ANOUK AIMEE LEGGE ALBERTO MORAVIA
A Moravia autore di tanti ritratti famosi di donne, piaceva scrivere in prima persona. Da La romana (1947) a La ciociara (1957) e a La donna Leopardo (1990) ha approfondito la psicologia femminile con amore, ironia, crudeltà, sensibilità. Prostitute, attrici, borghesi, popolane, intellettuali, giovanissime o mature: nessuna sfuggiva alla sua sottile penna.
Particolarmente negli ultimi vent′anni, Moravia ha scritto racconti che obbediscono a questo principio assoluto della prima persona femminile. Ne abbiamo scelto sei nei quali, tra il ′70 e il ′90, Moravia ha abbozzato queste vite di donne che conosceva meglio di tutti, con un′arte imparagonabile della vitalità, dell′umorismo, della delicatezza acerba. Abbiamo inserito tra queste vite inventate due ricordi veri di amori giovanili. Una francese che ha voluto sposare. E una parigina incrociata una sera di nebbia. Amore, menzogna, illusione, seduzione, tradimento, sogno svegliato, ansia della morte, gioia di vivere. Tanti temi che costituiscono un autoritratto inaspettato attraverso le donne.
Quel grande amico dei registi, quel sottile critico cinematografico doveva rinascere sul palcoscenico grazie a una mitica attrice francese di cinema, amica dell′Italia. Con la sua voce interiore, fragile, sensuale, insieme ironica e dolce, Anouk Aimée segue con naturalezza le confidenze e le provocazioni delle donne di Moravia. L′indimenticabile interprete della Dolce vita e di 8 ½ e di tanti altri film italiani non poteva fare a meno di appartenere un giorno al mondo moraviano.
Prologo
1. Parole di attrice.
2. Una giovane bionda con tante maglie.
3. Dritta.
4. Quella strana ragazza che recita Dostoevskij.
5. L′armadio.
7. Le parole e il corpo.
8. Sonnambula.
con Anouk Aimée
a cura di René de Ceccatty
pianoforte Andrea Del Bianco
produzione Les visiteurs du soir
Spettacolo in lingua francese con sopratitoli in italiano