Inaugurazione intervento permanente
L’uomo costruisce ponti per diversi motivi, come i ponti immaginari, o meglio che esistono ma di cui possiamo percepire solo l’effetto, il risultato. La lingua per esempio è il ponte tra persone di uno stesso Paese, l’arte e la musica legano tra loro anche culture molto diverse.
Possiamo pensare ai ponti come a delle lingue che fuoriescono e si legano ad altre in un bacio che diventa crescita e arricchimento. Siamo sempre meno abituati a costruire ponti immaginari. Sempre meno abituati ad un viaggio fuori da noi verso qualcosa di diverso e lontano. Un viaggio fisico, impegnativo, che ci vede protagonisti attivi nel mondo, oltre la tastiera e lo schermo. La tendenza è sempre più quella di instaurare vicinanze virtuali, confortevoli, a tratti facili e su cui abbiamo un controllo maggiore perché ci esponiamo quanto basta. Questo e molto altro ci allontana dal costruire ponti immaginari nel mondo reale. L’intervento vuole essere un invito all’azione e all’avanscoperta, un’esortazione al movimento e all’attivazione di processi di costruzione condivisi.