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52

Luca Ronconi: Un altro gabbiano

da
Saturday
27
June
2009
ore
18:00
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2009
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29
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2009
ore
Teatro

Sinossi

Programma:
sabato 27 giugno - atti I e II
domenica 28 giugno - atti III e IV
lunedì 29 giugno - atti I/IV

* Il possessore del biglietto per il 27 o 28 giugno potrà recarsi al Botteghino Centrale di Piazza della Libertà,10 (Spoleto) ed acquistare 1 biglietto per assistere all’altra parte dello spettacolo al prezzo speciale di 10,00€. L’offerta è soggetta a disponibilità.
L’acquirente al momento dell’acquisto dovrà esibire al personale di cassa il tagliando integro.

Con l’edizione 2009 del Festival di Spoleto prosegue l’importante collaborazione iniziata nel 2008 con Luca Ronconi e il Centro Teatrale di Santacristina. che presenterà ogni anno al Festival alcuni momenti del proprio lavoro.
Per il 2009 Luca Ronconi continuerà a lavorare con un gruppo di attori con cui ha condiviso anni di ricerca e formazione. L’anno scorso si è puntata l’attenzione su cinque testi di Ibsen, quest’anno Ronconi sceglie di lavorare su un altro grande testo: Il gabbiano di Anton Cechov.

Tra i miei spettacoli c’è un solo Cechov, "Tre sorelle", peraltro messo in scena in un modo abbastanza anomalo. Perché mai ritornare a questo autore, allora?  Il primo motivo è, per così dire, strutturale: quando ci riferiamo a testi elisabettiani o a Goldoni, per esempio, ci rendiamo conto che la convenzione teatrale è in loro talmente presente che non ci poniamo neppure lontanamente il problema della verosimiglianza, dell’autenticità. Quando invece ci confrontiamo con la drammaturgia dell’Ottocento – Ibsen e Cechov, ad esempio, ma anche molto teatro contemporaneo – ecco che le categorie della credibilità e della verosimiglianza  sembrano  imprescindibili.  A me invece, da spettatore, pare che con il passare degli anni dalla creazione di quei testi e di quei personaggi, quel tipo di credibilità si sia trasformato in una falsa convenzione senza avere più nulla di originario. Oggi, di fronte a uno spettacolo cecoviano, non riesco minimamente a credere agli sforzi che si fanno per renderlo vero, autentico: mi sembra del tutto chimerico pensare di rintracciarvi delle figure umane, reali “come nella vita”.  Qui a Spoleto ho lavorato con degli attori su alcuni brani tratti da "Il gabbiano" senza pensare alla rappresentazione del testo e senza affrontarli nell’ordine in cui sono stati scritti. Li ho invece raggruppati per temi, per esempio mettendo tutte in fila le scene in cui appare Maša, ma senza pretendere di dare l’impressione che “veramente” quel giorno d’estate nella tenuta di Sorin…  Sorin la sua tenuta non ce l’ha più, e quel mondo e quella società non esistono più.  Ma allora che cosa c’è nel Gabbiano che voglio mettere in luce e che lo rende un “altro” Gabbiano rispetto alla tradizione? C’è che tutti i personaggi sono completamente viziati di teatro o di letteratura.  Nel Gabbiano che presentiamo a Spoleto mi preme, dunque, sottolineare la profonda inautenticità dei personaggi, i quali si riconoscono tali per una identità che li differenzia dagli altri: l’identità di Kostja sta nel suo differenziarsi da Trigorin, quella di Nina nell’imitare Arkadina, quella di Maša nell’inventarsi dei sentimenti in modo romanzesco…  In questo Gabbiano, in cui sarò Dorn, il dottore, farò qualcosa di diverso da quello che ho fatto l’anno scorso con Ibsen. Niente a che fare con una lezione: con indosso gli abiti di tutti i giorni, noi saremo in palcoscenico con le nostre parti a memoria, ma lasciando spazio all’improvvisazione seppure all’interno di determinate regole.  È un esperimento puro, che magari potrà fare apparire Il gabbiano più greve e “cattivo” di quanto siamo abituati ad aspettarci da un testo di Cechov. Avere a che fare con il frammento permetterà inoltre agli attori ampi spazi di libertà: potranno rendersi conto che una cosa si può fare in cento modi diversi, ma mai arbitrari. Il mio compito sarà proprio quello di spingerli verso la maggiore libertà possibile, facendo loro comprendere, per esempio, che c’è una enorme differenza tra una persona che nella vita è davvero infelice per amore e un personaggio teatrale che soffre per amore.  Il personaggio è una funzione letteraria e, come tale, non ha il passaporto per la vita vera.
Luca Ronconi

Il Centro Teatrale Santacristina lavora da anni sul territorio umbro portando avanti quello che, sin dalla nascita – nel 2002 – è stato uno dei suoi obbiettivi primari: dare un contributo concreto e attivo al teatro attraverso la formazione professionale degli attori. Per questo nel 2004 è nato il Primo Corso di perfezionamento per attori, al quale hanno partecipato 25 giovani selezionati tra le circa 600 richieste pervenute. Nel 2005 il Corso si è svolto grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile di Torino mentre nel 2006 è stato realizzato insieme all’Università per Stranieri di Perugia.  Sui colli di Gubbio, in un luogo silenzioso e quasi separato dal mondo, la Scuola di Santacristina accoglie giovani diplomati nelle migliori scuole nazionali o provenienti dalle più diverse  esperienze teatrali. L’insegnamento è impostato sulla trasmissione dell’esperienza artistica e sul confronto diretto tra le diverse generazioni. Ma la specificità della Scuola è data dalla presenza costante e insostituibile di Ronconi, che da molti anni ha visto nella didattica e nel rapporto con le nuove generazioni la possibilità non di trasmettere il proprio metodo di lavoro, ma di mettere l’attore nella condizione di saper analizzare un testo e di controllare la propria espressività. Tra quanti hanno avviato in questi anni la loro esperienza con Ronconi, molti hanno trovato un seguito alla loro carriera, risultato di cui l’Associazione Santacristina è particolarmente fiera e che conferma la necessità di dare ai giovani attori una occasione concreta di inserimento nel mondo del teatro. Proprio nella linea della continuità tra scuola e scena, Ronconi – che nel 2002, come prima attività del Centro Teatrale Santacristina ha realizzato lo spettacolo Amor nello specchio di Andreini con attori allievi e con Mariangela Melato – nel 2007 ha lavorato sull’Odissea e sulla figura di Ulisse, grazie all’azione congiunta di Santacristina e del Teatro Comunale di Ferrara. Da questo percorso di ricerca sono nati gli spettacoli Itaca di Botho Strauss e L’antro delle ninfe da una drammaturgia di Emanuele Trevi, che hanno rappresentato un luogo di confronto tra attori diversi per formazione e generazioni. Nel 2008, oltre a presentare l’attività della Scuola nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto, Santacristina ha prodotto, su commissione del Teatro Cucinelli di Solomeo, lo spettacolo Nel bosco degli spiriti da un progetto di Luca Ronconi, Cesare Mazzonis e Ludovico Einaudi. La collaborazione con Spoleto, giunta al suo secondo anno, è dunque il frutto di una attività consolidata e ha avviato un percorso che ci auguriamo di poter proseguire, in accordo con la direzione del Festival, anche in futuro, presentando ogni anno nella città umbra alcuni momenti del lavoro di ricerca e formazione che Ronconi condivide da tempo con i suoi attori. Lo scorso anno, con le “lezioni aperte”, il regista aveva puntato l’attenzione su cinque testi di Ibsen, portando il pubblico all’interno di un processo di creazione che resta normalmente chiuso tra le pareti della sala prove. Quest’anno Ronconi ha scelto di lavorare sul Gabbiano di Anton Cechov, con un consolidato gruppo di attori: Elena Ghiaurov, Riccardo Bini, Francesca Ciocchetti e Stefano Moretti, interpreti di alcuni dei suoi più importanti spettacoli, insieme a Paolo Pierobon (tra gli attori di Nekrosius in Anna Karenina), Pilar Perez Aspa e Marco Grossi, che hanno già condiviso l’esperienza della Scuola di Santacristina. A questi si affiancano i giovani Clio Cipolletta, Gabriele Falsetta e Andrea Luini appena diplomati alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano.

Roberta Carlotto
Presidente del Santacristina Centro Teatrale

Riccardo Bini
Nato a Firenze, si diploma all’Accademia di Belle Arti della sua città. Nel 1978 partecipa al Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato e allo spettacolo La torre di von Hofmannsthal, regia di Luca Ronconi. Tra il 1978 e il 1984 segue il primo anno dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma e della Bottega dell’Attore diretta da Vittorio Gassman. Lavora con Ugo Chiti, Elio De Capitani, Giancarlo Cobelli, Mario Martone, Piero Maccarinelli e Chérif. Dal 1985 collabora con Ronconi partecipando a molti suoi spettacoli, tra cui ricorda La serva amorosa di Goldoni, Ignorabimus di Arno Holz (1986), Strano interludio di O’Neill, L’uomo difficile di von Hofmannsthal (1990), Gli ultimi giorni dell’umanità di Kraus (1991), Misura per misura di Shakespeare (1992), L’affare Makropulos di Capek (1993), verso “Peer Gynt” da Ibsen (1995), Ruy Blas di Hugo (1996), I fratelli Karamazov di Dostoevskij (1998), Alcesti di Samuele di Savinio (1999), La vita è sogno di Calderon de la Barca (2000), I due gemelli veneziani di Goldoni, Candelaio di Bruno (2001), Rane di Aristofane (2002), Peccato che fosse puttana di John Ford (2003), La centaura di Andreini (2004), Professor Bernhardi di Schnitzler (2005), Troilo e Cressida di Shakespeare (2006), Il ventaglio di Goldoni, Itaca di Botho Strass, Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare e Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce.

Francesca Ciocchetti
Nata a Roma, vince nel 2000 il Premio Premio Nazionale “Lina Volonghi” e nella stagione 2007/2008 il Premio “Virginia Reiter”. Si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 2001 con Lisistrata di Aristofane, regia di Mauro Avogadro. Dal 2001 al 2003 collabora con Mamadou Dioume (attore di Peter Brook) con gli spettacoli Scontro di negro contro cani e Taba-Taba di B. M. Koltès. Dal 2003 collabora con lo Stabile di Torino per Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate, Pene d’amor perdute, di Shakespeare, con le regie, rispettivamente, di J.-C. Saïs, Mamadou Dioume, Dominique Pitoiset, La peste di Camus, coproduzione con il Teatro de Gli Incamminati, regia di C. Longhi e Marat-Sade di P. Weiss, regia W. Le Moli. Nel 2004 ottiene il diploma di specializzazione presso il Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi con lo spettacolo I beati anni del castigo di Fleur Jaggy e, negli anni successivi, recita ne La mente da sola: mosaico di lettere, regia di Luca Ronconi, e Luca Ronconi: lezioni su testi di Ibsen per il Festival di Spoleto. Partecipa a “Progetto Domani” per le Olimpiadi di Torino 2006, in Troilo e Cressida di Shakespeare e ne Lo specchio del diavolo di G. Ruffolo, sempre per la regia di Ronconi. Ancora diretta da lui ha recitato ne Il ventaglio di Goldoni (2007), Itaca di Botho strass (2008), Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare (2008), Giusto la fine del mondo di Jean-Luc Lagarce (2009). Sempre di Lagarce ha interpretato I pretendenti, per la regia di Carmelo Rifici.
Ha vinto il premio dell’Associazione Nazionale Critici Italiani per gli spettacoli della stagione 2008/2009.

Clio Cipolletta
Nata nel 1985 a Napoli, dopo gli studi nella sua città e le prime esperienze di teatro per la regia di Carlo Cerciello, si iscrive alla Scuola di Teatro del Piccolo diplomandosi nel 2008. Al Piccolo ha recitato nel Gabbiano e nel Giardino dei ciliegi di Cechov, regia Enrico D’Amato, nella Betìa di Ruzante, regia Gianfranco de Bosio, in Futur…azione a crepapelle, regia Emanuele De Checchi, Gl’Innamorati di Goldoni, regia Massimo De Francovich. Diretta da Luca Ronconi ha preso parte a Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare. Nella stagione appena conclusa, ha recitato anche in Darwin… tra le nuvole, di Boschi/de Luca/Giorello, regia Stefano de Luca, Il gatto con gli stivali-Una recita continuamente interrotta di Tieck/Tessitore, regia Carmelo Rifici e La cimice di Majakovskij, regia Serena Sinigaglia.

Gabriele Falsetta
Nato a Genova nel 1982, nel 2005 entra alla Scuola di Teatro del Piccolo, diplomandosi nel 2008. Oltre agli spettacoli realizzati come allievo, tra cui i saggi di diploma Il gabbiano e Zio Vanja di Cechov, regia Enrico D’Amato, e Futur…azione a crepapelle regia di Emanuele De Checchi, prende parte a Opera seria di Ranieri de’ Calzabigi, Il ventaglio di Goldoni, Itaca di Botho Strauss e Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, tutti con la regia di Luca Ronconi, oltre a Bucoliche di Virgilio (Festival Letteratura di Mantova) e La Mandragola di Machiavelli entrambi con la regia di Gianfranco de Bosio. Al Piccolo Teatro ha recitato anche in Darwin… tra le nuvole, di Boschi/de Luca/Giorello, regia Stefano de Luca, Il gatto con gli stivali-Una recita continuamente interrotta, di Tieck/Tessitore, regia Carmelo Rifici e La cimice di Majakovskij, regia Serena Sinigaglia.

Elena Ghiaurov
Dopo il diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, nel 1988 Elena Ghiaurov inizia la carriera di attrice teatrale accanto a Valeria Moriconi e Massimo De Francovich in Antonio e Cleopatra di Shakespeare per la regia di Giancarlo Cobelli, regista con il quale collabora negli anni successivi nel Dialogo nella palude di Marguerite Yourcenar per il Festival di Benevento (1990), Parenti terribili di Jean Cocteau con Rossella Falk e Marisa Fabbri e Andreas o i ricongiunti di Hugo von Hoffmansthal (1991/92), Troilo e Cressida di Shakespeare (1992/93). In teatro ha lavorato con importanti registi italiani tra i quali, oltre a Cobelli, Glauco Mauri (L’idiota di Dostoevskij, 1992/93 e Edipo Re di Sofocle, 1994/95), Antonio Calenda (Riccardo III di Shakespeare, 1997/98), Massimo Castri (Madame de Sade di Yukio Mishima, 2001/02), Luigi Squarzina (La vita che ti diedi di Pirandello, 2003/04).
Con Luca Ronconi ha recitato nel Progetto “Odissea doppio ritorno” (Itaca di Botho Strauss e L’antro delle ninfe da Omero e Porfirio) e in Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Diretta da Carmelo Rifici, ha recitato ne I Pretendenti di Jean-Luc Lagarce e ne Il gatto con gli stivali-Una recita continuamente interrotta, di Tieck/Tessitore. Nel 1998 ha preso parte al film dei fratelli Taviani Tu ridi accanto a Antonio Albanese, Sabrina Ferilli, Turi Ferro, Luca Zingaretti.

Marco Grossi
Originario di Giulianova (Te), dove è nato il 5 agosto 1977, si è diplomato presso l’Accademia “Silvio D’Amico” nel 2005. Ha collaborato con il Teatro della Tosse per gli spettacoli Tramelogedia e Cammina, cammina, Pinocchio, regia di Tonino Conte. Ha lavorato con Franco Branciaroli in Edipo Re e con il Nuovo Teatro Nuovo per I Re. Nel 2007 frequenta il Centro di Ricerche Teatrali Santa Cristina diretto da Luca Ronconi e prende parte ad alcuni suoi spettacoli: Itaca di Botho Strauss e L’antro delle ninfe da Omero e Porfirio. Parallelamente debutta con Edipostanco, progetto personale di studio sulla maschera. Nell’estate del 2008 frequenta le Lezioni di Ronconi nell’ambito del Festival di Spoleto. Nella stagione appena conclusa, ha lavorato al Piccolo Teatro in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, regia Luca Ronconi, I pretendenti di Jean-Luc Lagarce e Il gatto con gli stivali-Una recita continuamente interrotta di Tieck/Tessitore, entrambi con la regia Carmelo Rifici, La cimice di Majakovskij, regia Serena Sinigaglia.

Andrea Luini
Nato a Milano nel 1983, dopo il liceo e gli studi di violino si iscrive alla Scuola di Teatro del Piccolo diplomandosi nel 2008. Oltre agli spettacoli realizzati dalla scuola, tra cui La Betìa di Ruzante, regia Gianfranco de Bosio, Futur…azione a crepapelle regia Emanuele De Checchi, Tre sorelle e Zio Vanja di Cechov, regia Enrico D’Amato, partecipa a Storie a mare!, regia Guido De Monticelli, al Ventaglio di Goldoni e a Itaca di Botho Strauss entrambi con la regia di Luca Ronconi, Gl’Innamorati di Goldoni, regia Massimo De Francovich e Bucoliche di Virgilio, regia di Gianfranco de Bosio, quest’ultimo per il Festival Letteratura di Mantova.
Nella stagione 2008/2009 del Piccolo, ha recitato in Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, regia Luca Ronconi, Darwin… tra le nuvole, di Boschi/de Luca/Giorello, regia Stefano de Luca, Il gatto con gli stivali-Una recita continuamente interrotta di Tieck/Tessitore, regia Carmelo Rifici e La cimice di Majakovskij, regia Serena Sinigaglia.

Stefano Moretti
Allievo di Anna Bolens e Anna Marcelli dal 1992 al 1997, si è diplomato nel 2002 alla scuola del Piccolo Teatro di Milano; in seguito ha collaborato con il Centro Teatrale Santacristina di Luca Ronconi dalla sua fondazione. Laureato in lettere moderne nel 2005, dal 2007 è dottorando borsista in Letterature e Culture Moderne e Comparate presso l’Università degli Studi di Torino. Durante e dopo la scuola prende parte a diversi spettacoli di Luca Ronconi, tra i quali Lolita, Candelaio, Amor nello specchio, Infinities, Peccato fosse puttana, La Centaura, Odissea doppio ritorno, e a Vaccària e Dialoghi di Angelo Beolco per la regia di Gianfranco De Bosio. Al Piccolo Teatro di Milano è poi in Madre Coraggio di Brecht per la  regia di Robert Carsen, ne La Calandria del Bibbiena per la regia di Marco Rampoldi su progetto di Luca Ronconi e ne La barca dei Comici, per la regia  di Stefano de Luca; al Teatro Due di Parma è in Giulio Cesare di Shakespeare per la regia di Tim Stark. Ha inoltre preso parte a Il partigiano Johnny diretto da Guido Chiesa, a Il Bivio per Mediaset e agli sceneggiati radiofonici della serie Racconto italiano per Radio Rai International con la regia di Carlo Rafele. Nel 2009 è Socrate nelle Nuvole di Aristofane per la regia di Simone Toni.

Pilar Perez Aspa
Premio nazionale della critica Virginia Reiter come migliore attrice teatrale e cinematografica 2005.
Nominata ai premi Ubu 2005 come miglior attrice non protagonista.
Nata a Zaragoza (Spagna) si trasferisce in Italia nel 1992 dopo aver ottenuto una laurea breve in Filologia Ispanica ed essersi diplomata alla Escuela de Teatro del Excmo. Aytmo de Zaragoza. Nel 1996 si diploma alla Scuola D´Arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Lo stesso anno fonda assieme a Serena Sinigaglia l´ATIR, compagnia con cui farà spettacoli come: Romeo e Giulietta, Le baccanti, Where is the Wonderful life, Come un cammello in una grondaia, Il Che, Le Troiane, Rosa la rossa, Donne in parlamento, Buona notte Desdemona. Ha lavorato tra gli altri con Luca Ronconi in La mente da sola: mosaico di lettere e Luca Ronconi: lezioni su testi di Ibsen per il Festival di Spoleto, Peter Greenaway in Blue Planet, Dominique Untherner, Gabriele Vacis, Gigi Dall´Aglio, Armando Punzo, Fausto Russo Alesi. Nel 2005 lavora come assistente  traduttrice di Rodrigo Garcìa per il progetto Ecole de maitre.

Paolo Pierobon
Nato a Castelfranco Veneto (TV), si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi nel 1993. Lavora da subito con Egum Teatro ed è coprotagonista con Arturo Cirillo dello spettacolo Cave Canem che vince il Premio Bartolucci come miglior gruppo emergente nel 1999. Nel 2001 è tra i protagonisti di Trilogia di Belgrado di Biljana Srbljanovic per la regia di Massimo Navone. Con il gruppo Aia Taumaustica interpreta Amleto vs Nijinsky spettacolo selezionato per la rassegna Teatri 90 a cura di Antonio Calbi. Nel 2004 vince il premio dell’Associazione Nazionale Critici Italiani per gli spettacoli Morte accidentale di un Anarchico di Dario Fo, regia Elio De Capitani e Ferdinando Bruni e Finale di partita di Samuel Beckett per la regia di Lorenzo Loris.
Per il ruolo di Levin nell’ Anna Karenina diretta da Eimuntas Nekrosius vince il premio Ubu 2008 come miglior attore non protagonista. Al cinema ha partecipato recentemente al film Vincere diretto da Marco Bellocchio ed è stato protagonista maschile di Come l’ombra di Marina Spada, pellicola vincitrice del Premio della Critica di Montpellier nel 2006.

Crediti

Programma

Prima assoluta

Luca Ronconi
UN ALTRO GABBIANO
da Anton Cechov

Con
Elena Ghiaurov (Arkadina), Gabriele Falsetta e Andrea Luini (Konstantin), Riccardo Bini (Sorin), Clio Cipolletta (Nina), Marco Grossi (Šamraev), Pilar Perez Aspa (Polina), Francesca Ciocchetti (Maša), Paolo Pierobon (Trigorin), Luca Ronconi (Dorn), Stefano Moretti (Medvedenko)

Un laboratorio diretto da Luca Ronconi

Collaborazione tecnica a cura di
JUJI servizi per lo spettacolo
Organizzazione a cura di
Claudia Di Giacomo (PAV),
e Maria Zinno

A cura di
Santacristina Centro Teatrale
in collaborazione con
Spoleto52 Festival dei 2Mondi

Si ringrazia
il Teatro Stabile dell’Umbria,
il Teatro Comunale di Ferrara
e il Piccolo Teatro di Milano

Programma di Sala

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Date & Biglietti

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