Jeanne Candel, Caroline Darchen Lionel Dray
Una stanza che è stata distrutta da un incendio. Il nero ha invaso lo spazio, i mobili, le pareti, il letto, il pavimento, gli oggetti. Tutto è bruciato. Un altro mondo, in gestazione – terra, fango, acqua – si ricompone.
La Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler è la matrice di questa “creazione collettiva“ ideata dalla compagnia la vie brève. La musica guida i loro passi, li indirizza nel comporre questa epopea musicale e teatrale.
«Ciò che colpisce e affascina nel senso fisico del termine, quando si ascolta la Quinta di Mahler, è questa alternanza tra un’umanità sconfinata e qualcosa che si potrebbe classificare come parodia, ironia» afferma Jeanne Candel. Mahler include nella sua sinfonia elementi appartenenti alla memoria collettiva, un fermento di musica popolare che viene da lontano, che riappare o meglio appare, come piccole orchestre fantasma, come echi che evocano le profondità dell’anima.
“Demi-Véronique“, nel gergo della corrida, è un movimento che vede il toro totalmente avvolto dal mantello del torero e indotto a compiere una stretta curva che arresta la sua carica. In musica potrebbe tradursi in una pausa, una sospensione, da cui tutto può trasformarsi.
Fondata nel 2009 a Parigi, la vie brève è un ensemble ...
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ISPIRATO DALLA SINFONIA N. 5 DI GUSTAV MAHLER
UNA CREAZIONE COLLETTIVA DI LA VIE BRÈVE
SCRITTO E INTERPRETATO DA
Jeanne Candel, Caroline Darchen, Lionel Dray
SCENE
Lisa Navarro
DIREZIONE DI SCENA E DIREZIONE TECNICA DELLA CREAZIONE
Vincent Lefèvre
LUCI
Maël Fabre
SUONO
Julien Fezans
COSTUMI
Pauline Kieffer
CREAZIONI IN TESSUTO (ORGANI)
Simona Grassano
CON L’ASSISTENZA DI
Sara Barthesaghi Gallo
REALIZZAZIONE CERAMICHE
Dora Stanczel
ASSISTENTE DELLA MESSA IN SCENA
Carla Bouis
COLLABORAZIONE ARTISTICA
Laure Mathis
COSTRUZIONE DELLE SCENE
Philippe Gauliard, Vincent Lefèvre
PREPARAZIONE FISICA
Shyne Tharappel Thankappan
DIREZIONE DI SCENA E DIREZIONE TECNICA
Vincent Perhirin
REGIA LUCI
Samuel Kleinman
produzione la ...
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Etimologicamente, nella letteratura mimetica del football, la veronica può indicare la smarcatura usata da Maradona ai quarti di finale del Campionato del Mondo del 1986 a Città del Messico quando in Argentina-Inghilterra conquista la palla a centrocampo, si libera degli avversari, e dopo una lunga corsa mette a segno uno dei gol più belli della storia del calcio, intendendosi per veronica il dribbling che un giocatore effettua per spiazzare, sbilanciare e superare uno o più componenti dell’altra squadra, un atto creativo, tecnico ed emozionante che può aspirare alla leggenda.
Morfologicamente, stando alle prospettive della tauromachia, la veronica può riferirsi alla ...
d'Art Dramatique (CNSAD) dove lavora con Andrzej Seweryn, Joël Jouanneau, Muriel Mayette, Philippe Adrien, Mario Gonzalès e Arpàd Schilling. Dal 2006 al 2011 lavora regolarmente con Arpàd Schilling con cui realizza quattro spettacoli. Nel 2009 fonda la vie brève e si esibisce con la compagnia: Robert Plankett (Artdanthé, 2010); Le Crocodile trompeur / Didon et Enée, in co-produzione con Samuel Achache, adattato dall'opera di Purcell e da altri materiali (Théâtre des Bouffes du Nord, 2013); Le Goût du faux et autres chansons (Festival d'Automne, 2014), Orfeo, in co-produzione con Samuel Achache, adattato da Monteverdi (Comédie de Valence, gennaio 2017); Demi-Véronique, balletto teatrale ispirato alla Quinta Sinfonia di Gustav Mahler co-creato e interpretato con Caroline Darchen e Lionel Dray (Comédie de Valence, febbraio 2017); Tarquin, dramma lirico composto da Florent Hubert su libretto di Aram Kebabijan (Nouveau Théâtre de Montreuil - CDN, settembre 2019). Nel febbraio 2016 è invitata a mettere in scena Brùndibar di Hans Krasa all'Opéra de Lyon. In piena crisi sanitaria, mette in scena Hippolyte et Aricie di Jean-Philippe Rameau, diretta da Raphaël Pichon con l'Ensemble Pygmalion (Opéra Comique, novembre 2020) e The Rape of Lucretia di Benjamin Britten, diretta da Léo Warynski (Opéra de Paris / Théâtre des Bouffes du Nord, maggio 2021). Nell'aprile 2022 è stata impegnata in La Nuit sera blanche, tratto da Una creatura gentile di Fëdor Dostoevskij con la regia di Lionel González (Théâtre Gérard Philipe, Saint-Denis). Ha una passione per le creazioni in situ, in cui la forza motrice della creazione si basa sull'estrazione di racconti, storie inconsce da luoghi preesistenti. Creazioni in situ: Nous brûlons, une histoire cubiste, spettacolo itinerante nei recessi del villaggio di Villeréal (luglio 2010); Some kind of minster, creazione su un campo da tennis (Villeréal 2012); Dieu et sa maman, una performance in una chiesa sconsacrata di Valence, riempita di canoe, creata e interpretata con Lionel Dray (festival Ambivalences, maggio 2015); TRAP, una performance nel piano inferiore del teatro della Comédie de Valence e negli archivi dipartimentali della città (maggio 2017). Da luglio 2019 gestisce insieme a Marion Bois ed Elaine Meric il Théâtre de l'Aquarium, nella Cartoucherie di Parigi, facendone una casa di creazione dedicata all'intreccio tra musica e teatro.
Studia all'École du Studio d'Asnières con Jean-Louis Martin-Barbaz e all'École Internationale de Théâtre de Jacques Lecoq. In scena si esibisce negli spettacoli di Jeanne Candel (Nous brûlons, Some kind of monster, Le Goût du faux et autres chsansons), di Sylvain Creuzevault (Le Père tralalère), nelle sue creazioni (Entre chien et loup, Sagan), di Damien Mongin (A memoria perduda), di Antoine Cegarra (Léonce et Léna di G. Büchner), di Thomas Quillardet (Le Repas di V. Novarina e Villégiature di Goldoni), di Julie Deliquet (Amoprhe, La noce di B. Brecht), di Karine Tabet (Auschwitz et après... une connaissance inutile di Charlotte Delbo, Mort accidentelle d'un anarchiste di Dario Fo), di Lionel Gonzalez (Le Médecin malgré lui di Molière_, Escurial_ di Michel de Ghelderode, Sganarelle ou le cocu imaginaire di Molière), di Laurent Rogero (Loki, trompeur des dieux; Héraklès, 12 travaux). Al cinema, recita in Les Bienheureux diretto da Damien Mongin e in 17 filles delle sorelle Coulin.
Studia al Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique (2006-2009) e al Conservatoire municipal du cinquième arrondissement di Parigi con Bruno Wacrenier e Solène Fuimani. Lavora in scena con Jeanne Candel (Robert Plankett, Nous Brûlons, Dieu et sa Maman), Sarah Le Picard (Platonov, la nuit est belle), Gabriel Dufay (Push up di Roland Schimmelpfennig), Sylvain Creuzevault (Le Capital et son Singe, Angelus novus - Antifaust), Yann Joël Collin (Le Conte d'hiver di Shakespeare), Pascal Collin (Qu'est-ce qu'on joue? ), Frédérid Fresson (Pessoa), Damien Mongin (Montlabour), Adrien Lamande (Le Café di Rain Werner Fassbinder e Prométhée), Samuel Vittoz (Réception di Serge Valletti). Nel 2018 crea, mette in scena e interpreta Les Dimanches de monsieur Dézert, adattato dall'opera di Jean de la Ville de Mirmont. Nel 2021 crea con Clémence Jeanguillaume e la vie brève Ainsi la bagarre.
Samuel Achache, Jeanne Candel, Florent Hubert
Samuel Achache