Virginia Ryan
La mostra comprende un vasto "panorama" multisensoriale di progetti realizzato in Italia ed in Africa a partire dal 2000 dall’artista australiana Virginia Ryan, attorno ai tre temi fondamentali del territorio, della memoria e dell’identità. Ambienti sonori, creati con la collaborazione dell’antropologo e musicista americano Steven Feld, accompagnano il lavoro visivo.
A partire dal 2001, Ryan ha realizzato diversi lavori che investigano la realtà dell’Africa Occidentale, interpretata
attraverso la sua posizione di straniera e di artista. La mostra riguarda attualissime tematiche trans-nazionali quali la questione razziale, l’ecologia e l’ambiente.
Progetti eseguiti in Africa Occidentale e Italia
«Ryan utilizza tecniche e linguaggi antichi e modernissimi per un’indagine che recentemente ha fermato la sua attenzione sulla realtà, straordinaria ed inquieta, dell’Africa Occidentale. Grazie alla ricchezza e all’esuberanza delle sue immagini e delle sue scritture, Virginia Ryan, che attualmente vive e lavora tra l’Italia ed il Ghana, ha infatti costruito un singolare lavoro di ricognizione sulla vita, la storia e la natura del Paese africano»
Achille Bonito Oliva
Virginia Ryan, nata a Melbourne e cresciuta in Australia e Italia, ha frequentato la National School of the Arts a Canberra e l´Università di Edimburgo. Ha vissuto anche in Egitto, Brasile, Scozia ed Ex-Yugoslavia. Dal 1995 è residente in Italia, con studio a Trevi in provincia di Perugia. E´ artista, scrittrice e arte terapista. Dal 2000 mantiene uno studio in Italia ed uno ad Accra (Ghana). E’ fondatrice della Foundation of Contemporary Art in Ghana, professore associato del New York University in Ghana e socia del Pan African Circle of Artists (Lagos, Nigeria). Torna spesso in Ghana per approfondire una ricerca sull’ambiente della costiera, e continuare il suo progetto ‘Castaways’, cominciato nel 2003.
dal 6 luglio al 31 agosto, chiuso il martedìorario 10:30-13:00 e 15:30-19:00
Multiple Entries - Africa e oltre
opere 2001/2008
promossa dal Comune di Spoleto
patrocinata da
Ambasciata di Australia in Italia
National Commission for Culture, Ghana
Foundation for Contemporary Art, Ghana
introduzione di Achille Bonito Oliva
coordinata da Cecilia Metelli