ALESSANDRO BARICCO legge
NOVECENTO
presentato da TheCatcher
Era da un po’ che covavo questa idea di provare, una volta, a leggere io, nei teatri, Novecento. Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei. Così ho messo in piedi questa produzione, immaginando uno spettacolo elegante, leggero, essenziale ed emozionante. Ho chiesto a Nicola Tescari di farmi delle musiche originali, da usare registrate, non live. E poi con Tommaso Arosio e Eleonora De Leo ho cercato un´impaginazione – non proprio una scenografia e una regia, ma un’impaginazione giusta per quello che volevo fare: leggere. Non recitare, non spiegare, non diventare un personaggio. Leggere un testo, quel mio testo. Sono sicuro che lo farò ogni sera diverso, perché non sono un attore e non riesco a immaginare di salire su un palcoscenico a fare una cosa che so già come finirà. Quindi probabilmente ogni volta ci sarà un colore diverso, una durata diversa, una felicità diversa. L’unica cosa che ho deciso è che ci sarà un intervallo. E che in linea di massima lo farò al chiuso, niente piazze o teatri all’aperto: il reading è un animale fragile, che ha bisogno di raccoglimento. Un paio di anni e poi mi fermo. Una dozzina di date all’anno. Non di più. Così magari riesco a farle tutte indimenticabili. Quanto meno per me.
Alessandro Baricco
made by **Alessandro Baricco, Tommaso Arosio, Eleonora De Leo, Nicola Tescari **
production design Marco Quartana
producer Arianna Bertolo
sales **Elastica **
TheCatcher´s Man Alessandro Mari
native Scuola Holden
partnered by** Feltrinelli Editore**
Nata a Torino, si forma all’Accademia di Belle arti di Brera in Scenografa Teatrale. Dal 2012 ha lavorato in diversi teatri, tra cui: Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Massimo Palermo, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Torino, Teatro Carlo Felice. Nel 2013 comincia la sua collaborazione con Francesco Micheli lavorando a La Semiramide di Haendel, al Theatre an der Wien presso Kammeroper. Dal 2014 lavora come assistente alle scene di Federica Parolini, affiancandola in diverse produzioni: Candide (2015, regia F. Micheli), Norma, (2016, regia di U.Giacomazzi/L.Di Gangi), C_ome vi piace_ (2016, regia Leo Muscato), Trilogia Popolare (2018, regia F. Micheli). Affianca lo scenografo Nicolas Bovey ne Il Barbiere di Siviglia (2016, regia F. Micheli) alla Greek National Opera, spettacolo co-prodotto dal Teatro Comunale di Bologna. Nel 2017 comincia la collaborazione con il duo Ricci/Forte seguendo in qualità di assistente alla scene la Turandot per la regia di Stefano Ricci; lo spettacolo, vincitore del premio F. Abbiati per la migliore regia, è andato in scena al Macerata Opera Festival ed è co-prodotto con il Teatro Nazionale di Zagabria. Le scene sono firmate da Nicolas Bovey. In ottobre 2017 collabora con Alessandro Baricco per il reading/spettacolo Pacific Palisades, all´interno del Romaeuropa Festival. Parallelamente all´attività teatrale, lavora come assistente alle scene per due lungometraggi: Press-Storie di False Verità regia P. Bertino A. Isetta (2015), e _The Repairman _regia di Paolo Mitton (2013). Nel 2017 firma il suo primo lungometraggio, Blood Bags per la regia di Emiliano Ranzani e la fotografa di Alessandro Mattiolo, una produzione Grey Ladder.
Alessandro Baricco è uno tra i più versatili scrittori contemporanei in Italia. Conosciuto per i suoi romanzi bestseller Castelli di rabbia (Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger nel 1991), Oceano Mare (Premio Viareggio nel 1993) e Seta (1996, tradotto in 16 lingue), Baricco ha avuto una prolifica carriera anche come conduttore televisivo di programmi culturali, come drammaturgo e saggista. Il suo quarto saggio I Barbari (2006) ha affrontato il rapporto tra la scrittura e la rivoluzione culturale digitale. Nel suo ultimo libro The Game (2018), Baricco è tornato su questo tema allargando la riflessione all'impatto della rivoluzione digitale sul pensiero umanistico e sulla cultura in generale. Il libro rappresenta la prefazione intellettuale ai principi che Baricco ha applicato al programma Academy della Scuola Holden da lui fondata nel 1994 a Torino.