Chiara Camoni firma il manifesto della 67ma edizione del Festival dei Due Mondi
Il manifesto della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi è a firma di Chiara Camoni.
La pratica di Chiara Camoni – fra le artiste italiane di maggior rilievo della sua generazione – comprende disegni, sculture, video e installazioni e nasce prevalentemente da esperienze collettive. Fin dai suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Chiara Camoni ha permesso all’arte di penetrare in ogni aspetto della sua vita, o meglio, ha trasformato la sua vita in una forma d’arte contemporaneamente comunitaria e introspettiva. Attingendo a una tradizione che spazia dall’Arte Povera all’artigianato, realizza opere d’arte con materiali naturali (argilla, legno, erbe, bacche, fiori, lana) che raccoglie intorno a Fabbiano, il paese toscano dove vive. Le opere vengono poi manipolate attraverso gesti rituali, connotati da un forte legame con mondi ancestrali e arcaici, volti a esplorare il rapporto con la sfera spirituale.
Burning Sister, l’opera rappresentata nel manifesto, nasce su una piccola isola greca dove l’artista ha trascorso un periodo in residenza insieme alla famiglia e ai suoi collaboratori.
«Per giorni e giorni ho raccolto fiori, foglie, semi e alghe. Le ho infilate in lunghe collane, che tutte insieme hanno dato forma ad una figura misteriosa. L’ultima sera, in un tramonto mozzafiato, le abbiamo dato fuoco. La Burning Sister non si sacrifica nel fuoco, ma al contrario trova la sua massima realizzazione nel fuoco stesso. Nell’attimo della distruzione, raggiunge la sua forma. In questa coesistenza di opposti, di contraddizioni, spesso si collocano le mie opere. Belle e terribili allo stesso tempo».