Anteprima italiana
un film di BERNARD-HENRI LEVY
Dal luglio al dicembre 2015, Bernard-Henri Lévy, insieme con una troupe di cameramen, ha percorso i 1000 chilometri sul fronte che separa il Kurdistan iracheno dalle truppe di Daesh. Da questo viaggio è nato un reportage di immagini che offrono un punto di vista privilegiato su una guerra incompiuta, ma la cui posta in gioco è di importanza globale. Documentando così a stretto contatto la vita dei peshmerga, i combattenti curdi che mostrano una determinazione incrollabile nella lotta contro l’oscurantismo e il fondamentalismo jihadista, il film ci porta dalle altezze di Mosul al cuore dei Monti Sinjar passando per gli ultimi monasteri cristiani minacciati dalla distruzione. Dal racconto emergono straordinari personaggi, uomini e donne che lasciano il segno e che raramente si ha l’opportunità di incontrare.
Era la primavera del 2015.
Ho realizzato un reportage nel Kurdistan iracheno.
Ho fatto venire a Parigi sei degli ufficiali comandanti. La loro determinazione, il loro coraggio, il loro trovarsi in prima linea nella lotta mondiale contro Daesh, la loro solitudine… tutto questo mi ha colpito profondamente.
Appena arrivati, sono voluti andare al Bataclan e poi all’ Hypercacher a Porte de Vincennes, per un momento di raccoglimento.
Abbiamo trascorso ore a discutere sulle possibili strategie per contrastare questa minaccia terrorista in rapida espansione.
Ed è emersa l’idea che, sebbene Daesh sia una forza che può colpire ovunque, in qualsiasi momento e all’improvviso, sebbene questo nuovo nemico sia per lo più elusivo e invisibile, tuttavia c’è un posto in questo mondo dove ha le sue basi, i suoi cervelli, i suoi campi di addestramento e di comando, le sue retroguardie - e che là, può essere attaccato.
Questo luogo è lo "Stato islamico".
Proprio di fronte a me avevo dei "Peshmerga" (letteralmente: "coloro che vanno incontro alla morte") direttamente coinvolti nei combattimenti contro quegli assassini.
_È nata così l’idea di andare ad incontrare questi guerrieri leggendari, condividere, per quanto possibile, le loro speranze, i loro sogni, la loro vita quotidiana, la loro lotta; e per fare questo, era necessario impegnarsi a seguire la lunga prima linea, che da Sud a Nord, dal confine con l’Iran fino al confine con la Siria, corre per mille chilometri e li separa dai jihadisti; e sulla base di questo viaggio, realizzare un film… _
Bernard-Henri Levy
diretto da **Bernard-Henri Lévy **
con la collaborazione di Gilles Hertzog e Aziz Othman
prodotto da François Margolin
troupe cameramen Ala Hoshyar Tayyeb, Olivier Jacquin, Camille Lotteau
montaggio Camille Lotteau
suono Antoine Bailly, Jean-Daniel Bécache, Thomas Fourel
colonna sonora originale Nicolas Ker, Jean-Fabian Dijoud, Henri Graetz
un ringraziamento particolare a Nechirvan Bargain, Safeen Dizayee, Hoshmand Othman
con la collaborazione del Generale di Brigata Hazhar O. Ismaïl
e di Sliva Cegerxwin
con i Peshmerga Araz Abdulkhadr, Bakhtiyar Muhammad, Ameed Bahram, Mike Barzani, Sirwan Barzani, Ahmed Gardi, Maghdid Harki, Sheikh Jafar, Kemal Kirkuki, Sabah Zangana, General Harass, Shwan Muhammad Gharib, Hussein Yazdanpanah
e con Timothy Mosa Alshamany, Jacques Bérès, Baba Cawis, Saïd Gabari, Helly Luv, Heero Muhaimedeen, Michaeel Najeeb
una produzione MARGO CINEMA
con il supporto del KRG (Kurdistan Regional Government)
coprodotto con ARTE FRANCE CINEMA
in collaborazione con CANAL PLUS e ARTE FRANCE
international sales ORANGE STUDIO
è un filosofo francese e uno degli scrittori più stimati e più letti in Europa. È autore di oltre 30 libri, tra cui opere di filosofia, narrativa, e biografie. _American Vertigo: Traveling America in the Footsteps of Tocqueville _è stato "New York Times bestseller" nel 2006. Sono seguiti i libri in lingua inglese Left in Dark Times: A Stand Against the New Barbarism nel 2008 e, con Michel Houellebecq, _Public Enemies: Dueling Writers Take on Each Other and the World _nel 2011. Pubblicato nel 2013, Les Aventures de la Verité - Peinture et philosophie, ha esplorato l’interazione storica fra filosofia e arte. Il libro è stato scritto in occasione della mostra omonima che Lévy ha curato per la Fondation Maeght a Saint Paul de Vence nel 2013. Il suo spettacolo, Hotel Europe, che ha debuttato a Sarajevo il 27 giugno 2014, presentato al 58° Festival dei Due Mondi, ha rappresentato un grido di allarme sulla crisi che il progetto europeo sta fronteggiando e il sogno che lo sottende.