Antico Palazzo Mansueti, piano terra: una musica predispone all’ascesa. Passo dopo passo si incontrano una serie di opere visive ispirate alla “voce delle stelle”, con raggi che si proiettano nello spazio, dove l’oro e gli azzurri, rincorrendosi in suggestioni evocative, offrono nuovi spazi, situati oltre il nostro vivere quotidiano. I raggi di luce si irradiano creando altri punti luminosi, dando un ritmo al tempo che scandisce lo spazio della nostra vita. La musica poi, in alto sulla terrazza, memore di quelle visioni, evoca la Luna, la Terra, l’implosione di una Pulsar e il suono di stelle e galassie. Bonetti Amendola propone, in versione elettroacustica, brani tratti dalla prima esecuzione a Spoleto ‘90, alternandoli a brani composti ora: il suo percorso creativo “spaziale”, iniziato allora, trova qui un nuovo approdo anche grazie alle nuove registrazioni di Giulia Mattiello e Gözde Yaşar.

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