La sostanza agitata
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò, Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero, Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Al piano terra, sarà allestita una mostra collettiva che comprende le proposte di alcuni dei più interessanti profili emergenti dell'arte contemporanea attivi in Italia. La sostanza agitata, questo il titolo dell’esposizione a cura di Saverio Verini, presenta le opere di undici artisti under 35: una mostra di forte impianto generazionale, che possa dare conto della varietà e della vitalità della ricerca artistica nel nostro paese. Oltre al taglio anagrafico, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – è di chiara derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962). Gli artisti invitati sono: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989).
La sostanza agitata vuole caratterizzarsi come un cantiere di proposte – alcune delle quali inedite e realizzate dagli artisti sul posto –, un laboratorio aperto a diversi sguardi: a ogni artista è affidata una stanza, offrendo così al visitatore l’opportunità di immergersi nelle singole poetiche, tra materiali organici e industriali, verticalità e orizzontalità, movimento e staticità, opere formate da pezzi unici e altre che tendono a una disseminazione se non a una vera e propria moltiplicazione.
INAUGURAZIONE
sabato 24 giugno ore 11:00