CONCERTO FINALE
Antonio Pappano e Stefano Bollani con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sono i protagonisti del Concerto finale. Un programma vario e originale nell’impaginazione: dalle sonorità dense e talora travolgenti del poema sinfonico Pelleas und Melisande (1903) di Arnold Schönberg allo scintillante ma al tempo stesso struggente valzer Gold und Silber Waltz (1902) di Franz Lehár, per approdare all’esplosiva e impervia partitura di Rhapsody in Blue (1924) di George Gershwin.
Sembrerà azzardato, a tutta prima, l’accostamento tra due figure di musicisti così distanti: Schönberg l’inventore della musica dodecafonica e quindi padre putativo della musica moderna tout-court e Gershwin il brillante autore di musical e della jazzistica Rhapsody in Blue. Invece i due, dopo l’arrivo di Schönberg negli Usa, avvenuto nel 1933, diventano amici intimi, si frequentano e non mancano di tributarsi reciproci omaggi. Esiste un breve filmato, come anche un ritratto ad olio, realizzato dallo stesso Gershwin e dedicato a Schönberg ripreso in varie attività quotidiane; mentre Schönberg non manca di redigere un appassionato tributo al giovane compositore americano in occasione della sua prematura scomparsa. È una difesa di Gershwin tratteggiato come musicista "serio" laddove, in questa qualità, Schönberg ravvisa la naturale capacità del collega americano nel creare qualcosa di assolutamente nuovo e compiuto, espressivo, originale: "Non parlo in quanto teorico della musica, e neppure come un critico e quindi non sono obbligato a dire se la storia vorrà considerare Gershwin una sorta di Johann Strauss o Debussy, Offenbach o Brahms, Lehár o Puccini. Ma so che è un artista e un compositore: che ha espresso idee musicali e queste sono nuove così come è nuovo il modo in cui le ha espresse". E ancora: "Le sue melodie non sono prodotte da mescolanze e neppure da una costruzione artificiosa ma sono delle unità compiute e quindi non possono essere ridotte in pezzi".
Gershwin, forse per la sua origine ebraica, fu parte attiva negli aiuti che Schönberg ricevette per poter lasciare l’Europa in seguito alle persecuzioni razziali naziste. Schönberg a sua volta andò spesso ad ascoltare esecuzioni di musiche di Gershwin, una volta presa la residenza negli Stati Uniti.
Varrà la pena quindi notare che l’inventore della musica seriale, il viennese Schönberg, fu uomo e musicista che visse a fondo l’esperienza musicale della sua città e se nel suo Pelleas und Melisande, grande poema sinfonico giovanile alla composizione del quale fu incoraggiato da Richard Strauss, appare ancora legato ad una paludata tradizione, fu al contempo un cultore di quella "alta" musica di consumo costituita dai valzer, le polke e le melodie della famiglia Strauss di cui infatti realizza trascrizioni per piccoli ensemble. E anche di Lehar….
Ecco che i nodi sottili di questo programma si chiariscono con evidenza storica e con trame altrettanto sottili e dense di considerazioni non solo su uno scorcio di storia della musica che attraversa la prima parte del XX secolo ma anche sulla musica in sé, senza barriere e senza etichette, senza stili o programmi, che tuttavia fa incontrare musicisti tanto diversi solo sulla base della sua intrinseca qualità.
Antonio Pappano direttore
**Stefano Bollani **pianoforte
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
programma
Arnold Schönberg Pelleas und Melisande
Franz Lehár Gold und Silber Waltz
George Gershwin Rhapsody in Blue
commissione Spoleto 59 Festival dei 2Mondi
produzione Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Sir Antonio Pappano has been Music Director of the Accademia Nazionale di Santa Cecilia since 1 October 2005; he had already become Music Director of London’s Covent Garden in September 2002. Born in London in 1959 to Italian parents, he studied piano, composition and conducting in the USA. In the past, he has filled other prestigious positions: in 1990 he was named Music Director of Den Norske Opera of Oslo, the theatre where he made his international debut, and from 1991 to 2002 he carried out the same role at the Théâtre Royal de la Monnaie in Brussels. Pappano is in demand as an opera conductor at the highest international level, including with the Metropolitan Opera New York, the State Operas of Vienna and Berlin, the Bayreuth and Salzburg Festivals, San Francisco Opera, Lyric Opera of Chicago, Théâtre du Châtelet and the Teatro alla Scala.Sir Antonio Pappano has conducted many of the world’s major orchestras, including the New York Philharmonic, Chicago Symphony, Philadelphia Orchestra, Cleveland Orchestra, Berlin and Vienna Philharmonic, Royal Concertgebouw Orchestra, Symphony Orchestra of the Bayerischer Rundfunk and London Symphony.Sir Antonio Pappano records extensively for Warner Classics and has made several recordings with the Santa Cecilia Orchestra and Chorus. Among his latest recordings are Verdi’s Aida, Tchaikovsky’s Piano Concerto no. 1 and Prokofiev’s Piano Concerto no. 2 with Beatrice Rana at the piano, Nessun Dorma, The Puccini Album with Jonas Kaufmann, Schumann’s Symphonies No.2 and No.4 (ICA Classics), the CD Anna Netrebko. Verismo (DG), Saint-Saëns Symphony No. 3 and The Carnival of the Animals with Martha Argerich, the Bernstein’s Symphonies, Verdi’s Otello (with Kaufmann) and Strauss Ein Heldenleben.His awards and honors include: in 2012 he was created a Cavaliere di Gran Croce of the Republic of Italy, and a Knight of the British Empire for his services to music, and in 2015 he was named the 100th recipient of the Royal Philharmonic Society’s Gold Medal, the body’s highest honour.In March 2021 he was announced as the next Chief Conductor of the London Symphony Orchestra (Designate from 2023/24).
Inizia a studiare pianoforte a 6 anni ed esordisce professionalmente a 15. Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 – e una breve esperienza come turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti fra gli altri – si afferma nel jazz, suonando su palchi come la Town Hall di New York, la Scala di Milano e Umbria Jazz. Fondamentale è la collaborazione, iniziata nel 1996 e mai interrotta, con Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide 13 dischi. I più recenti: Tati (2005),_ The Third Man _(2007) e _New York Days _(2008). Nel corso della carriera collabora con musicisti come Pat Metheny, Gato Barbieri, Richard Galliano, Sol Gabetta, Phil Woods, Lee Konitz, Bill Frisell, Chico Buarque, Caetano Veloso e Chick Corea, con cui realizza il disco live Orvieto (2011). Nel 1998, alla guida del gruppo L’Orchestra del Titanic, omaggia la musica italiana degli anni ’30 e ’40 con Abbassa la tua radio, disco-spettacolo a cui collaborano Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto. Particolarmente fuori dai canoni risultano poi lavori come La gnosi delle fanfole, insieme al cantautore Massimo Altomare su testi di Fosco Maraini (1998), Cantata dei Pastori Immobili, Oratorio musicale per quattro voci, realizzato su testi di David Riondino (2004) e il disco di canzoni scandinave Gleda (2005). Come produttore artistico e arrangiatore lavora inoltre al disco di Bodo Rondelli _Disperati intellettuali ubriaconi _(2002), vincendo il premio Ciampi. Tra il 2002 il 2006 incide quatto dischi per l’etichetta francese Label Bleu: Les Fleures Bleues, Smat Smat, Concertone e I Visionari. Il 2006 è anche l’anno di Piano Solo (disco dell’anno per «Musica Jazz»). Nel 2007 esce BollaniCarioca, disco realizzato insieme a grandissimi artisti brasiliani: a dicembre è il secondo musicista, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela di Rio de Janeiro. Sempre nel 2007 vince lo European Jazz Preis e viene inserito dalla rivista americana «Allaboutjazz» nell’elenco dei cinque migliori musicisti dell’anno insieme a Dave Brubeck, Ornette Coleman, Charles Mingus e Sonny Rollins. Tra le produzioni più recenti: Big Band (2013); Joy In Spite of Everything (2014); _Sheik Yer Zappa _(2014), live dedicato a Frank Zappa; Arrivano gli alieni (2015), in cui si cimenta per la prima volta come cantautore; Napoli Trip (2016), con Daniele Sepe, Manu Katché e Jan Bang fra gli altri. Presta inoltre il suo piano ad artisti del pop-rock italiano tra cui Irene Grandi, con cui firma l’album Irene Grandi e Stefano Bollani (2012). In ambito classico si esibisce come solista con orchestre sinfoniche (Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, Filarmonica della Scala di Milano, Santa Cecilia di Roma, Toronto Symphony Orchestra) al fianco di direttori come Zubin Mehta, Kristjan Järvi, Daniel Harding, Antonio Pappano e soprattutto Riccardo Chailly, con cui incide Rhapsody in Blue e Concerto in Fa di Gershwin in un cd (2010) che vince il Disco di Platino con più di 70.000 copie vendute. Seguono il Concerto in Sol di Maurice Ravel (2012) e nel 2013 un DVD live registrato alla Scala di Milano con il Concerto in Fa. La sua voglia di sperimentazione sconfina nel mondo dell’editoria. Nel 2006, per Baldini Castoldi Dalai, pubblica il romanzo La sindrome di Brontolo, cui seguono Parliamo di musica (2013) e Il monello, il guru, l’alchimista e altre storie di musicisti (2015), entrambi editi da Mondadori. Come personaggio, con il nome di Paperefano Bolletta, compare sul settimanale Topolino, di cui è anche nominato Ambasciatore. Per la radio è ideatore e conduttore, con David Riondino e Mirko Guerrini, della trasmissione Dottor Djembè (Radio Rai 3, 2006-2012), da cui nascono anche il libro Lo Zibaldone del Dottor Djembè (2008) e lo speciale tv Buonasera Dottor Djembè (Rai 3, 2010). Dal 2009 sue sono le sigle del palinsesto di Radio Rai 3. A teatro collabora, tra gli altri, con Claudio Bisio, Maurizio Crozza, Giuseppe Battiston, Marco Baliani, la Banda Osiris, e scrive le musiche per tre spettacoli di Lella Costa (Alice, una meraviglia di paese, Amleto e Ragazze) e per l’Antigone di Cristina Pezzoli. Membro onorario del Collegio Italiano di Patafisica, è co-autore e attore nello spettacolo La Regina Dada, realizzato insieme a Valentina Cenni nel 2016. In televisione è ospite fisso di Renzo Arbore nel programma Meno siamo meglio stiamo (Rai 1, 2005) e ideatore, autore e conduttore delle due edizioni di Sostiene Bollani (Rai 3, 2011 e 2013), con cui porta la musica jazz sul piccolo schermo. Il suo progetto più recente è L’importante è avere un piano (Rai 1, 2016): sette appuntamenti in seconda serata su Rai1 con ospiti, improvvisazioni e musica dal vivo.
The Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia was the first orchestra in Italy to devote itself exclusively to the symphonic repertoire, giving premieres of major masterpieces of the 1900, such as Respighi’s Fountains of Rome and Pines of Rome. Founded in 1908, the Orchestra has been conducted by some of the major musical figures of the 20th century: from Mahler, Debussy, Saint-Saëns, Strauss, Stravinsky, Sibelius, Hindemith, Toscanini, Furtwängler, De Sabata, Karajan and Abbado to the most impressive performers of our day including Gergiev, Thielemann, Dudamel, Temirkanov while Bernardino Molinari, Franco Ferrara, Fernando Previtali, Igor Markevitch, Thomas Schippers, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti, and Myung-Whun Chung have been its Music Directors. Leonard Bernstein was Honorary President from 1983 to 1990. With Sir Antonio Pappano in the role of Music Director since 2005, the stature of the Orchestra has enjoyed extraordinary success, building an international reputation for itself. With Pappano at the helm, the Orchestra has appeared at some of the major music festivals including the Proms in London, White Nights in St. Petersburg, Lucerne Festival, Salzburg Festival and has performed in some of the most world’s best-known venues, including the Philharmonie in Berlin, Musikverein and Konzerthaus in Vienna, Concertgebouw in Amsterdam, Royal Albert Hall in London, Salle Pleyel in Paris, La Scala in Milan, Suntory Hall in Tokyo, Semperoper in Dresden, Carnegie Hall in New York.Santa Cecilia Orchestra records extensively for Warner Classic. Recent releases, under Pappano, include Nessun Dorma, The Puccini Album with tenor Jonas Kaufmann (Best Classical Music Recordings of 2015 for The New York Times), which made the world charts, Schumann’s Symphonies no. 2 and no. 4, Elgar’s Symphony no. 1 (ICA Classics), the cd “Anna Netrebko. Verismo” (DGG), Le Carnaval des Animaux with Martha Argerich, the Bernstein’s Symphonies (Warner Classics), Verdi’s Otello with Jonas Kaufmann (Sony Classical), Tudor Queens with Diana Damrau (Warner Classics) and Strauss: Ein Heldenleben/Burleske with Bertrand Chamayou (Warner Classics).