In arrivo a Spoleto Damiano Michieletto, Carla Bruni e Friedemann Vogel
Il sessantasettesimo Festival dei Due Mondi di Spoleto prosegue per il secondo weekend di spettacoli. Dopo l’inaugurazione con Ariadne auf Naxos di Richard Strauss c’è grande attesa per la seconda opera in cartellone: il pluripremiato regista italiano Damiano Michieletto cura la regia di Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti (5–6 luglio), per una nuova produzione realizzata in collaborazione con la Komische Oper di Berlino dove è andata in scena nel gennaio 2022. L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e al Coro Vocalconsort Berlin, guidati da Antonello Manacorda e affiancati da un cast di livello internazionale. Raffaele Pe interpreta Orfeo, Nadja Mchantaf è in scena nella parte di Euridice, Josefine Mindus e Susan Zarrabi si alternano per quella di Amore. Spoleto attende anche il debutto di Carla Bruni al Teatro Romano venerdì 5 luglio: la “first lady del jazz-pop”, come l’ha definita il Guardian, ripercorre i suoi più grandi successi a partire dalla canzone che ha segnato l’inizio della sua carriera, Quelqu’un m’a dit. Continuano i concerti di mezzogiorno, i puntuali appuntamenti con la musica da camera: questo weekend sono ospiti i musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia per l’esecuzione di Histoire du soldat di Igor Stravinskij (5 luglio, con replica pomeridiana dedicata ai più piccoli), il celebre Jack Quartet (6 luglio), e l’ensemble guidato da Raffaele Pe La Lira di Orfeo (7 luglio). Il weekend si chiude in musica domenica 7 luglio con il concerto di Barbara Hannigan al Teatro Romano: con la sua voce straordinaria torna a cantare John Zorn insieme a uno straordinario gruppo di celebri musicisti, attivi dal Jazz alla contemporanea, come il JACK Quartet, Ches Smith alla batteria, Jorge Roeder al basso, Sae Hashimoto al vibrafono e Stephen Gosling al pianoforte.
È in arrivo Memory of a fall, nuova creazione – che è già lo spettacolo più popolare del Festival – concepita da Yoann Bourgeois per la Piazza del Duomo (6 luglio). Sulla musica di Hania Rani, una delle pianiste più originali di oggi, i danzatori scivolano da una imponente struttura palcoscenico, una riflessione in movimento sulla caduta della condizione umana. Sbarca a Spoleto la star mondiale della danza Friedemann Vogel con la sua nuova coreografia Die Seele am Faden/Soul Threads, in scena a San Simone dal 5 al 7 luglio. Vogel collabora con l’artista visivo Thomas Lempertz per creare uno spettacolo ispirato al testo Il teatro delle marionette di Henrich von Kleist: in fondo, il danzatore e il burattino si muovono entrambi seguendo il volere di qualcun altro.
Con Il giardino dei ciliegi, in programma dal 4 al 7 luglio al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, giunge alla terza e ultima tappa il percorso di Leonardo Lidi nel teatro di Anton Čechov. Nella visione di Lidi il giardino diventa sinonimo del “nostro” teatro che – di fronte alla società dei consumi – rischia di essere così irrilevante da poter essere facilmente abbattuto per costruire un parcheggio. Una profonda riflessione sul senso del fare teatro chiude la trilogia, completata da Il gabbiano (2022) e Zio Vanja (2023), in programma anche come maratona nella giornata del 7 luglio.
Dopo il successo del primo weekend, è in scena fino a domenica 7 luglio Davide Enia (Auditorium della Stella). Enia costruisce un autoritratto che parte dalla “sua” Palermo e dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo – figlio di un collaboratore di giustizia rapito e ucciso da Cosa Nostra –, una storia in cui la mafia è specchio della realtà familiare.
Continua anche il progetto Uffa che barba!, con la supervisione artistica del regista italiano Antonio Latella e gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Dopo Giovanni Ortoleva, questo weekend comprende gli spettacoli di Federica Rosellini (Freaks), Leonardo Manzan (Quando noi morti ci risvegliamo) e Paolo Costantini (Romeo e Giulietta). La compagnia #SIneNOmine presenta CRETA (4–5 luglio, Casa di Reclusione di Maiano di Spoleto), il nuovo spettacolo nato dal laboratorio realizzato nella Casa di Reclusione di Spoleto sotto la guida di Giorgio Flamini, nell’ambito del progetto che da anni porta il teatro in carcere come strumento di crescita e inclusione della persona. I detenuti della media e dell’alta sicurezza raccontano la loro Creta, un labirinto spazio-temporale dove cercare l’uscita tramite l’espressione del sé. Il Festival dei Due Mondi esce dai teatri e si riversa per la città. Saranno le facciate degli edifici di Spoleto ad accogliere i danzatori de Il Posto, primi in Italia a dedicarsi agli spettacoli site-specific su piani verticali. Gli spazi di Via Saffi (5–7 luglio) e di Palazzo Collicola (5 e 7 luglio) sono il palcoscenico d’eccezione per due spettacoli di danza verticale, accompagnati dalle musiche per sax e live electronics del Marco Castelli Small Ensemble.
Prosegue per l’intero periodo del Festival la potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (fino al 14 luglio, Complesso Monumentale di San Nicolò). Last Minute è una combinazione di musica, luci e proiezioni interattive, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione: il viaggio dell’ultimo minuto.
Gli artisti protagonisti del secondo weekend di Festival si raccontano al pubblico in occasione dei tradizionali incontri con gli artisti al Giardino del Festival. Venerdì 5 luglio intervengono i registi Leonardo Lidi e Leonardo Manzan, a cui seguono Damiano Michieletto e Fabiana Giacomotti (6 luglio), e Barbara Hannigan con il JACK Quartet (7 luglio).
Le rassegne a cura dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e di La MaMa Spoleto Open ospitano talenti emergenti e artisti affermati italiani e internazionali, in particolare il Progetto Accademia propone l’esercitazione dell’allievo regista Mattia Spedicato Conversazione da bagno (4 luglio, Sala Frau) e il saggio del I anno Parole di legno per la regia di Massimiliano Civica (5, 6, 7 luglio, Palazzo Leti Sansi). La MaMa Spoleto Open prosegue al Cantiere Oberdan con la rassegna di danza 2 soli e 1 passo a due (4, 5 luglio), Of the Nightingale I Envy the Fate della compagnia MOTUS (6 luglio) e lo spettacolo per bambini Marionette in cerca di manipolazione (7 luglio). Elementi è il tema dell’edizione 2024 del FuoriFestival, incentrata su attività artistiche multidisciplinari sensibili e ricettive verso territorio, memoria e biodiversità. Per il weekend il programma propone il progetto multidisciplinare ARIA presso l’Eremo di San Leonardo (5 luglio) e i live di Dali Muru & The Polyphonic Swarm (5 luglio, Meeting Point) e di Federico Antonini (7 luglio, Casa Menotti).
Tra le iniziative speciali, continua la collaborazione con la Direzione Rai Per la Sostenibilità - ESG sui temi del sociale, dell’inclusione, della legalità, della coesione, dell’ambiente, dei diritti umani e dei territori. L’iniziativa La cultura rompe le sbarre (6 luglio, Sala Pegasus), in collaborazione con Rai Fiction, Rai Kids, TGR Umbria e Rai Umbria torna con la proiezione di un documentario sul laboratorio realizzato dalla Rai nelle cucine della scuola alberghiera del carcere di Maiano di Spoleto; la presentazione del Progetto Scuola esercizio di libertà con il quale la Rai dona 400 pc aziendali dismessi e rigenerati all’Amministrazione penitenziaria contenenti 1.800 videolezioni realizzate da Rai Scuola; il monologo Angelo pettegolo a cura della compagnia teatrale #SIneNOmine; l’anteprima del podcast Quando la cultura rompe le sbarre di Radio Rai e Rai Per la Sostenibilità – ESG.
Termina venerdì 5 luglio la rassegna cinematografica sulla sostenibilità ambientale presso la Sala Pegasus Resistenza naturale con la proiezione del film per ragazzi Yuku e il fiore dell’Himalaya e il documentario Until the End of the World. La Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto premia il regista Damiano Michieletto con il Premio Fondazione CARISPO per il suo stile registico innovativo e visionario capace di infrangere le convenzioni (5 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti). I progetti speciali continuano con il laboratorio di upcycling creativo Il laboratorio del sogno (6 luglio ore 10, Giardino del Festival e 7 luglio ore 10–13, Complesso Monumentale di San Nicolò) e con Utopie e Distopie. Un labile confine, la IX Giornata Nazionale del Mondo che non c’è, seminario in due giornate (6 luglio, Palazzo Mauri e 7 luglio, Casa di Reclusione di Spoleto) organizzato da CESP – Rete delle Scuole Ristrette, con una tavola rotonda incentrata sui percorsi di istruzione nelle carceri. Presso la Sala Frau (7 luglio), per l’incontro Sessanta decibel, Italo Carmignani ripercorre dieci brevi storie e interviste dell’informazione giornalistica italiana degli ultimi cinquant’anni, con la supervisione artistica di Danilo Capezzani. Sessanta decibel come l’unità di misura della perfetta soglia di ascolto.
Successo di pubblico per le mostre d’arte che hanno inaugurato lo scorso weekend e che arricchiscono il programma del Festival: Gli anni Ferrara 2008 – 2020 a cura di Piero Maccarinelli presso gli spazi di Via Saffi, un’omaggio ai tredici anni di direzione di Giorgio Ferrara, fra testimonianze fotografiche e i costumi delle sue regie d’opera; Legàmi, un progetto realizzato dal fotografo Luis Alberto Rodriguez e la set designer Afra Zamara per Fondazione Carla Fendi in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios. I due artisti hanno reinterpretato alcuni tra i 3.800 costumi che illustrano la storia del Festival, legandoli, annodandoli, sovrapponendoli e costruendo nuove combinazioni che ne catturano il fascino e i dettagli (fino al 14 luglio, Ex Battistero della Manna d’Oro). I Mahler & Lewitt Studios presentano anche le opere dell’artista Jonathan Monk, tra cui alcune sculture in ceramica realizzate durante la sua residenza artistica a Deruta (Torre Bonomo fino al 14 luglio) e la mostra Umru: racconti da un paesaggio idrosociale di Cecilia Ceccherini e Alberto Valz Gris realizzata in collaborazione con i Musei Civici di Spoleto presso il Museo del Tessuto e del Costume (fino al 14 luglio). Fino al 7 ottobre la Chiesa di Sant’Agata ospita l’installazione dell’artista Stefano di Stasio, che diventa sfondo per iniziative e concerti. Come ogni anno i Musei Civici di Spoleto ospitano una serie di interventi di artisti contemporanei dislocati in sedi diverse in un circuito d’arte all’interno della città. Si segnala in particolare la mostra personale di Chiara Camoni – autrice del manifesto di Spoleto67 –, un percorso espositivo che si snoda attraverso le stanze del Piano Nobile di Palazzo Collicola (fino al 14 luglio). Richiami al mondo naturale e vegetale, fortemente presenti nella pratica dell’artista, si incrociano con gli spazi, in un dialogo inedito che vede anche la presenza di opere realizzate per l’occasione.
Ritorna anche quest’anno Vivi il Festival: gli eventi collaterali organizzati in collaborazione con alcune realtà del territorio di Spoleto come il progetto Dietro le quinte, proseguendo con Spoleto segreta e sotterranea e Le Notti Bianche del Festival in programma per sabato 6 luglio tra concerti itineranti, performance artistiche, aperitivi e cene tipiche con assaggi gratuiti di Trebbiano Spoletino, negozi e Musei Civici aperti fino a mezzanotte. L’iniziativa, prevista anche per giovedì 11 luglio, nasce dalla sinergia tra il Comune di Spoleto, la Fondazione Festival dei Due Mondi, la Confcommercio di Spoleto, il Consorzio Operatori Turistici ConSpoleto e La MaMa Umbria International.
La 67ma edizione del Festival dei Due Mondi è promossa dal Ministero della Cultura e dal Comune di Spoleto. È realizzata con il sostegno di Fondazione Carla Fendi (Main Partner), Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e Banco Desio. Si ringraziano Intesa Sanpaolo (Premium Supporter), Monini (Official Sponsor), Italmatch Chemicals, Meccanotecnica Umbra e Susa Trasporti (Partner), Fabiana Filippi, Tomasini Francia – Rolex ed Emu (Sponsor), Lexsus (Official Car), VUS COM e MD (Supporter) e gli altri sostenitori, partner e sponsor tecnici. Media Partner della manifestazione sono: RAI (Main Media Partner), la Repubblica, Il Messaggero e Urban Vision. APA Roma è Advertising partner.