Je t’aime de deux amours
Râbi’a Al Adawiya, nata in Iraq attorno al 713, quindi meno di un secolo dopo la morte del Profeta, ha trascorso la sua vita a Bassora, dove ha vissuto ritirata dal mondo e dove è morta nell’801 a più di 80 anni. Figura di spicco del misticismo musulmano, è considerata tra le più importanti voci della poesia Sufi.Cortigiana esperta, prostituta, danzatrice e suonatrice di ney, liberata dalla schiavitù abbandona ogni cosa per consacrarsi all’amore di Dio. Le sue brevi poesie che esaltano l’amore di Dio, sconvolgono i principi e le abitudini della religiosità della sua epoca molto prima di quelle di un altro importante mistico - Hallâj - nato 50 anni dopo la sua morte.Ispirandosi al materiale melodico proprio del repertorio dell’indimenticabile cantante egiziana Oum Kalsoum, Kudsi Ergunercrea una partitura musicale per ney, percussioni, oud e kanoun, mentre i testi poetici di Râbi’a Al Adawiya sono affidati all’eccezionale voce della giovane cantante siriana Waed Bouhassoun.Kudsi Erguner è considerato il miglior suonatore di flauto ney ed è noto per aver collaborato, tra gli altri, con Peter Gabriel, Martin Scorsese, Maurice Bejart ma determinante è stato il suo lavoro musicale con Peter Brook nel Mahabharata
prima italiana
creazione musicale su testi poetici di Râbi’a Al Adawiya
Kudsi Erguner direzione musicale, flauto ney
Waed Bouhassoun canto, ‘oud
Bruno Caillat percussioni, tamburo dâf
Yunus Balcioglu canto, salmodia
Ghassan Ammouri kanounproduzione
Maison des Cultures du Mondein collaborazione con
Change Performing Arts