Richard Strauss
Iván Fischer
Budapest Festival Orchestra
Le bourgeois gentilhomme / Ariadne auf Naxos
«Eccelsa principessa, e chi non capirebbe
che il dolore di personaggi tanto rari e illustri
con altro metro misurar si debba
di quello dei comuni mortali. Però
non siamo qui donne tra noi, non batte
in ogni petto un misterioso, misterioso cuore?»
Ariadne è la principessa di Creta, sedotta e abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso. Zerbinetta è un’allegra “comune mortale”, intenta al gioco degli amori che la circonda. L’una chiusa nel dolore, l’altra radiosa nella gioia. L’una emblema della fedeltà, l’altra della leggerezza.
Sono le eroine di due intere tradizioni, due anime del teatro: una nata per sorprendere e divertire, l’altra per sondare le profondità dell’uomo.
La distanza che le separa non basta a frenare il capriccio dell’aristocratico padrone di casa viennese che, nel prologo dell’opera di Strauss, decide che i due spettacoli in programma andranno in scena contemporaneamente, pena perdersi gli immancabili fuochi d’artificio a mezzanotte. Ed è qui che si scopre – Richard Strauss e il suo librettista Hugo von Hofmannsthal per primi, e noi a seguire – che i confini tra dramma e commedia sono molto meno rigidi di quanto ci aspettavamo. Il mito greco è percorso dall’energia esilarante della commedia dell’arte. Sull’isola di Nasso approdano Arlecchino, Brighella e tutto il loro arsenale di scherzi, lasciando le ninfe stupefatte della loro presenza così rinfrescante.
Iván Fischer aggiunge uno specchio al gioco inventato da Strauss e von Hofmannsthal. Affiancato nella regia dall’esperta di commedia dell’arte Chiara D’Anna, Fischer crea una nuova messinscena che comincia come un concerto: la Budapest Festival Orchestra suona la Suite da Le bourgeois gentilhomme, che Strauss considerava la sua musica preferita, nonostante sia stato costretto a escluderla dalla prima versione di Ariadne auf Naxos. Presto gli attori comici entrano in scena. Il palcoscenico non è più il pavimento sul quale i professori d’orchestra poggiano i piedi, è il luogo magico che attende lo svolgersi di una storia. È allora che i cantanti possono entrare.
Musica, tragedia e commedia trascolorano l’una nell’altra, non siamo più sicuri di riuscire a scorgerne i contorni.
Budapest Festival Orchestra
direttore Iván Fischer
regia Iván Fischer, Chiara D’Anna
MUSICA
Richard Strauss
Le bourgeois gentilhomme, Suite
Ariadne auf Naxos
libretto Hugo von Hofmannsthal
PERSONAGGI E INTERPRETI
Bacco Andrew Staples
Zerbinetta Anna Lena Elbert
Ariadne Emily Magee
Arlecchino Gurgen Baveyan
Scaramuccio Stuart Patterson
Truffaldino David Noyola
Brighella Juande Dies de Mateos
La Naiade Samantha Gaul
La Driade Olivia Vermeulen
Eco Mirella Hagen
INFORMAZIONI
Spettacolo in lingua tedesca con sopratitoli in italiano
Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com
Direttore d'orchestra, compositore, regista d'opera, pensatore ed educatore, Iván Fischer è considerato uno dei musicisti più visionari del nostro tempo. Il suo obiettivo è sempre la musica e, a tal fine, ha sviluppato diversi nuovi formati di concerto e riformato la struttura e il metodo di lavoro dell'orchestra sinfonica. A metà degli anni Ottanta fonda la Budapest Festival Orchestra e da allora introduce e stabilisce numerose innovazioni. Fischer immagina un insieme di musicisti al servizio della comunità in varie combinazioni e stili musicali. Il suo lavoro come direttore musicale della Budapest Festival Orchestra si è trasformato in una delle più grandi storie di successo musicale degli ultimi 30 anni. Con tournée internazionali e una serie di registrazioni per Philips Classics e Channel Classics, si è guadagnato la reputazione di uno dei più celebri direttori d'orchestra del mondo, per il quale tradizione e innovazione vanno di pari passo. Ha fondato numerosi festival, tra cui il Budapest Mahlerfest, il festival "Bridging Europe" e il Vicenza Opera Festival. Il World Economic Forum gli ha conferito il Crystal Award per i suoi risultati nella promozione delle relazioni culturali internazionali. È stato direttore principale della National Symphony Orchestra di Washington, dell'Opéra National de Lyon e della Konzerthausorchester di Berlino, quest'ultima lo ha nominato Conductor Laureate. La Royal Concertgebouw Orchestra lo ha nominato direttore ospite onorario dopo molti decenni di collaborazione. È spesso direttore ospite dei Berliner Philharmoniker, dell'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese e della New York Philharmonic Orchestra. Iván Fischer ha studiato pianoforte, violino e violoncello a Budapest, prima di unirsi alla classe di direzione di Hans Swarowsky a Vienna. Dopo aver trascorso due anni come assistente di Nikolaus Harnoncourt, ha intrapreso la carriera internazionale come vincitore del concorso di direzione d'orchestra della Rupert Foundation a Londra. Dopo varie apparizioni come ospite in teatri d'opera internazionali, ha fondato la Iván Fischer Opera Company. I suoi allestimenti hanno sempre come obiettivo la fusione tra musica e teatro. Le produzioni dell'IFOC, che spesso uniscono nello spazio strumentisti e cantanti, sono state accolte con grande successo negli ultimi anni a New York, Edimburgo, Abu Dhabi, Berlino, Ginevra e Budapest. Fischer è attivo come compositore dal 2004. La sua opera The Red Heifer ha suscitato grande interesse a livello internazionale; l'opera per bambini The Gruffalo ha avuto numerose riprese a Berlino; la sua opera più frequentemente eseguita, Eine Deutsch-Jiddische Kantate, è stata eseguita in diversi Paesi. Iván Fischer è cittadino onorario di Budapest, fondatore della Hungarian Mahler Society e sostenitore della British Kodály Academy. Il Presidente della Repubblica di Ungheria gli ha conferito la Medaglia d'Oro e il governo francese lo ha onorato come Chevalier des Arts et des Lettres. Nel 2006 è stato insignito dell’Hungarian Kossuth Prize, nel 2011 del Royal Philharmonic Society Music Awarde del Dutch Ovatie Prize e nel 2013 è stato nominato membro onorario della Royal Academy of Music di Londra.
Iván Fischer realizza il proprio sogno quando fonda la Budapest Festival Orchestra nel 1983 insieme a Zoltán Kocsis. Grazie al suo approccio innovativo alla musica e alla dedizione senza riserve dei suoi musicisti, la BFO è diventata il più giovane ensemble ad entrare nella top ten delle orchestre sinfoniche del mondo. Oltre che a Budapest, l’orchestra si esibisce regolarmente in alcune delle più importanti sedi concertistiche della scena musicale internazionale ed è presente anche sulle piattaforme di streaming internazionali. Dalla sua istituzione, la BFO è stata premiata da “Gramophone”, il prestigioso periodico musicale britannico, per ben tre volte: nel 1998 e nel 2007 la giuria della rivista ha assegnato alla BFO il premio per la migliore registrazione, mentre nel 2022, grazie ai voti del pubblico, è stata nominata Orchestra dell’anno. I successi più importanti della BFO sono legati a Mahler: la registrazione della Sinfonia n. 1 è stata nominata per un Grammy Award. Oltre ai successi discografici e alle acclamate tournée, la BFO si è fatta conoscere a livello internazionale anche grazie una serie di concerti particolarmente originali. Gli Autism-friendly Cocoa Concerts, i Surprise Concerts – apprezzati anche ai Proms di Londra –, le maratone musicali, le Midnight Music performance rivolte ai giovani, i concerti all’aperto a Budapest, le Community Weeks gratuite e il Bridging Europe Festival, organizzato in collaborazione con Müpa Budapest – sono tutti eventi unici a loro modo. Un’altra caratteristica peculiare dell’Orchestra è che i suoi membri cantano regolarmente durante i concerti. Ogni anno la BFO, in collaborazione con la Iván Fischer Opera Company, la Müpa Budapest, il Vicenza Opera Festival e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, mette in scena una produzione operistica. Le rappresentazioni sono state invitate al Mostly Mozart Festival di New York, all’Edinburgh International Festival e all’Elbphilharmonie di Amburgo; nel 2013, le Nozze di Figaro sono state al vertice della classifica dei migliori eventi dell’anno di musica classica stilata dal New York Magazine. Il Vicenza Opera Festival, fondato da Iván Fischer, ha debuttato nell’autunno 2018 al Teatro Olimpico.
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