Olivier Messiaen
Silvia Costa

Harawi

Canto d'amore e di morte

San Simone

sabato 24 Giugno Ore 18:00

domenica 25 Giugno Ore 19:30

sabato 01 Luglio Ore 16:00

domenica 02 Luglio Ore 17:00

BIGLIETTI 45€

composizione Olivier Messiaen

concezione, scene e costumi Silvia Costa

 

collaborazione alle scene Michele Taborelli

luci Marco Giusti

soprano Katrien Baerts

pianoforte Costanza Principe

Silvia Costa è tra le giovani registe più affermate in Italia e in Europa. Dal 2006 è collaboratrice artistica di Romeo Castellucci per la maggior parte delle sue produzioni liriche. Nei suoi spettacoli infonde un personale concezione di teatro visivo e poetico, nutrito da una profonda ricerca sul ruolo dell’immagine e sul suo potere sullo spettatore.

In prima assoluta per il 66° Festival dei Due Mondi Silvia Costa mette in scena lo straordinario ciclo di lieder di Olivier Messiaen Harawi, nuova produzione del Festival, nei suggestivi spazi della ex-chiesa di San Simone. Interprete vocale è il soprano belga Katrien Baerts, al pianoforte Costanza Principe, tra le più raffinate musiciste italiane. Silvia Costa cura anche scene e costumi con la collaborazione di Michele Taborelli, le luci di Marco Giusti.

 

Ispirato dalle canzoni d’amore del popolo Quechua delle Ande sud-americane, da cui prende in prestito parole e melodie tradizionali, il ciclo di canzoni di Messiaen è permeato di amore e morte al pari di un grande antecedente nella storia della musica europea, la leggenda di Tristano.

«Per ascoltare questi canti» spiega Silvia Costa «c’è bisogno di abbandono, di sospendere la comprensione per farsi sorprendere dalla sua stranezza, dall’immediatezza quasi giocosa dei suoi versi, delle  ripetizioni forsennate. Sono il delirio di una solitudine, enigmi di un’anima in pena, preghiere e scongiuri magici per poter riportare in vita il proprio amore. La dimensione teatrale segue questa navigazione nel mare scuro del dolore, estrapolando dal materiale musicale gli elementi per un rito funerario amoroso, fatto di memorie, di sensazioni a fior di pelle, di danze e sangue, odori, passioni notturne e sogni, perché l’amore trova la sua eternità nella morte, la sua realizzazione vera non è nella vita, ma in un aldilà incorporeo e atemporale».

 

Per l’occasione Silvia Costa sarà in residenza presso la Fondazione Mahler & LeWitt, anche con un Open Studio durante il quale presenterà alcuni dei suoi lavori visuali: disegni, schizzi e appunti prodotti durante la creazione di Harawi. «Il disegno ha sempre accompagnato il mio lavoro per il palcoscenico. È una pratica quotidiana, come un rito, spesso fatto nel silenzio della notte quando posso scendere nei pensieri e far sedimentare le sensazioni che colgo dal mondo diurno. Di recente, ho iniziato a condividere questa pratica con il pubblico. Voglio esplorare le possibilità di questo tipo di creazione diaristica, come un modo per aprire verso l’esterno la riflessione e aggiungere livelli di sguardo al lavoro scenico».

produzione Spoleto Festival dei Due Mondi

Prima assoluta
Durata 70 minuti

Si avvisa che le date e gli orari potranno subire variazioni.
Per aggiornamenti consultare il sito www.festivaldispoleto.com