What does the spectator of the Spoleto Festival look like? What does he see and how does he look? What poetics of vision and participation is proposed in this historic international festival? Through a composite portrait - photographic, video, theatrical - and in progress of the spectator of this 2010 edition of the Festival, we will try to to trace the physiognomy of how the audience - and the world - has changed and is changing in this dizzying century.
The documentation - photos and videos - will accompany as in the making of a story, the entire current edition of the Festival, and is realized in progress with a digital work that collects and exhibits day after day, on various monitors arranged in the ancient Palazzo Comunale, the images of the spectators who attend the festival, according to an idea of installation entirely dedicated to the public of Spoleto 2010.
A theatrical workshop for spectators designed as vision exercises also takes place.
From classical theater to the masters of the 20th century how the actor/spectator relationship has changed over time through four indicative situations (Greek, Elizabethan, Italian-style, 20th century theater) with a concluding stage demonstration, also modified each day and presented in the mirror of Velazquez´s masterpiece on the other look, LAS MENINAS.
Finally, the place chosen for the project, the beautiful Palazzo Comunale of Spoleto, is not accidental: a place of public power, it shows in this case the private citizen, in a game of cross-references between public and private that is the mirror of the circular relationship between actor and spectator.

ARTESTUDIO and IL CANE PEZZATO
ArteStudio works in theater from over thirty years. IL CANE PEZZATO is a multiethnic theater company born from the 'theatrical activity that ArteStudio performs in prisons, therapeutic communities, war zones, with immigrants. By theater is meant in this case an action of knowledge of the present time. CANE PEZZATO has presented its latest shows at the TEATRO INDIA in ROME (ORESTEIA21, 2006) to HEBRON (HAMLET IN HEBRON, 2006) to BEIRUT (HAMLET IN LEBANON, 2007) at the TEATRO PARIOLI (NAFTA, 2008); at TEATRO PALLADIUM (FEMMINA, 2009); at EX LANIFICIO to Roma (FEMMINA F) and to BERLIN (MACBETHICA, 2009).

LAS MENINAS was created specifically as a vision workshop for SPOLETO53 and as a staged reflection of the relationship between actor and spectator to theater. Theater is the space where one looks. At the same time it is the space delimited by convention where actor and spectator meet, for the theatrical action to take place. But the 'actor prepares his work, even without a spectator. The director or the actor himself is the first spectator of this work. Again, the presence of the spectator -- where and which one -- modifies the spectator's stage work. The spectator reminds us of the fragility of the 'actor, the singular essentiality of the theatrical work, which is present only once and each time differently.
The spectator reminds us of the fragility of the 'actor and the vulnerability of the 'human being.

In this performance we have tried to forcing these two terms of 'theatrical action. Rather than the show or the performance, we can see the action that prepares it.
This compositional movement, caught in its making as for the preparation of the athletic gesture of the diver or the 'acrobat, still moves from figure to leaning on uncertainties.
The performance does not stage a story, but the artistic work; that is, the object is the attempt, to tell and not the story. On stage, suddenly an uncertainty. One of the actresses is out of place indeed. We discover that the stage - as in that theater built from Italians to Constantinople in 1672 misunderstanding the Farnese in Parma - is upside down. She, the actress on stage, is not the one seen, but she is the one looking on.

The performance puts together scespyrian page-turners in bulk. The blank spaces, the lost pages, the uncredited variants of the text. Twenty thousand blank spaces between the words of a script.
The theme is that of the gaps, the spaces between words. This cantata is formed about the gaps. A reversal takes place in this case. The words mumbled by the actors, the short repeated actions, become the fullnesses, the supporting plane of the story. Instead, the holes, the significant gaps, must be traced with participatory spectator work in the pauses, the misplacements, the cheerful or dramatic forgetfulness. The 'happening comes in the authentic uncertainties, where the 'human being heroically experiences his own inadequacy and with natural grace and amazement plays with existence.
It is a theater without meaning and without cross-references, without origin: theater as an art action in itself. Theater without spectacle, temporary and without benefit, without message and without receipt, without exploitation, a political theater. Theater proper without meaning, except that of theater and 'immediate and provisional, lacking and moving theatrical action. Minor theater that disappears and ends up in a big nothing. Desert theater.

RICCARDO VANNUCCINI DELLA PIETRA
Riccardo Vannuccini DP, direttore artistico di ArteStudio e NaftaHotel, regista teatrale, videomaker, autore, attore e studioso delle problematiche dello spettacolo, laureato in Storia del Teatro a Roma con Ferruccio Marotti, ha studiato Composizione con Domenico Guaccero.
Ha debuttato in teatro con un suo spettacolo nel 1978 al festival dell’ Avanguardia a Roma dove erano presenti tra gli altri CARMELO BENE e LEO DE BERARDINIS.
Ha collaborato con la riviste SCENA e SIPARIO e al teatro e all’opera con Vittorio Gelmetti, Luca Ronconi e Peter Stein.
Nel 2002 ha vinto il PREMIO NAZIONALE PIERO CIAMPI e nel 2004 era finalista al premio RECANATI per la canzone d’autore.
Con l’Università di Viterbo RV ha realizzato un progetto di studio e spettacolo su BRECHT E GLI ELISABETTIANI con la messa in scena dell’ EDOARDO II (1986) e con l’UNIVERSITA’ DI ROMA uno studio sulle versioni de LA CORTIGIANA e il teatro rinascimentale europeo (1999). Con il TEATRO ELISEO realizza lo SPAZIO SCENICO una ricerca e una mostra dedicata ai teatri romani (1987) e presenta per la rassegna su PASOLINI UNA VITA FUTURA una versione dell’ AGAMENNONE di Eschilo con la presentazione di Maurizio Grande (1988).
Seguono numerosi spettacoli fra cui AMLETO (1983), DOTTOR JEKILL E MR. HYDE presentato alla rassegna I Solisti del Teatro (1994). E’ voce recitante in diverse opere, a Roma per la STORIA DI UN SOLDATO a Napoli per il SOGNO con l’ Orchestra Scarlatti.
Cura varie iniziative di studio e spettacolo come ROMA SPLENDIDISSIMA E MAGNIFICA, una mostra sulla storia del teatro attraverso gli spettacoli a Roma, dall’ antichità fino ai giorni nostri con una sezione di eventi appositamente realizzati fra cui STORIE NELLA CITTA’ DI DIO (1997).
In questo ambito fra Arte e Teatro sono stati realizzati da RICCARDO VANNUCCINI vari spettacoli in luoghi d’arte e in occasione di mostre, ad esempio a MILANO per la mostra su Hokusai (LA GRANDE ONDA, 1999), a Roma per l’apertura della DOMUS AUREA con un NERONE (1999) su musiche del Maestro Walter Baccile, e ancora a ROMA, per la grande mostra ideata dallo stesso VANNUCCINI su Bonifacio VIII in occasione del giubileo del 2000 presentata a PALAZZO VENEZIA alla presenza del Presidente Azeglio Ciampi.
Dal 1994 lavora in alcuni Istituti di pena e detenzione. Fra gli spettacoli realizzati interamente coi detenuti si ricorda LE TROIANE di Euripide presentato al PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI (1995). Nel 2001 fonda con Antonio Turco la Compagnia Stabile Assai a Rebibbia Reclusione realizzando CARMEN con il Teatro dell’ Opera di Roma (2001), CARMINE CROCCO, STORIA DI UN BRIGANTE DEL SUD, (2002 e 2003), CORRENTI uno spettacolo con oltre 80 detenuti in scena (luglio 04), e ANTILLE, (giugno 2005).
Vengono poi HAMLET a Regina Coeli e a Civitavecchia N.C. (2005) e 16 DONNE SULLA PORTA al Rebibbia Femminile con un prologo di CARLO SINI, GIANCARLO SAMMARTANO e PIETRO MONTANI(2006) e una diretta via internet al CINEMA FARNESE di Roma.
RV ha presentato nel giugno 2003 una nuova versione dell’ ORESTEIA di ESCHILO con i rifugiati vittime di tortura del programma VITO/CIR dove seguitava la collaborazione con progetti di pratica teatrale realizzando “THE ROUND” e “ULYSSES” nel giugno 2004 ai Mercati di Traiano per la giornata internazionale contro le vittime di tortura.
E’ regista dal 2004 con ETABETA GIORGIO SCHIRRIPA e KING KONG STUDIOS presso il reparto di neuropsichiatria infantile della ASL di Viterbo per spettacoli con giovani affetti da handicap mentali fra cui SCENE DI BATTAGLIA con una presentazione di Giovanni Bollea. Realizza un laboratorio permanente per disabili mentali col DSM dell’ ASL RomaB dove è stato presentato un risultato scenico all’ AUDITORIUM di Roma nell’ ambito di un convegno su psichiatria e residenze (STUDIO PER AMLETO, 2006) e ancora un WOYZECK (2007). Conduce un laboratorio teatrale per il corso di laurea in istituzioni di regia al DAMS dell’ Università RomaTre di GIANCARLO SAMMARTANO, dove nel 2004 è stato realizzato con gli studenti una esercitazione scenica su Webster, LA DUCHESSA d’AMALFI, nel 2005 su Marlowe, IL MASSACRO DI PARIGI, e nel 2006 HAMLET di Shakespeare, nel 2007 FAUST di Marlowe e nel 2008 AGAMENNONE.
Realizza per il Comune di Roma, la COMMISSIONE DELLE ELETTE il progetto LA DEA MADRE (2005), una performance in un giorno con sette donne in sette luoghi di Roma realizzando un video poi PENTESILEA (2006) e ECATE (2007).
Ha condotto uno stage per la cattedra di Estetica di PIETRO MONTANI all’Università La Sapienza di Roma nell’ambito del corso su Estetica e Biopolitica (2008).
E’ regista del primo progetto a Roma di una Compagnia Teatrale Multietnica, IL CANE PEZZATO con la quale ha presentato al TEATRO INDIA di ROMA lo spettacolo ORESTEIA21 (dicembre 2005).
Ha realizzato un laboratorio teatrale a Hebron in Palestina (ottobre 2006) realizzando un video, HAMLET IN HEBRON.
Ha realizzato uno studio scenico sul personaggio di Giulietta scespiriana al G8 di Rebibbia, la sezione per le detenute trans, col circolo Mario Mieli e Libellula (2007) e su CLEOPATRA (2009).
Ha realizzato un lavoro teatrale in cinque villaggi a sud di Beirut (2007) HAMLET IN LIBANO (2008)
Ha condotto seminari di teatro presso le Università di Hebron, Beirut e Berlino.
Era regista, attore e autore in NaftaCafè presentato al TEATRO PARIOLI (marzo 2008).
Docente e formatore per il Furio Camillo e la Provincia di Roma del progetto IN-FORMAZIONE (2008 e 2009)
E’ direttore artistico del progetto PORT ROYAL di ARTESTUDIO per le OFFICINE di TEATRO SOCIALE della REGIONE LAZIO dove presentava MACBETH al TEATRO PALLADIUM di ROMA (2008) con gli ospiti di tre centri di salute mentale e ORLANDO FURIOSO ancora al PALLADIUM (2009)
Ha presentato con la compagnia multietnica CANE PEZZATO lo spettacolo FEMMINA al TEATRO PALLADIUM, (2009), e MACBETHICA a Berlino (2009).
Ha presentato al MUSEO CANONICA di Roma il progetto ROMAFUTURA con letture sceniche e installazioni.
Conduce il progetto TEATRO VULNERABILE per il COMUNE DI ROMA (2008 SPAZIO ALTRA ECONOMIA; 2009, LANIFICIO 159) con spettacoli, workshop, conferenze sul teatro laboratoriale.
E’ docente presso l’Istituto BECK nel MASTER IN ETNOPSICHIATRIA E PSICOLOGIA TRANSCULTURALE e docente nel MASTER di TEATRO SOCIALE dell’ Università di Roma La Sapienza.
Sugli spettacoli di RV hanno scritto fra gli altri Maurizio Grande, Carlo Sini, Giovanni Bollea, Pietro Montani, Jean Paul Manganaro.

Program

What Spoleto audiences see and how they watch53

Exhibition in progress
from Saturday, June 19 to Sunday, July 4 at 11 a.m./6 p.m.-closed Sunday, June 20 and 27
Photographs by Francesco Galli
Video-reportage by Yoko Hakiko and Daniela Lunardini

The participating spectator
friday June 25 at 18.00
Meeting with Pier Giorgio Giacché(University of Perugia)

Vision exercises for the viewer

LANDSCAPE #1 workshop
LAS MENINAS performance
Theater workshop to curated by Riccardo Vannuccini
With the participation of the Pezzato Dog Company
With Maria Sandrelli, Alba Bartoli, Tiziana Tiberio, Lars Rohm, Riccardo Vannuccini, Cecilia Muti

for info: >artestudiox@libero.itto>

Saturday, June 19 at 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance "first"
Monday, June21 and Tuesday, June22 at 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance
Wednesday, June 23 at 18.00 / 21.00 workshop, at 22.00 performance
Thursday, June 24 at 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance
friday June 25 at 18.00 / 21.00 workshop, at 22.00 performance
Saturday, June 26 at 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance
Monday 28 and Tuesday, June 29 at 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance
Wednesday, June 30 at 18.00 / 21.00 workshop, at 22.00 performance
Thursday, July 1 at 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance
friday July 2 18.00 / 21.00 workshop, at 22.00 performance
Saturday, July 3 18.00 / 20.00 workshop, at 20.00 performance

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