Trisha Brown Dance Company

Astral Converted /
Working Title

Teatro Romano

venerdì 01 Luglio Ore 21:30

sabato 02 Luglio Ore 21:30

BIGLIETTI
primo settore € 60,00
secondo settore € 48,00

Astral Converted

coreografia

Trisha Brown

costumi

Robert Rauschenberg

luci

Beverly Emmons

suono

Eight di John Cage

danzatori

Cecily Campbell, Marc Crousillat, Kimberly Fulmer, Leah Ives, Amanda Kmett’Pendry, Kyle Marshall, Patrick McGrath, Stuart Shugg, Hsiao-Jou Tang

Working Title

coreografia

Trisha Brown

suono

Six Songs: Sci-Fi, Slow Heart, Song VI, etc. di Peter Zummo

luci

Beverly Emmons

danzatori

Cecily Campbell, Marc Crousillat, Kimberly Fulmer, Leah Ives, Amanda Kmett’Pendry, Kyle Marshall, Patrick McGrath, Stuart Shugg

direttore esecutivo Barbara Dufty
direttore della programmazione Anne Dechêne
direttore di scena Angelina Pellini
supervisore alle luci/direttore di produzione Elizabeth Chester
rappresentazione internazionale Colette de Turville

Questo impegno è sostenuto dalla Mid Atlantic Arts Foundation attraverso USArtists International in collaborazione con il National Endowment for the Arts, la Andrew W. Mellon Foundation e la Howard Gilman Foundation .

Nel 2017, la scomparsa di Trisha Brown – icona della post-modern dance nata ad Aberdeen nel 1936 – ha scosso il mondo della danza e dell’arte contemporanea. Il Festival dei Due Mondi rende omaggio alla rivoluzionaria artista americana presentando una selezione di suoi lavori: Astral Converted e Working Title al Teatro romano e Trisha Brown: In Plain Site presso il museo d’arte moderna di Palazzo Collicola.

 

Rielaborazione di Astral Convertible (1989), fra i primi esempi della fortunata alleanza creativa tra Trisha Brown e Robert Rauschenberg, Astral Converted (1991) combina le suggestioni visive di Rauschenberg – che firma i visual e i costumi – con le musiche originali di John Cage. I danzatori, come esseri cosmici che si muovono nello spazio, strisciano, si allungano, saltano, si contorcono, mentre otto splendenti torri in metallo di diverse altezze, grazie a un sistema di sensori, rilevano la presenza dei performer e avviano con loro un dialogo fatto di movimenti, luci e suoni. Astral Converted mescola sapientemente arte moderna, architettura e geometria, tratti distintivi dell’inconfondibile stile coreografico di Trisha Brown.

 

Sospensione e gravità sono invece gli elementi predominanti di Working Title (1985), lavoro autobiografico su musiche di Peter Zummo in cui la Brown rievoca la sua infanzia quando «correvo nella foresta fra muschio, fango, legno duro e marcio. Se vai veloce, devi solo scegliere dove posare i piedi. […] Erano movimenti totalmente asimmetrici e imprevedibili, un esempio di qualcosa che ho esplorato in seguito». In Working Title, il corpo sospeso del danzatore interagisce con l’ensemble di danza: fra urti, spinte e movimenti volutamente goffi, il risultato è «profondamente umano».

 

Trisha Brown, nel corso della sua lunga e brillante carriera, si è spinta oltre i limiti della coreografia giocando con la gravità – sfruttandola e in alcuni casi sfidandola – e ricorrendo all’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, cambiando così la danza moderna per sempre. Definita da Dance Magazine come «un genio mai stanco di sfide», le sue ricerche sul movimento, rifiutando stilemi e accademismi, hanno reso straordinario il gesto quotidiano mettendo in discussione il concetto stesso di spettacolo.

durata 78 minuti più intervallo