DON GIOVANNI
MOZART
La 60a edizione del Festival di Spoleto inaugura con il Don Giovanni di Mozart che va così a concludere il progetto artistico triennale della trilogia di Mozart/Da Ponte, realizzato grazie alla collaborazione con il Ravenna Festival, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Teatro Coccia di Novara.
_Don Giovanni - ossia Il dissoluto punito _è la seconda delle tre opere italiane che il compositore austriaco scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte, il quale attinse a numerose fonti letterarie dell’epoca. Essa precede _Così fan Tutte _e segue Le nozze di Figaro e venne composta tra il marzo e l’ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni. Questo "dramma giocoso in due atti", nel quale Mozart ha coniugato in modo sublime drammaticità e comicità, musica e parola, realismo e invenzione, andò in scena per la prima volta al Teatro nazionale di Praga nell’autunno del 1787, dove fu "accolto con il più vivo entusiasmo" (come scrisse lo stesso Mozart all’amico von Jacquin) e da allora godette del privilegio di una vita scenica praticamente ininterrotta, essendo considerato durante tutto l’Ottocento l’opera per antonomasia e rappresentando di fatto una tappa obbligata nel repertorio dei più grandi interpreti e direttori del Novecento.
libretto** Lorenzo Da Ponte**
dramma giocoso in due atti
_editore proprietario Bärenreiter-Verlag, Kassel _
rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
prima rappresentazione Praga, Nostitz -Theater, 29 ottobre 1787
direttore James Conlon
regia e ideazione luci Giorgio Ferrara
drammaturgia Giorgio Ferrara, René de Ceccatty
scenografia Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
costumi Maurizio Galante
disegno luci Fiammetta Baldiserri
aiuto regista Patrizia Frini
Don Giovanni Dimitris Tiliakos
Il commendatore Antonio Di Matteo
Donna Anna Lucia Cesaroni
Don Ottavio Brian Michael Moore
Donna Elvira Davinia Rodriguez
Leporello** Andrea Concetti**
Zerlina Arianna Vendittelli
Masetto Daniel Giulianini
maestro al clavicembalo** Daniela Pellegrino**
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
_si ringrazia Carla Delfrate per la collaborazione alla preparazione dell’Orchestra Cherubini _
complessi di palcoscenico
Orchestra Sinfonica Nazionale Conservatori Italiani
International Opera Choir
maestro del coro Gea Garatti
progetto artistico** Festival di Spoleto**
prodotto da Fondazione Teatro Coccia
in collaborazione con Festival di Spoleto 60
Cartagena Festival Internacional de Música
direttore allestimenti scenici** Ottorino Neri**
coordinamento produzione** Maya Dobromirova Dimova**
direttore di scena Fabrizio Pisaneschi
assistente ai costumi Marta Rinaldi
maestro di sala Eugenio Krizanovski
direttore musicale di palcoscenico Azzurra Steri
maestro di palcoscenico Meri Piersanti
maestro alle luci** Carmine Diodoro**
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**Simone Manzotti nel ruolo di Kierkeegard **
**Francesco Gentileschi nel ruolo della Morte **
becchini Luca Bray, Sebastian Cao, Francesco Mariani, Carlo Trampetti, Alessandro Canessa, Paolo Tagliavento
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coordinamento direzione tecnica Daniele Di Battista
segreteria tecnica generale Silvia Preda
assistente Valeria Rossi
responsabile luci Graziano Albertella
responsabile settore macchinisti** Paolo Zappelli**
capo macchinisti Michele Colella e Massimiliano Marotta
macchinisti** Andrea Becchetti , Leonardo Bellini, Enrico Calabresi, Alessio Lodovichetti, Fabio Pibiri**
operatore console luci moving light** Stefano De Vito Malin**
capo elettricista Simone De Angelis
elettricista** Gianluca Lancia**
fonico Andrea Bisaccioni
capo attrezzista** Patrizia Valentini**
attrezzista Eleonora Briguori, Edoardo Marcolini
responsabile sartoria** Chiara Crisolini Malatesta**
sarte** Marian Osman Mohamed , Serenella Orti, Francesca Persichini, Giuliana Rossi**
costumi** Farani Sartoria Teatrale**
calzature **Pompei 2000 Roma **
responsabile trucco e acconciature** Roberto Maria Paglialunga**
elementi di attrezzeria E. Rancati s.r.l
si ringrazia Cinemateriale di Massimo Latour
elementi scenografici
MEKANE srl Roma
Laboratorio di scenotecnica e pittura del Festival dei Due Mondi di Spoleto
responsabile scenografia Claudio Balducci
pittori realizzatori** Moreno Bizzarri, Cristina Ducci**
servizio audio** Opera26 Group**
luci Luce è S.r.l. Firenze
sopratitoli a cura di** Prescott Studio, Firenze**
strutture e servizi per spettacolo** Atmo Divisione Gioform srl**
pianoforti Angelo Fabbrini
accordatore** Luigi Fusco**
regolazione luci E.T.C. Italia www.etcconnect.com
trasporti S.I.C.A.F Spoleto
JAMES CONLON | Il direttore d’orchestra James Conlon ha assunto la carica di Direttore principale dell’OSN Rai dall’ottobre 2016. È Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles dal 2006. È stato Direttore musicale del Ravinia Festival, sede estiva della Chicago Symphony Orchestra (2005-2015), Direttore principale dell’Opéra de Paris (1995-2004), Direttore generale musicale della Città di Colonia - dove era a capo della Gürzenich-Orchester e dell’Opera di Colonia (1989-2002) - Direttore musicale della Filarmonica di Rotterdam (1983-1991) e del Cincinnati May Festival (1979-2016), il più antico Festival corale degli Stati Uniti. Dal suo debutto, avvenuto nel 1976, ha diretto più di 280 recite al Metropolitan di New York, tra cui la più recente, nel 2014, Lady Macbeth del distretto di Mtsensk di Šostakovič. Ha diretto alla Scala di Milano, Staatsoper di Vienna, Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Lyric Opera di Chicago, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma (nell’estate 2015 vi ha interpretato La dama di Picche di Čajkovskij), Teatro Real di Madrid e ROH di Londra. All’Opera di Los Angeles, dopo la sua nomina, ha diretto 52 produzioni e 335 recite, tra le quali si segnala la prima esecuzione in quella città del _Ring des Nibelungen _nel 2010. Si è dedicato a riscoprire i lavori di compositori oscurati dal regime nazista. Ha insegnato nelle scuole della New World Symphony, Ravinia Festival, Aspen Music Festival, Tanglewood Music Center e alla Juilliard School di New York. Ha inciso per Emi, Sony Classical, Erato, Capriccio, Telarc e Decca. Ha vinto 4 Grammy Awards. Nel 2002 è stato insignito, per mano dell’allora Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac, della Légion d’Honneur. Tra i futuri impegni, oltre quelli stabili con l’Opera di Los Angeles e l’Orchestra Sinfonica della RAI, con la quale partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive, si citano: Falstaff alla Staatsoper di Vienna, Macbeth con Placido Domingo al Teatro Real di Madrid, Billy Budd all’Opera di Roma, Der Fliegender Holländer in forma di Concerto con l’Orchestra Rai di Torino, e concerti con Orchesta Nacional de Espagne, Orchestre de Paris, le Orchestre filarmoniche di Rotterdam e Los Angeles e l’Orchestra sinfonica di Cincinnati. Ha diretto il Concerto di Capodanno 2016 alla Fenice di Venezia, trasmesso in diretta su Rai Uno. Il Don Giovanni è il terzo titolo della trilogia Mozart/Da Ponte che esegue al Festival di Spoleto nell’ambito di un progetto triennale.
Nato a Roma, ha seguito il corso di laurea in Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza e il corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica "Silvio d’Amico". È stato aiuto-regista di Luca Ronconi e di Luchino Visconti, con i quali ha intensamente collaborato. Per la RAI ha diretto il film_ L’uomo che ho ucciso_ dal romanzo 1912+1 di Leonardo Sciascia, sceneggiatura di Domenico Rafele, Pierre Dumayet e la serie Avvocati di Giancarlo de Cataldo. Per il cinema ha diretto: Un cuore semplice, sceneggiatura di Cesare Zavattini dal racconto di Gustave Flaubert, premiato con il David di Donatello, il Premio Rizzoli, il Premio Saint Vincent e il Nastro d’argento; Caccia alla Vedova, sceneggiatura di Enrico Medioli dalla Vedova scaltra di Goldoni; Tosca e altre due dalla omonima commedia di Franca Valeri, sceneggiatura di Enrico Medioli. Per il teatro ha messo in scena spettacoli di autori classici e contemporanei come Pirandello, Strindberg, Goldoni, Carlo Bernari, Francesca Sanvitale, Enzo Siciliano, Franca Valeri, Cesare Musatti, Natalia Ginzburg e Corrado Augias. Per il Teatro dell’Opera di Roma ha messo in scena Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Per il Festival dei Due Mondi di Spoleto ha messo in scena: _Gogo no eiko _di Hanz Werner Henze; _Amelia al ballo _di Gian Carlo Menotti; Il giro di vite di Benjanim Britten; The Piano Upstairs di John Weidman; _Così fan tutte, Le nozze di Figaro _e Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart; _Minotauro _di Silvia Colasanti. Come attore ha partecipato a: Misura per misura e _Riccardo III _di Shakespeare, regia di Luca Ronconi; Nina di André Roussin, regia di Bernard Murat; Alcool scritto e diretto da Adriana Asti; La Maria Brasca di Testori, regia di Andrée Ruth Shammah; L’inserzione di Natalia Ginzburg, regia di Giorgio Ferrara; _Le sedie _di Jonesco, regia di Tullio Pericoli; Danza macabra di August Strindberg, regia di Luca Ronconi. È stato Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e Presidente del Forum des Instituts Culturels Etrangers à Paris. Dal 2008 al 2012 è stato Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui ricopre oggi il ruolo di Direttore Artistico.
Nato a Tunisi nel ‘52, René de Ceccatty vive a Parigi; ha pubblicato una ventina di romanzi (tra cui La Sentinelle du rêve, L’Or et la poussière, l’Accompagnement, Aimer, L’Hôte invisible, Un renoncement, Objet d’amour, Enfance, dernier chapitre, Mes années japonaises).
Ha tradotto molti autori italiani (Petrarca, Dante, Leopardi, Casanova, Saba, Moravia, Pasolini, Bonaviri, Penna, Naldini) e giapponesi (in collaborazione con Ryôji Nakamura: Ôé, Abé, Sôseki, Tanizaki, Mishima). Ha vinto il Premio Mondello 2008 per le sue traduzioni di Moravia, il premio Elsa Morante 2018 per la sua biografia della scrittrice e il premio Dante-Ravenna 2018 per la sua traduzione della Divina Commedia. Ha scritto le biografie di Pasolini, Maria Callas, Sibilla Aleramo, Moravia, Elsa Morante. Cinque dei suoi libri sono stati tradotti in italiano finora: La stella rubino (Costa e Nolan), Sibilla Aleramo (Mondadori), La parola amore (Archinto), Alberto Moravia (Bompiani), _Amicizia e passione _(Archinto). Scrive anche molto per il teatro. Ha lavorato con Claudia Cardinale, Isabelle Adjani, Anouk Aimée e Adriana Asti che gli ha confidato i suoi ricordi (Ricordare e dimenticare Portaparole 2016) portati in scena da Andrée-Ruth Shammah in _Memorie di Adriana _al 60° Festival di Spoleto. Lavora spesso con il regista argentino Alfredo Arias. Le loro commedie sono state allestite in Italia (Pene di cuore di una gatta francese, Concha Bonita, Pallido oggetto del desiderio, Madame Pink). La sua collaborazione con Giorgio Ferrara è cominciata dodici anni fa a Parigi con Solus ad solam, seguito da Il cielo e il sangue, Alberto e Moravia, Zaide. A Spoleto è venuto varie volte a presentare spettacoli, tra i quali Anouk Aimée legge Moravia. Sempre per il Festival di Spoleto, nel 2017 ha collaborato con Giorgio Ferrara alla drammaturgia della nuova produzione dell’opera _Don Giovanni _di Mozart, nel 2018, alla stesura del libretto dell’opera _Minotauro _di Silvia Colasanti. Ha scritto le parole addizionali per una versione aumentata inedita di Fra Diavolo di Auber creata in seguito in prima mondiale al Teatro dell’Opera di Roma nell´ottobre 2017. Nel 2019, quale drammaturgo, ha collaborato a due nuove produzioni del Festival di Spoleto: Proserpine di Silvia Colasanti su un poema di Mary Shelley, con la regia di Giorgio Ferrara e _La ballata della serva Zerlina _di Hermann Broch con Adriana Asti e la regia di Lucinda Childs.