo, quella maschile nella parte più visionaria e quella femminile nella sconfitta di Satana (primo finale) e nella discesa della Gerusalemme Celeste (secondo finale). Prima di ognuna delle due parti, a guisa di prefazione e intermezzo, S.E. Mons. Ravasi a cui è dedicato il mio lavoro, commenterà personalmente il contenuto simbolico del testo di Giovanni.
Marcello Panni
Marcello Panni
Nato a Roma nel 1940, Marcello Panni compie gli studi di pianoforte, composizione e direzione d’orchestra nella sua città, diplomandosi al Conservatorio di Santa Cecilia. Si perfeziona in seguito nella composizione all’Accademia di Santa Cecilia con Goffredo Petrassi e in direzione d’orchestra nella classe di Manuel Rosenthal al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi.
Debutta come direttore nel 1969 alla Biennale di Venezia con un concerto dedicato a musiche di Petrassi. Da allora, Panni porta avanti le carriere parallele di compositore e di direttore d’orchestra.
Esordisce come compositore con lavori quali Prétexte per orchestra (Roma, 1964), Empedokles-Lied (da Hölderlin) per baritono e orchestra (Venezia, 1965), Arpège per arpa e percussioni (Parigi, 1967), D’Ailleurs per quartetto d’archi (Londra, 1967), Patience per coro e orchestra (New York, 1968).
Nel 1971 fonda l’Ensemble Teatro-musica. Con questa formazione compie tournées in tutta Europa, eseguendo e registrando opere di Schnebel, Cage, Pennisi, Berio, Bussotti, Clementi, Donatoni, Feldman, e rappresenta alla Piccola Scala di Milano Klangfarbenspiel, pantomima musicale in collaborazione con Piero Dorazio e Mario Ricci (1972), cui segue al Maggio Musicale Fiorentino La Partenza dell’Argonauta da Savinio, in collaborazione con Memè Perlini e Antonello Aglioti (1976).
Dalla fine degli anni ’70 è ospite regolare delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali, quali l’Opéra di Parigi, il Metropolitan di New York, il Bolshoj di Mosca, la Staatsoper di Vienna. Dirige la prima esecuzione assoluta di Neither di Morton Feldman all’Opera di Roma (1976), Cristallo di Rocca di Silvano Bussotti alla Scala di Milano (1983), Civil Wars di Philip Glass all’Opera di Roma (1984).
Dal 1980 al 1984 insegna composizione al Mills College di Oakland, California, titolare della prestigiosa Milhaud Chair.
Tra le sue composizioni più recenti: Trenodia, per viola e 11 archi (Roma, 1991), Missa Brevis, per coro di voci bianche, fiati e percussioni (Nizza, 2000), Sinfonietta per orchestra da camera (Milano, 2001), Calatafimi! per voce recitante e orchestra (Torino,2008).
Panni ha composto diverse opere liriche: Hanjo (1994) tratta da un No moderno di Yukio Mishima, con la regia di Bob Wilson, commissione del Maggio Musicale Fiorentino; Il Giudizio di Paride, libretto del compositore dai Dialoghi di Luciano di Samosata, scritta per l’Opera di Bonn (1996), The Banquet (Talking about Love), libretto di Kenneth Koch, commissione dell’Opera di Brema (1998), ripresa nel 2001-2002 a Roma, Genova e Firenze. Nell’aprile 2005 ha presentato al Teatro San Carlo di Napoli Garibaldi en Sicile, commissione del teatro napoletano, libretto di Kenneth Koch tratto da Les Garibaldiens di Alexandre Dumas padre.
Nel 1994, Marcello Panni è nominato direttore artistico dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano e quasi contemporaneamente, direttore musicale dell’Opera di Bonn. Nel settembre del 1997 assume la carica di direttore musicale dell’Opera e dell’Orchestra Filarmonica di Nizza. Dal 1999-2004 è direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana. Nell’autunno 2000 lascia l’Opera di Nizza per ricoprire il posto di consulente artistico al Teatro San Carlo di Napoli che mantiene per due stagioni. Nel 2003 è stato nominato Accademico di Santa Cecilia.
Dal 2007 ha ripreso la direzione artistica dell’Accademia Filarmonica Romana.
Marcello Panni ha inciso numerosi dischi di musica del nostro tempo e alcune opere tra le quali ricordiamo: Pergolesi, Il Flaminio con Daniela Dessì, Orchestra del San Carlo di Napoli, Donizetti, La Fille du Régiment, con Edita Gruberova, Orchestra della Radio di Monaco, Omaggio a Verdi, con Fabio Armiliato, Orchestra Filarmonica di Nizza, Rossini, Semiramide con Edita Gruberova, Bernadette Manca di Nissa, Diego Florez, Orchestra della Radio Austriaca.
Sonia Bergamasco
Sonia Bergamasco è nata a Milano dove si è diplomata in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi e in recitazione alla Scuola del Piccolo Teatro diretta da Giorgio Strehler. Ha debuttato in Arlecchino servitore di due padroni diretto da Giorgio Strehler. collaborato con Massimo Castri, Glauco Mauri, Theodoros Terzopoulos. E’ stata la "Fatina" dell´edizione teatrale e televisiva di Pinocchio, diretto e interpretato da Carmelo Bene.
Interprete e regista di Giorni in bianco, monologo tratto dal racconto "Il trentesimo anno" di Ingeborg Bachmann, debutta come autrice nello spettacolo-concerto Orfeo bambino. Ha realizzato, per l’edizione 2007 del Festival Internazionale di letteratura per ragazzi, lo spettacolo La voce viene da molto lontano, da un racconto di Antonio Skàrmeta. Nel 2008 ha creato e interpretato Croce e delizia, recital-concerto con video-proiezioni che la vede anche interprete delle musiche al pianoforte.
Si dedica anche al repertorio per voce recitante-cantante che va dal melologo romantico da concerto al repertorio per ensemble o orchestra del 1900 e contemporaneo. È Pia de Tolomei nell´opera da camera Pia? di Azio Corghi (Settimane Musicali di Siena ). Nel 2006 è Donna Elvira nella prima mondiale dell´opera Il Dissoluto assolto di Azio Corghi, su libretto di José Saramago (Teatro São Carlos di Lisbona e Teatro alla Scala, Milano). È interprete dell´opera per bambini Le due Regine con musica di Azio Corghi (incisione CD Ricordi). È Belisa nel Don Perlimplin di Bruno Maderna per La Biennale di Venezia. Interpreta Poudre d´Ophélia di Azio Corghi per il Teatro Lirico di Cagliari. Per Taormina Arte scrive e interpreta con Fabrizio Gifuni lo spettacolo musicale I kiss your hands, catalogo semiserio delle lettere mozartiane.
Nel cinema, dopo il cortometraggio D´estate di Silvio Soldini, è protagonista del film L´amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci. E´ tra gli interpreti di La meglio gioventù, diretto da Marco Tullio Giordana (Nastro d´argento 2004 come attrice protagonista), di De Gasperi con la regia di Liliana Cavani (per il quale riceve il Premio Flaiano 2005). Ancora con Liliana Cavani, nel 2007, è tra i protagonisti del film Einstein. E´ inoltre presente nei film Musikanten e Niente è come sembra con la regia di Franco Battiato, in Tutti pazzi per amore di Riccardo Milani e nel film Giulia non esce la sera con la regia di Giuseppe Piccioni.
Nel 1999 ha inciso Pierrot lunaire di Schönberg (ARTS) e nel 2005 Recitarsonando, antologia di melologhi per voce e pianoforte (RaiTrade).
Andrea Giordana
nasce a Roma il 27 marzo; la sua è una brillante carriera artistica che lo ha visto, protagonista di successo, cimentarsi sia in teatro che in televisione, nel comico, nella commedia sofisticata, nel drammatico e nel tragico. Tra i suoi ultimi lavori teatrali sono da ricordare: Bedbound di Enda Walsh, regia V. Malosti, A Number di C. Churchill per la regia V. Malosti, Zio Vanja di A. Checov, regia di S. Fantoni La lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini, regia di L. Pugelli, Giù dal Monte Morgan di Arthur Miller, regia di S. Fantoni e, nella scorsa stagione, l’Otello di Shakespeare per la regia di G. Sepe. Il suo prossimo impegno in teatro sarà in Ispettore in casa Birling di John Boynton Priestley sempre per la regia di Giancarlo Sepe.
Interprete in molti lavori cinematografici e televisivi (nel 1983 ha presentato inoltre il Festival di San Remo) annoveriamo di questi solo i più recenti: Avvocati, sei film per la regia di Giorgio Ferrara, Un figlio a metà, regia di Giorgio Capitani, Guerra e Pace con la regia di R. Dornhelm e Puccini (2009) per la regia di Giorgio Capitani nel ruolo di Giulio Ricordi. Sarà S.Ambrogio nel film dedicato a S.Agostino regia di C. Duguay di prossima programmazione su RAI1.
Tra i riconoscimenti attribuitigli sono da ricordare la Maschera d’Oro, la Maschera d’Argento, tre Biglietti d’Oro, il premio per la Migliore Interpretazione nella fiction Provincia Segreta per la regia di Francesco Massaro e il premio Flaiano. Nel 1976 ha partecipato al Festival dei 2Mondi con Simplicissimus per la regia di Aldo Trionfo con cui ha collaborato a lungo.
Banda dell´Esercito
Comandante: Col.a (c/a) Marco Mastrantonio
Maestro Direttore: Ten. Col. Fulvio Creux
Maestro Vice Direttore: Ten. Antonella Bona
Ogni esercito ha sempre avuto necessità, nel proprio ambito, di complessi musicali, che svolgessero una funzione sia di tipo prettamente militare (portare il passo, effettuare segnali, ecc...) che di tipo ricreativo (sollevare l´animo dei soldati); per questo motivo le bande costituite nei singoli reparti delle varie armi e specialità dell´Esercito sono sicuramente le più antiche tra le bande militari, perdendosi la loro origine con la storia stessa di questi reparti; nessuna di queste bande era però rappresentativa dell´intera Forza Armata, per cui nel 1964 fu fondata quella che è l´attuale Banda dell´Esercito. La sua struttura organizzativa prevede il Comando, attualmente alle dipendenze del Col.a(c/a) Marco Mastrantonio, che si occupa delle esigenze amministrative, logistiche ed organizzative e la Banda Musicale, attualmente diretta dal Maestro Ten. Col. Fulvio Creux, che è formata da esecutori diplomati al Conservatorio e reclutati attraverso selettivi concorsi nazionali. La Banda dell´Esercito ha avuto alla sua guida, nel passato, i Maestri Amieto Lacerenza, Francesco Sgritta (f.f.), Marino Bartoloni e Domenico Cavallo (f.f).
È attiva sia per servizi istituzionali di rappresentanza (Giuramenti, Cerimonie, Guardie d´Onore al Quirinale, ricevimento di Capi di Stato stranieri in visita ufficiale in Italia), sia in un´intensa attività concertistica, che Pha vista presente in in¬numerevoli città italiane, dove ha suonato nelle principali piazze, sale e teatri (ricordiamo tra questi il Massimo di Palermo, il Bellini di Catania, il Petruzzelli di Bari, il S. Carlo di Napoli, l´Opera di Roma, la Fenice di Venezia, il Regio di Torino e la Scala di Milano). Tra le sue presenze all´estero si ricordano quella del 1965 a Nancy (Francia) ed Arnhem (Olanda), quella del 1975 a Malta, Lussemburgo, Mons ( Belgio), Lubiana (Jugoslavia), quelle del 1991 a Salisburgo (Austria), del 1992 a Tarascon (Francia) ed ancora quelle del 2002 ad Alessandria d´Egitto, del 2003 a Berlino (Germania) e del 2004 a New York (USA).
Oltre a queste attività la Banda dell´Esercito compie un´ampia funzione educativa, effettuando presso il proprio Audito-rium "A. Lacerenza" concerti lezione per le scuole e collaborando con le classi di strumentazione e direzione di Conservatori ed Accademie. A questo proposito ha collaborato, nel 2002, 2003, 2004 2005 e 2008, ai Corsi di Perfezionamento dedicati alla musica per banda italiana tenuti dal M° Fulvio Creux per gli allievi di alcune Università americane e per la National Band Association; nel novembre 2003 ha effettuato un incontro di studio ospitando l´Orchestra di fiati del Conservatorio di Salerno e, nel marzo 2004, gli allievi del Conservatorio di Trento; identica iniziativa è stata realizzata nel 2006 per il Conservatorio di Roma.
Tra le attività artistiche più significative degli ultimi anni (ovvero quelle inserite nei cartelloni di importanti enti lirico -sinfonici ed associazioni musicali) ricordiamo le seguenti:
- "Celebrazioni Nazionali Verdiane" (Parma, Teatro Regio, 2001 e 2007);
- "Feste Musicali" (Bologna, 2001);
- "Festival Intemazionale delle Bande Militari" (Modena, presenza quasi ogni anno);
- "Concerto di Cala per i 90 anni di Cioncarlo Menotti" (Spoleto, 8 luglio 2001, con altri artisti tra cui Placido Domingo);
- "Spoleto Festival" (Spoleto, edizioni 1998, 1999, 2001, 2005 e concerto inaugurale del 2002);
- "Concorso internazionale II Flicorno d´oro" (Riva del Carda, Concerto di Gala 2005);
-"K Festival", (Roma, Parco della Musica di Roma, 2004 e 2005, per l´Accademia Nazionale di Santa Cecilia);
- "Settembre Musica" (Torino, Palazzo Reale, 2006);
- "Stagione sinfonica della GOG" (Genova, Teatro Carlo Felice, 2006);
-"Fondazione Festival Pucciniano" (Torre del Lago, 2008, in occasione della inaugurazione della stagione lirica);
- "Nuora Consonanza" (Roma, 2008).
Ha collaborato con solisti di fama internazionale quali Jacques Mauger e Steven Mead.
È il primo ed ancor unico complesso militare italiano ad aver avuto sul podio "direttori ospiti", quali Daniele Carnevali (docente al Conservatorio di Trento), Thomas Fraschillo (direttore delle bande dell´Università del Southern Mississippi), David Gregory (già Presidente della National Band Association degli USA) ed il compositore/direttore l´olandese Hardy Mertens. 11 suo repertorio spazia da quello celebrativo (marce, inni) a quello lirico sinfonico, con particolare predilezione per la musica originale per Banda, approfondita sia in pagine storiche che in brani dalla più viva attualità. A questo proposito è stato il primo complesso militare italiano ad eseguire in concerto (dal 2001) una pagina monumentale della letteratura originale per banda quale la "Grande Sinfonia funebre e trionfale" di Berlioz. Negli ultimi tempi è stata particolarmente attenta alla proposta di iniziative miranti alla miglior conoscenza dell´ Inno Nazionale Italiano, che ha registrato (con i Cori dell´Accademia Filarmonica Romana e della Basilica di San Pietro diretti da Pablo Colino) nella versione fedele alla partitura autografa di Novaro; questa versione è stata scelta ed inserita, tra i simboli della Repubblica, alla voce "Inno Nazionale" sul sito internet del Quirinale (www.quirinale.it). La Banda dell´Esercito ha al suo attivo la presenza a numerose trasmissioni radio - televisive ed un´intensa produzione discografica, recentemente ampliata con i CD contenenti le registrazioni live dei concerti tenuti nel 2001 e nel 2003 per il "Festival Intemazionale delle Bande Militari" di Modena, con i CD "Cinecittà", "Flumen" e "The Age of Mozart" realizzati per le Edizioni Scomegna, del CD "Bella Italia" (realizzato con la presenza come solista di Steven Mead per le Edizioni Bocchino di Londra), con il CD "Divagazioni musicali" edito dalle Edizioni Eufonia e, nel 2007, con un CD di musiche di Luigi Zaninelli registrato in una coproduzione con le Università americane del Southern Mississippi e dell´lllinois.
Coro Goffredo Petrassi
Il Coro Goffredo Petrassi, formazione da camera del Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, con la sua attività nella storica cornice della Chiesa Evangelica Battista di Via del Teatro Valle in Roma, costituisce, fin dal 1998, un progetto che si è andato definendo e caratterizzando nel tempo e i cui obiettivi sono la ricerca, lo studio, la realizzazione, in autonomia o in collaborazione con altre Associazioni, Istituzioni, Enti, Fondazioni a carattere locale o nazionale e con artisti di rilevanza nazionale e internazionale, di opere di autori di musica antica, del Novecento e contemporanea; la formazione di interpreti giovani e adulti; la promozione di risorse musicali territorio.
Questa attività ha costituito e continua a costituire un importante punto di riferimento per i musicisti e cantanti operanti a Roma che desiderano avvicinarsi o approfondire la conoscenza e la pratica vocale della musica da camera, costituendo così, per l’Associazione Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, un importante investimento in termini di risorse artistiche ed umane sul territorio.
Il Coro Petrassi è diventato anche un riferimento per gli Autori, le Organizzazioni, le Associazioni e gli Enti che intendono realizzare eventi musicali che richiedano peculiari capacità interpretative. Tutto ciò ha permesso al Coro Goffredo Petrassi di realizzare gli obiettivi del progetto che lo connota, cioè produrre autonomamente o partecipare a manifestazioni musicali sul territorio cittadino, regionale e italiano, di rilevanza nazionale ed internazionale, favorendo la diffusione di lavori musicali insoliti presso un pubblico non solo specializzato, grazie al carattere originale delle proposte musicali e alla scelta delle luoghi della storia e dell’arte del territorio e della nazione, ed allo stesso tempo impiegare risorse musicali del territorio o di collaborare con esse, e contribuire alla diffusione della musica tra i giovani attraverso un lavoro di formazione di giovani interpreti.
Tra le esibizioni del coro si ricordano: Petite Messe Solennelle di Rossini con i Maestri Canino e Ballista ai pianoforti; la prima esecuzione italiana dei Canti Sacri di Giacinto Scelsi; La Rappresentazione di Anima et di Corpo di Emilio de’ Cavalieri per il Festival di Pasqua nella Basilica di S.Paolo a Roma.
Nel 2004 Il sole e l’altre stelle di Domenico Guaccero per l’Istituzione Universitaria dei Concerti; Kyrie e Tre cori di Goffredo Petrassi, al Parco della Musica di Roma; Cinque Nonsense di Goffredo Petrassi nella stagione di concerti dell’Università di Tor Vergata; Cori Sacri di Goffredo Petrassi, Laudate Dominum di Marcello Panni per il convegno di studi Il Secolo di Petrassi a Latina; Messe un jour ordinaire di Bernard Cavanna per il festival di Nuova Consonanza 41°edizione.
Con Rosamunde di Franz Schubert, il Coro ha aperto la stagione concertistica 2005 dell’Orchestra di Roma e del Lazio al Parco della musica di Roma.
Nel corso del 2005 prende parte alle riprese del film Il caimano di Nanni Moretti.
Partecipa, con un programma di musica Americana (USA) del Novecento, al concerto di chiusura delle Notti Malatestiane, nell’ambito della Sagra Malatestiana di Rimini.
Ha collaborato, inoltre, con la Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica, realizzando una serie di concerti a cappella (musiche di Compositrici italiane e straniere contemporanee).
Nel 2006 partecipa alla stagione concertistica dell’Orchestra di Roma e del Lazio con Die Maurerfreuder Kantate K471 e Freimaurerkantate KV 623 di Wolfgang Amadeus Mozart, sotto la direzione di Lü Jia al Parco della musica di Roma.
Nel 2007 esegue il Messiah di G.F.Haendel nella stagione concertistica dell’Orchestra Roma Sinfonietta presso l’Auditorium della Facoltà di Lettere dell’Universita degli studi di Roma Tor Vergata e nella Stagione concertistica della Provincia di Roma nell’Auditorium della Conciliazione.
Nel 2008 esegue, in formazione femminile, A Ceremony of Carols di B.Britten e Vier Gesänge di J. Brahms; in ottetto il Romancero Gitano di M.Castelnuovo-Tedesco, per la stagione di concerti di Roma Sinfonietta presso l’Università di Tor Vergata.
Inaugura, inoltre, la manifestazione Divinamente Roma organizzata dall’ETI sotto la Direzione artistica di Pamela Villoresi, con un concerto diretto da Luis Bacalov nella Basilica dell’Ara Coeli di Roma.
Partecipa al concerto di Pasqua organizzato a Rieti dalla Fondazione Varrone.
Piccolo Coro Romano
Nasce nel 2000 all’interno delle attività dell’Associazione musicale “Alessandro Longo” diretta da Anna Bellantoni. Nel 2000 vince il bando del Comune di Roma, Assessorato politiche per l’Infanzia e per due anni rappresenta ufficialmente il Comune in numerose iniziative benefiche, concerti e spettacoli nella Capitale e in altre città. Il Coro ha collaborato con prestigiose Istituzioni Musicali ed importanti direttori d’orchestra. Tra le esecuzioni di rilievo ricordiamo: la Missa Brevis di Marcello Panni diretta dall’autore per il Festival di Nuova Consonanza; Il mistero del Corporale di Alberico Vitalini con l’Orchestra di Roma e del Lazio al Parco della Musica; Carmina Burana di Carl Orff con l’Orchestra Sinfonica di Roma al Teatro Sistina, nell’ambito della Stagione concertistica dell’Università di Tor Vergata e al Festival di San Leo; Tosca di Giacomo Puccini per la Fondazione Arts Academy, all’interno del Circuito Lirico del Lazio; Il sole e l’altre stelle di Domenico Guaccero per la IUC. Nel 2004 diventa “Coro di Voci bianche della Regione Lazio”, ed esegue, tra l’altro, Brundibar, opera in due atti per bambini (Terezin 1943) di Hans Krasa con l’Orchestra didattica Arts Academy sotto la direzione di Vincenzo Di Benedetto. Nel 2005 partecipa alla prima mondiale dell’Opera Ça Ira di Roger Waters, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Dal 2006 è Piccolo Coro Romano, parte integrante e risorsa interna dell’Associazione Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano; prende parte alle registrazioni per l’opera popolare di Riccardo Cocciante Giulietta e Romeo. Nel 2008 partecipa alle riprese del Film Disney production When in Rome. Dalla sua fondazione è stabilmente diretto da Stefano Cucci affiancato dal 2005 da Ornella Scocca, Maestro del coro, con la collaborazione musicale di Elisa Maiorano, consulente di tecnica vocale, e con Teodosio Bevilacqua al pianoforte.
Al di la del Suono
Sculture sonore di Yuri Kalendarev
Yuri Kalendarev, nato a San Pietroburgo, appartiene alla generazione degli artisti “non-conformisti”, i dissidenti degli anni ’70.
Dopo 30 anni di lavoro con granito, arte ambientale e light-projects, indaga ora il confine fra scultura e suono. Le sue sculture sono fatte in modo da produrre massicci impulsi sonore a basse, medie e alte frequenze, che generano un’ampia varietà di profondi suoni polifonici.
Forgiate con martello e fuoco da leghe di bronzo acustico, “The Sound Plates” di Yuri Kalendarev generano vasti spettri di frequenze sonore che permettono innumerevoli interazioni con l’essere interiore dell’ascoltatore.
Ridefinendo il concetto di scultura in puri termini sonori, Yuri Kalendarev estende la sua ricerca ed esplora un’esperienza aurale che va al di là del suono stesso, un’investigazione nello spazio dell’ “acustica pura”.
Prima esecuzione assoluta
Oratorio in sette quadri e due parti, con un prologo e un epilogo tratto dall’Apocalisse di Giovanni, su un progetto di S.E. Mons. Gianfranco Ravasi, per due voci recitanti, coro misto, coro di bambini, orchestra di strumenti a fiato e percussioni.
Libretto e musica di Marcello Panni
Direttore d’orchestra Marcello Panni
Commento S.E. Mons. Gianfranco Ravasi
Editioni musicali Rai Trade
Personaggi:
Giovanni voce recitante maschile
La Sposa Celeste
voce recitante femminile
I Quattro Viventi
4 voci recitanti dal coro
I Ventiquattro Anziani
coro misto a 4 voci
Gli Angeli coro di voci bianche
Voci recitanti
Andrea Giordana, Sonia Bergamasco
Banda dell’Esercito Italiano
Coro da Camera Goffredo Petrassi
Piccolo Coro Romano
Sculture sonore Yuri Kalendarev
Nuova produzione Spoleto52 Festival dei 2Mondi