Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Canti della lontananza
Concerto inaugurale
Musicisti della Budapest Festival Orchestra
FIREFLY ELEGY
PER CLARINETTO, VIOLINO, VIOLA, VIOLONCELLO, ARPA
Gilad Cohen
clarinetto Ákos Ács
violino Violetta Eckhardt
viola Gábor Sipos
violoncello Rita Sovány
arpa Ágnes Polónyi
THRUSH SONG
PER SOPRANO, VIOLINO, VIOLA, VIOLONCELLO, PERCUSSIONI ED ELETTRONICA
Paola Prestini
soprano Giulia Peri
violino Violetta Eckhardt
viola Csaba Gálfi
violoncello Rita Sovány
percussioni István Kurcsák
direttore Francesco Bossaglia
AND THEN I KNEW ‘TWAS WIND
PER FLAUTO, VIOLA E ARPA
Tōru Takemitsu
flauto Anett Jóföldi
viola Csaba Gálfi
arpa Ágnes Polónyi
CANTI DELLA LONTANANZA
TRASCRIZIONE PER VOCE ED ENSEMBLE DI ORAZIO SCIORTINO
(COMMISSIONE FESTIVAL DI SPOLETO 2022)
Gian Carlo Menotti
soprano Giulia Peri
flauto Anett Jóföldi
oboe Marie-Noëlle Perreau
clarinetto Ákos Ács
fagotto Andrea Bressan
corno Zoltán Szőke
violino Violetta Eckhardt, Gábor Sipos
viola Csaba Gálfi
violoncello Rita Sovány
contrabbasso Károly Kaszás
arpa Ágnes Polónyi
percussioni István Kurcsák
direttore Francesco Bossaglia
Nel solco della tradizione dei concerti di mezzogiorno istituita da Gian Carlo Menotti, i musicisti dell’Orchestra di Budapest curano una rassegna di musica da camera al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi. Il programma dei concerti mattutini è un omaggio a Gian Carlo Menotti, con la nuova trascrizione per voce ed ensemble dei Canti della lontananza e brani di compositori contemporanei.
Iván Fischer realizza il proprio sogno quando fonda la Budapest Festival Orchestra nel 1983 insieme a Zoltán Kocsis. Grazie al suo approccio innovativo alla musica e alla dedizione senza riserve dei suoi musicisti, la BFO è diventata il più giovane ensemble ad entrare nella top ten delle orchestre sinfoniche del mondo. Oltre che a Budapest, l’orchestra si esibisce regolarmente in alcune delle più importanti sedi concertistiche della scena musicale internazionale ed è presente anche sulle piattaforme di streaming internazionali. Dalla sua istituzione, la BFO è stata premiata da “Gramophone”, il prestigioso periodico musicale britannico, per ben tre volte: nel 1998 e nel 2007 la giuria della rivista ha assegnato alla BFO il premio per la migliore registrazione, mentre nel 2022, grazie ai voti del pubblico, è stata nominata Orchestra dell’anno. I successi più importanti della BFO sono legati a Mahler: la registrazione della Sinfonia n. 1 è stata nominata per un Grammy Award. Oltre ai successi discografici e alle acclamate tournée, la BFO si è fatta conoscere a livello internazionale anche grazie una serie di concerti particolarmente originali. Gli Autism-friendly Cocoa Concerts, i Surprise Concerts – apprezzati anche ai Proms di Londra –, le maratone musicali, le Midnight Music performance rivolte ai giovani, i concerti all’aperto a Budapest, le Community Weeks gratuite e il Bridging Europe Festival, organizzato in collaborazione con Müpa Budapest – sono tutti eventi unici a loro modo. Un’altra caratteristica peculiare dell’Orchestra è che i suoi membri cantano regolarmente durante i concerti. Ogni anno la BFO, in collaborazione con la Iván Fischer Opera Company, la Müpa Budapest, il Vicenza Opera Festival e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, mette in scena una produzione operistica. Le rappresentazioni sono state invitate al Mostly Mozart Festival di New York, all’Edinburgh International Festival e all’Elbphilharmonie di Amburgo; nel 2013, le Nozze di Figaro sono state al vertice della classifica dei migliori eventi dell’anno di musica classica stilata dal New York Magazine. Il Vicenza Opera Festival, fondato da Iván Fischer, ha debuttato nell’autunno 2018 al Teatro Olimpico.
Direttore d'orchestra, compositore, regista d'opera, pensatore ed educatore, Iván Fischer è considerato uno dei musicisti più visionari del nostro tempo. Il suo obiettivo è sempre la musica e, a tal fine, ha sviluppato diversi nuovi formati di concerto e riformato la struttura e il metodo di lavoro dell'orchestra sinfonica. A metà degli anni Ottanta fonda la Budapest Festival Orchestra e da allora introduce e stabilisce numerose innovazioni. Fischer immagina un insieme di musicisti al servizio della comunità in varie combinazioni e stili musicali. Il suo lavoro come direttore musicale della Budapest Festival Orchestra si è trasformato in una delle più grandi storie di successo musicale degli ultimi 30 anni. Con tournée internazionali e una serie di registrazioni per Philips Classics e Channel Classics, si è guadagnato la reputazione di uno dei più celebri direttori d'orchestra del mondo, per il quale tradizione e innovazione vanno di pari passo. Ha fondato numerosi festival, tra cui il Budapest Mahlerfest, il festival "Bridging Europe" e il Vicenza Opera Festival. Il World Economic Forum gli ha conferito il Crystal Award per i suoi risultati nella promozione delle relazioni culturali internazionali. È stato direttore principale della National Symphony Orchestra di Washington, dell'Opéra National de Lyon e della Konzerthausorchester di Berlino, quest'ultima lo ha nominato Conductor Laureate. La Royal Concertgebouw Orchestra lo ha nominato direttore ospite onorario dopo molti decenni di collaborazione. È spesso direttore ospite dei Berliner Philharmoniker, dell'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese e della New York Philharmonic Orchestra. Iván Fischer ha studiato pianoforte, violino e violoncello a Budapest, prima di unirsi alla classe di direzione di Hans Swarowsky a Vienna. Dopo aver trascorso due anni come assistente di Nikolaus Harnoncourt, ha intrapreso la carriera internazionale come vincitore del concorso di direzione d'orchestra della Rupert Foundation a Londra. Dopo varie apparizioni come ospite in teatri d'opera internazionali, ha fondato la Iván Fischer Opera Company. I suoi allestimenti hanno sempre come obiettivo la fusione tra musica e teatro. Le produzioni dell'IFOC, che spesso uniscono nello spazio strumentisti e cantanti, sono state accolte con grande successo negli ultimi anni a New York, Edimburgo, Abu Dhabi, Berlino, Ginevra e Budapest. Fischer è attivo come compositore dal 2004. La sua opera The Red Heifer ha suscitato grande interesse a livello internazionale; l'opera per bambini The Gruffalo ha avuto numerose riprese a Berlino; la sua opera più frequentemente eseguita, Eine Deutsch-Jiddische Kantate, è stata eseguita in diversi Paesi. Iván Fischer è cittadino onorario di Budapest, fondatore della Hungarian Mahler Society e sostenitore della British Kodály Academy. Il Presidente della Repubblica di Ungheria gli ha conferito la Medaglia d'Oro e il governo francese lo ha onorato come Chevalier des Arts et des Lettres. Nel 2006 è stato insignito dell’Hungarian Kossuth Prize, nel 2011 del Royal Philharmonic Society Music Awarde del Dutch Ovatie Prize e nel 2013 è stato nominato membro onorario della Royal Academy of Music di Londra.
Le origini della plurisecolare Accademia di Santa Cecilia sono legate alla pratica del canto corale: nella seconda metà del ’500, alcuni Maestri di Cappella e Cantori si riunirono in associazione fondando di fatto l’Accademia. Ma solo dalla fine dell’Ottocento il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia inizia ad assumere un assetto stabile e a partecipare alle esecuzioni di musica polifonica e del grande repertorio sinfonico-vocale. Il coro è attualmente diretto da Piero Monti. La sua attività si espleta nelle stagioni concertistiche dell’Accademia affiancando l’Orchestra per l’esecuzione di grandi opere sinfonico-corali classiche e moderne. Numerose anche le tournée svolte insieme all’orchestra in occasione di festival interazionali: Proms di Londra, Festival di Salisburgo, Festival Enescu di Bucarest, Festival di Saint Denis, Festival dei Due Mondi di Spoleto. Il Coro ha inoltre collaborato con altre prestigiose orchestre internazionali come l’Orchestra dello Schleswig-Holstein; l’Orchestra della Rai di Torino; i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra del Teatro Kirov, la Lucerne Festival Orchestra, Wiener Philharmoniker, l’Orchestre National de France, l’Orchestra del Concertgebouw. Insieme all’Orchestra dell’Accademia e la direzione di Antonio Pappano ha preso parte a numerose incisioni discografiche che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali: Madama Butterfly di Puccini, Requiem, Quattro pezzi sacri e Aida di Verdi, Stabat Mater di Rossini e Pergolesi, Guillaume Tell e Petite Messe Solennelle di Rossini, War Requiem di Britten, Nessun Dorma – The Puccini Album con il tenore Jonas Kaufmann, la Sinfonia n. 3 “Kaddish” di Bernstein e Otello di Verdi.
Budapest Festival Orchestra
Budapest Festival Orchestra,
Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia,
Iván Fischer
Musicisti della Budapest Festival Orchestra
Tovel, Jacopo Mazzonelli
Barbara Hannigan
Budapest Festival Orchestra