Nel 1992 David Mamet, durante il caso di Anita Hill, che accusò il giudice Clarence Thomas di molestie, scrive per il teatro Oleanna, pièce che porterà lui stesso sul grande schermo due anni dopo, nel 1994.
John, è un brillante professore universitario che riceve nel suo studio Carol, una studentessa scontenta, convinta della propria stupidità. L’insegnante cerca di essere comprensivo, di aiutarla; preso da problemi personali, come l’acquisto di una nuova casa, finisce col fare qualche affermazione potenzialmente ambigua. Una conversazione "normale" si trasforma in una vera e propria accusa: maschilismo, razzismo, molestie sessuali. Il professore, impotente, assiste al ribaltamento del proprio status, allo stravolgimento delle proprie certezze, di quelle sicurezze su cui ha costruito la propria vita: gli affetti, una certa agiatezza, il lavoro. Un’allieva e un professore all’interno di un sistema di istruzione che promuove, blocca, premia, fa indietreggiare, spinge, giudica, istruisce, zittisce, etichetta. Un testo che inchioda e in cui le due parti si scambiano e si invertono, scendono e salgono nelle loro posizioni più o meno consapevolmente. Grazie a un uso magistrale della parola, della bugia o del semplice vissuto personale, Mamet taglia in due l’analisi della dinamica del potere, del controllo. Più in generale sviscera il concetto di verità, di vicende presunte accadute, in un’aula scolastica, bloccandoci all’interno di un ring dove le due voci sono in un apparente perfetto equilibrio. Monosillabi di lei, affondi di lui, tirate di lei, sospensioni di lui. Un avvicendarsi alternato di sali e scendi alla ricerca di una risoluzione. Attraverso un “banale” episodio che tocca due generazioni, due ruoli, due generi. Più attuale che mai, oggi questo testo, in un periodo in cui “casi” sempre nuovi di “sexual harrassment”, di violenza, di mobbing, in tutte le sfere della società, si moltiplicano e fanno il giro del mondo.
di **David Mamet **
con
Francesco "Bolo" Rossini
Elisa Menchicchi
regia Emiliano Bronzino
assistente alla regia e organizzazione** Samuele Chiovoloni**