
Monique Veaute presenta Spoleto68
Esistono opere che riassumono un modo di essere dello spirito. Sono drammi, romanzi, capolavori di pittura e delle arti visive, trattati filosofici e scientifici, composizioni musicali. Tra queste la partitura mahleriana Das Lied von der Erde compendia una pluralità di significati del vivere nel nostro tempo.
È da un “canto della terra” che si irradia la programmazione del 68° Festival dei Due Mondi, dalla musica di Gustav Mahler che fa capolino in maniera diretta o indiretta, nella forma del Lied che spicca nel bellissimo ciclo raddoppiato di concerti di mezzogiorno, in quelli cameristici dei tanti ensemble ospiti e in quelli sinfonici della Budapest Festival Orchestra, così come nella danza, penso alla compagnia Circa e a quella di Shahar Binyamini, nelle forme del teatro e nelle arti visive. Segno dei tempi, lo sguardo attraverso gli occhi dell'arte è uno strumento per interpretare il nostro presente, lo riassumono le esperienze di nomi come William Kentridge, Ersan Mondtag, Robert Mappelthorpe, Clément Cogitore. Essi stessi si confrontano con forme nuove: opera, teatro musicale, dramma o concerto? Superare il confine – linguistico, filosofico, espressivo – senza perdere di vista la dimensione letteraria del teatro è quello che fanno anche i nostri migliori drammaturghi e attori, da Luca Marinelli a Massimo Popolizio. La forza poetica di Rufus Wainwright, o quella della musica antica di Lea Desandre, incontra gli echi di una tradizione millenaria con Anoushka Shankar o con il cinese Amber Quartet, o la contemporaneità del pianista giapponese rivelazione Hayato Sumino, per la prima volta in Italia. È ancora una volta una sfida a cui sono chiamati gli artisti ospiti con le loro creazioni, e gli spettatori con la loro presenza al Festival di Spoleto: continuare, con disperata decisione, a essere se stessi. Ancora una volta, desidero ringraziare il Ministero della Cultura, la Regione Umbria e il Comune di Spoleto per il loro sostegno e per il riconoscimento del valore culturale del Festival dei Due Mondi, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione e i collaboratori, lo staff, la città, le istituzioni pubbliche, gli sponsor e i partner italiani e internazionali, i Mecenati e gli Spoleto Festival Friends. Insieme a noi rendono ogni anno tutto questo possibile.