Tra un mese inizia il Festival dei Due Mondi di Spoleto: gli spettacoli più richiesti al botteghino
Manca un mese all’inaugurazione della sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, in programma venerdì 28 giugno 2024 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento dell’opera Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, diretto da Iván Fischer e affidato alla sua Budapest Festival Orchestra. I dati del botteghino confermano l’interesse del pubblico per la proposta del Festival. Tra i titoli più richiesti c’è l’opera inaugurale Ariadne auf Naxos, il Concerto finale in Piazza Duomo, i concerti di mezzogiorno, lo spettacolo di danza di Friedemann Vogel (le tre recite sono già sold out), gli appuntamenti con Alessandro Baricco (esauriti), la trilogia dedicata al teatro di Anton Čechov da Leonardo Lidi e il concerto jazz di Lizz Wright al Teatro Romano. Lo spettacolo più acquistato in assoluto è Memory of a Fall, la nuova produzione che porta le coreografie di Yoann Bourgeois in Piazza Duomo.
Per la serata inaugurale di venerdì 28 giugno alle ore 20 (Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) Iván Fischer propone un nuovo progetto artistico con la sua Budapest Festival Orchestra, in residenza al Spoleto, dedicato questa volta al capolavoro di Richard Strauss Ariadne auf Naxos. Fischer scava nelle origini dell’opera di Strauss per restituirci una messinscena che unisce la suite dal Bourgeois gentilhomme, presentata con una azione coreografica, all’opera su libretto di von Hofmannsthal, di cui cura anche la regia con l’esperta di Commedia dell’Arte Chiara D’Anna. Venerdì 28 giugno alle ore 16 iniziano anche gli incontri con gli artisti, i popolari appuntamenti gratuiti al Giardino Campello che nelle giornate di spettacolo invitano i protagonisti del Festival a raccontarsi al pubblico. Alle ore 17 inaugura la mostra che il Festival dedica a Giorgio Ferrara e agli anni della sua direzione artistica (via Aurelio Saffi 12), mentre dalle 18 sarà possibile visitare la mostra personale dell’artista autrice del manifesto del Festival Chiara Camoni (Palazzo Collicola). È attesa per il 29 giugno alle ore 18 invece l’inaugurazione della mostra presentata da Mahler & LeWitt Studios e Fondazione Carla Fendi Legàmi. Studi nell'archivio dei costumi del Festival dei Due Mondi (Ex Battistero della Manna d’Oro fino al 15 settembre), che raccoglie una serie di immagini realizzate dal fotografo Luis Alberto Rodriguez: insieme alla set designer Afra Zamara hanno trasformato in opere d’arte alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival dei Due Mondi, dandogli nuova vita. Sabato 29 giugno alle ore 12 all’Auditorium della Stella inizia la rassegna dei concerti di mezzogiorno, che per tre settimane guida il pubblico alla scoperta del rapporto tra il mito e la musica: per i primi due concerti i musicisti della Budapest Festival Orchestra eseguono musica di Händel, Cimarosa e Stravinskij. La regista francese Jeanne Candel ci riporta nel suo mondo onirico con una nuova creazione di Teatro Musicale ispirata al mito di Baùbo (29–30 giugno ore 17 e ore 18:30, San Simone): la vecchia sacerdotessa del mito greco e “dea dell’oscenità” che restituì il sorriso a Demetra, generando il ciclo delle stagioni. Candel crea una performance musicale di sfrenata immaginazione, secondo quella magica combinazione tra musica e teatro che lei e Samuel Achache ci hanno fatto conoscere nel 2022 con gli spettacoli Demi-Véronique e Le Crocodile trompeur / Didon et Énée. Alle ore 21 in Sala Pegasus i musicisti tedeschi dell’Ensemble Garage – affiancati da colleghi provenienti da Taiwan, Vietnam, Paesi Bassi e Italia – interpretano il nuovo lavoro del compositore Baldwin Giang in un concerto presentato in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios, American Academy in Rome e Fondazione Carla Fendi.
Per la categoria Teatro è ospite speciale del Festival dei Due Mondi Isabelle Adjani (29–30 giugno ore 19:30 e 16:30, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), mostro sacro del cinema francese e icona internazionale. Adjani dà voce ai testi di giganti della letteratura francese quali Cynthia Fleury, Camille Laurens, Françoise Sagan, Fred Vargas. Atteso il ritorno di Davide Enia, dal 29 giugno al 7 luglio in scena all’Auditorium della Stella con Autoritratto: un progetto che parte dalla “sua” Palermo e dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo – figlio di un collaboratore di giustizia rapito e ucciso da Cosa Nostra –, una storia in cui la mafia è specchio della realtà familiare. Il regista italiano Antonio Latella torna a lavorare con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico per quattro spettacoli: il primo weekend al Teatrino delle 6 Luca Ronconi è in scena lo spettacolo Risveglio di primavera con la regia di Giovanni Ortoleva.
La Danza apre con il nuovo spettacolo di Mehdi Kerkouche (29–30 giugno ore 21, Teatro Romano), che porta a Spoleto la sua compagnia di danzatori, nutrita dalle più diverse esperienze – provenienti da hip hop, street jazz, cabaret e circo contemporaneo. In PORTRAIT una tribù di corpi si interroga sulle relazioni familiari, su come coesistere senza toccarsi, come far evolvere i legami, in un’alternanza di possibilità che va dal solo al duetto e all’ensemble, sull’ipnotica colonna sonora elettro-pop firmata da Lucie Antunes.
Dopo il gran ballo di Parigi di Blanca Li che ha entusiasmato il pubblico per due edizioni consecutive, il primo weekend inaugura anche la nuova e potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (28 giugno–14 luglio, Complesso Monumentale di San Nicolò). Last Minute è una combinazione di musica, luci e proiezioni interattive, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione: il viaggio dell’ultimo minuto.
Atteso anche il ritorno di Stefano Mancuso con una seconda lectio magistralis sull’universo vegetale (29 giugno ore 10, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), proseguendo il percorso iniziato nel 2023. Scienziato e divulgatore di prestigio mondiale, Mancuso è tra le massime autorità internazionali impegnate a studiare e divulgare una nuova verità sulle piante, creature intelligenti e sensibili capaci di scegliere, imparare e ricordare.