DELITTO E DOVERE
DELITTO E DOVERE
Nelle caligini londinesi - in una farsesca quanto reale società - il beffardo destino fa del delitto un illogico dovere, detonando gli eventi verso l’insana ricerca del più idoneo candidato cadavere.
In Lord Arthur Savile’s Crime, Oscar Wilde offre una visione satirica, ironica, caricaturale, abissale, non solo dei personaggi ma anche dei costumi e della società. Inoltre, Delitto e dovere trae spunto dal De Profundis, l’opera più intimistica di Wilde, scritta in carcere, ove fu rinchiuso per ipocrisia morale d’epoca.
Siamo nella Londra d’età vittoriana: bevande alcoliche, prostitute quali merci umane, povertà, lavoro minorile. È l’epoca della seconda rivoluzione industriale e scientifica (elettricità, prodotti chimici, petrolio) ma, dato che gli opposti fioriscono sempre contemporaneamente, anche dell’antitetico paranormale: ipnosi, sedute medianiche, freak shows, chiromanzia. Proprio su quest’ultima si basa la vicenda. Un ricevimento, voci stridenti, discorsi affabili. Dopo le 23 l’ambiente si scalda e Lady Windermere, padrona di casa, chiede al chiromante Podgers di leggere la mano agli astanti. Giunti al giovane Arthur Savile, l’indovino resta sconvolto per quanto vede...
Le scene sono principalmente svolte in interni (stanze, farmacia, hotel) e quando in esterni (vicoli, argini del Tamigi), sono claustrofobiche, con grigi fumi industriali, nebbia, oscurità.
Un intero universo incentrato sull’esaltazione del kitsch - bomboniere, tazzine, ventagli, confetti e chincaglierie - simboli, insieme alla morbosa attrazione verso l’occulto e la superstizione, della superficialità dei modi di vivere borghesi e aristocratici vittoriani. La stessa superficialità che oggi ritroviamo nell’abuso di dispositivi tecnologici portatili, nel kitsch degli ‘oggetti’ virtuali, nelle false notizie, nelle indignazioni che ‘ripuliscono’ la coscienza, nell’immobilismo che spesso cade nel voyeurismo dell’orrore.
Sette cantanti, alcuni dei quali con ruolo multiplo, si giostrano i personaggi e vengono accompagnati in scena da mimi e comparse. Le bande musicali d’epoca vittoriana suggeriscono l’organico cameristico dell’opera. A commento dei quadri, una voce recitante incarna quella di Oscar Wilde.
liberamente tratto da
_Lord Arthur Savile’s crime - A study of Duty _
di Oscar Wilde
opera lirica in un atto
musica e libretto di Alberto E. Colla
regia Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi
scene e luci** Angelo Linzalata**
costumi Nicoletta Ceccolini
disegni Akos Barat
Orchestra Talenti Musicali
maestro concertatore** Giovanni Di Stefano**
assistente del direttore d’orchestra Marco Alibrando
la replica di domenica 9 luglio ore 15.00 sarà diretta da Marco Alibrando
Lord Arthur Saville
Marco Bussi/Michele Patti*
Sybil Merton
Laura Baudelet/Mariia Komarova*
Lady Gladys Windermere
Carlotta Vichi/Julija Samsonova-Khayet*
Lady Clementine Beauchamp
**Tania Pacilio **
Lady Marvel
Rachel O’Brien
Duchessa di Paisley e Jane Peccy
Vittoriana De Amicis/Morgane Bertrand*
Signor Septimius e Il proprietario dell’Albergo
Didier Pieri/Pasquale Scircoli*
Herr Winckelkopf e Sir Thomas
Davide Procaccini/Gabriele Bolletta*
Alessandro Tedeschi
nel ruolo di Oscar Wilde
*recite dell’8 luglio ore 15 e del 9 luglio ore 18
** **
nuova produzione Fondazione Teatro Coccia di Novara
orchestrali
Tommaso Belli
Amanda Coggiola
Daniele Cravero
Nicolas Di Saverio
Nicola Dho
Vincenzo Ferrante Bannera
Fabio Freisa
Alessandro Grimaldi
Adriano Marchelli
Ruggero Mastrolorenzi
Davide Mosca
Flavio Nazzareno Pannacci
Gabriele Puglisi
Valerio Quaranta
Gabriele Randazzo
Isabella Stabio
Ferdinando Vietti
Rebecca Viora
_figuranti _
Virginia Campanella
Alessio Cioni
Fabio Crivellari
Elena Sala
(allievi Scuola del Teatro Musicale)
e Alessio Ferrara
responsabile di produzione Silvana Sateriale
aiuto scenografo Elisabetta Scotti
assistente costumista **Sara Gomarasca **
direttore tecnico **Helenio Talato **
responsabile di produzione Silvana Sateriale
macchinista costruttore Alessio Onida
datore luci **Ivan Pastrovicchio **
macchinista Lorenzo Saletta
attrezzista Alessandro Raimondi
datore video Luca Pascale
sarta Silvia Lumes
assistente sarta Elisa Ascione
trucco e parrucco Rosalia Visaggio
assistente trucco e parrucco Viola Fioravanti
Compositore e teorico musicale, studia con Carlo Mosso presso il Conservatorio di Alessandria e si perfeziona con Azio Corghi all’Accademia Internazionale Santa Cecilia di Roma. Autore di oltre 120 composizioni, tra il 1996 e il 2015 vince tredici primi premi a Concorsi di Composizione Internazionali. Colla predilige la realizzazione di ampi lavori sinfonici, interpretati da alcune tra le più celebri orchestre: Chicago, Los Angeles, Saint Louis, Albany, Maggio Musicale Fiorentino, Mozarteum, Bayerischen Rundfunks, RAI, Santa Cecilia... Nel 2002 l’opera lirica Il processo viene messa in scena dal Teatro alla Scala e ITeatri di Reggio Emilia; ripresa nel 2004, in tedesco, dal Teatro di Kiel. Luciano Berio gli commissiona un brano per coro e grande orchestra per l’inaugurazione dell’Auditorium di Renzo Piano a Roma. Nel 2006 la CEI gli commissiona un oratorio, eseguito dai complessi dell’Arena di Verona, per voce, cinque solisti, tre cori, grande orchestra e luci armoniche. Nominato compositeur associé dell’Orchestre National d’Île de France di Parigi dal 2012 al 2014, compone la _Symphonie des Prodiges _diretta da Enrique Mazzola alla Salle Pleyel nel 2013. Nel 2015 vince il Barlow Prize della Brigham Young University in Utah e riceve la commissione per la Ode by the Earth (Symphony N.4), che verrà eseguita dalla San Antonio, Utah e Beijing Symphony. Nel 2016 scrive la _Symphony N. 5 (L’inquietudine di essere umani) _e, su commissione del Festival MiTo, orchestra l’_op. 118 n. 2 _di Brahms. Edito da Casa Ricordi, è docente di ruolo in Composizione presso il Conservatorio di Sassari.
Si diploma in pianoforte principale al Conservatorio G. Donizetti di Bergamo e si laurea in Giurisprudenza presso l’Università statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche. Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come Direttore Artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico. Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione Artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di Responsabile dell’attività quotidiana del Teatro. In quegli anni ha l’opportunità di seguire le prove degli allestimenti operistici, dei balletti e dei Concerti sinfonici, affiancando quotidianamente i grandi maestri e i registi che in quegli anni hanno operato nel Teatro. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico presso la Fondazione Arena di Verona e dal novembre dello stesso anno è stato nominato Direttore Artistico del canale televisivo Classica HD, in onda sulla piattaforma televisiva di Sky. Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di _Manon Lescaut _di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).
È amministratore delegato e direttore di Classica Italia, società facente parte del Network internazionale Classica Germania, che gestisce il canale tv Classica HD in onda sulla piattaforma Sky. Nel 2008 con i soci di Skira ha lanciato Skira-Classica, società concessionaria del Teatro alla Scala. Dal 2003 è direttore della Fondazione intitolata all’architetto Piero Portaluppi. Nel 2015 ha curato il recupero della Vigna di Leonardo da Vinci e l’apertura al pubblico della Casa degli Atellani. Come produttore cinematografico ha recentemente realizzato due docufilm, distribuiti nei cinema di tutto il mondo: "Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie" e "Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano" e un film dedicato a Roberto Bolle "Roberto Bolle. L’arte della danza" e uno dedicato all’architetto Piero Portaluppi "l’Amatore". Attualmente in produzione è "Max & Maestro", una serie di cartoni animati, con la partecipazione straordinaria di Daniel Barenboim. La serie è coprodotta da RAI, France Télévision e HR, una delle stazioni regionali della tv tedesca. Dal sodalizio artistico con Paolo Gavazzeni hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).